Chieri e la videosorveglianza. Un progetto della Polizia Locale da 408 mila euro in cerca di finanziamento del Ministero

La Giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, predisposto dal Comando di Polizia Locale, per la realizzazione e l’installazione di un sistema di videosorveglianza e monitoraggio urbano, per un importo complessivo di 408mila euro ed una quota di compartecipazione da parte del Comune di Chieri pari ad 80mila euro. Lo annuncia l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Locale Paolo RAINATO. «Dopo aver adeguato il regolamento sulla videosorveglianza alle nuove normative  europee, ora passiamo alla fase operativa ed all’implementazione del sistema di telecamere. Il Comando di Polizia Locale e gli uffici hanno svolto un importante lavoro, predisponendo un piano triennale suddiviso in tre lotti, che ora ci consente di partecipare al bando del ministero dell’Interno, che stanzia complessivi 27 milioni di euro per potenziare gli interventi in materia di sicurezza urbana, in particolare l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale. Il costo complessivo è di 408mila euro, e la quota di compartecipazione del Comune (19%), è pari ad 80mila euro. In questo modo, di fatto, raddoppieremo la videosorveglianza a Chieri. Inoltre, nei giorni scorsi abbiamo firmato il Patto per la sicurezza urbana con la Prefettura di Torino, che prevede strategie congiunte volte a migliorare la percezione della sicurezza dei cittadini ed al contrasto di ogni forma di illegalità, criminalità diffusa e predatoria e di degrado urbano. La firma del Patto era una delle condizioni necessarie per poter partecipare al bando e candidarsi a ricevere il finanziamento ministeriale. Un grazie particolare va al Comando di Polizia Locale, che con grande competenza si è messo al lavoro su un dossier non facile. Questo progetto rappresenta per l’intera città un punto di svolta di sostanza nell’ambito della sicurezza urbana».
Il progetto prevede la creazione di un’infrastruttura in fibra ottica espandibile, indispensabile per poter ampliare l’attuale sistema di videosorveglianza del Comune di Chieri, giunto a saturazione. «I limiti tecnologici del wireless non ci consentono oggi di aggiungere nuove telecamere-spiega Paolo RAINATO-con la nuova infrastruttura, invece, amplieremo il sistema di videosorveglianza e, ‘alleggerendo’ il wireless, potremo agganciare nuovi punti e servire zone remote dove non è possibile arrivare con la fibra ottica. Le telecamere saranno installate nei punti più sensibili dal punto di vista della sicurezza e della viabilità, luoghi dove si sono ripetuti atti predatori e criminosi, ma anche gli snodi viari principali e le dorsali di penetrazione urbana, infatti, quando avviene un atto criminoso, la prima cosa verificata dalle forze dell’ordine sono i passaggi delle auto nelle diverse ‘porte’ cittadine. Oltre alla videosorveglianza standard ad alta definizione e di ultima generazione, alcune telecamere saranno dotate di sistemi di lettura targa OCR, che consentiranno di verificare e storicizzare le targhe dei veicoli circolanti sul territorio comunale con la possibilità di effettuare automaticamente le verifiche dello stato di assicurazione, di revisione, furto, ecc. Infine, laddove sarà possibile, andremo ad implementare anche il sistema di monitoraggio dei parametri ambientali, il che ci permetterà di avere dei dati aggiornati sulla qualità dell’aria».

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica prevede tre Step:

lo Step A con il cablaggio in fibra ottica dalla chiesa di San Giorgio al Comando di Polizia Locale, passando per via Mosso, via de Maria, piazza Duomo, via Cottolengo, l’Ospedale Maggiore, via San Giorgio, via Consolata, via Diverio, piazza Cavour, via Palazzo di Città, piazza Dante;

lo Step B: prosecuzione dall’Ospedale Maggiore alla rotonda Tetti Fasano, passando da via Massa, via della Gualderia, via Cesare Battisti, piazza Europa, via Campo Archero, via primo Maggio, zona Stazione e Movicentro, via Sella, strada Fontaneto ed area industriale, via Cafasso, Corso Olia e via dell’Industria (dove si verificano sovente abbandoni di rifiuti, oltre ad atti predatori nei confronti delle imprese), strada Cambiano fino a raggiungere il quartiere Maddalene;

lo Step C: prosecuzione da piazza Cavour a via Andezeno, strada San Silvestro, via Marconi, via Garibaldi.