Chieri, per la cascina Maddalene ipotesi co-abitazione

Maddalene cascinaLa cascina delle Maddalene, proprietà comunale, evocata dal parroco don Stefano Votta come una delle cose più attese dall’intero quartiere, non è finita nel dimenticatoio. L’assessore ai lavori pubblici, Massimo Ceppi, ci aveva lavorato nei mesi scorsi e così riassume la situazione. “La cascina non è un’opera che possiamo programmare e finanziare come amministrazione: non ci sono le risorse finanziarie, e non c’è neppure una concreta iniziativa di privati sulla gestione di quel che sorgerà in quello stabile. Abbiamo abbozzato un’idea, una possibile soluzione, sul modello anglosassone del community land trust: progetti pubblico-privati di assegnazione di beni pubblici e loro recupero per finalità anche pubbliche. I privati ricevono in concessione il bene pubblico, ne acquistano una parte che poi servirà per scopi abitativi e si impegnano a gestire anche il resto. Si realizza così una sorta di co-abitazione, co-housing, con condivisione di spazi. Nei paesi anglosassoni è molto diffuso, qui da noi assai di meno. Il Politecnico di Torino ci aveva proposto questa soluzione per alcuni edifici di proprietà comunale, e noi avevamo in prima battuta pensato alla casina delle Maddalene. Per la quale comunque dobbiamo al più presto trovare una soluzione, escludendo un nostro diretto intervento, che costerebbe qualche milione di euro che non abbiamo. Ecco allora la necessità di trovare sinergie con i privati che permettano di farci lì quaqlcosa a vantaggio anche della collettività, e non solo dei privati.”