PASSIONE FUMETTI: Diabolik in mostra a Torino, dal fumetto al cinema
Diabolik è indubbiamente uno dei personaggi più importanti del fumetto italiano, e anche uno dei più iconici, conosciuto anche da chi non lo ha mai letto.
Il Re del crimine – o del terrore, come veniva definito sulla copertina del primo albo – creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, ha fatto il suo esordio nelle edicole nel novembre del 1962.
Da poco entrato nel 60° anno di presenza ininterrotta nelle edicole italiane, a febbraio raggiungerà i 900 albi inediti, senza contare gli albi speciali e le numerose ristampe, l’ultima delle quali, Diabolik Anastatika, ha superato le 50 uscite settimanali inizialmente previste, grazie ad un successo oltre le aspettative.
Diabolik al cinema
Il 16 dicembre scorso Diabolik è tornato nelle sale cinematografiche dopo 53 anni. È infatti del 1968 il primo film a lui dedicato, diretto da Mario Bava, prodotto da Dino De Laurentiis e interpretato dall’attore americano John Phillip Law, insieme a Marisa Mell (Eva Kant) e Michel Piccoli (Ginko), con colonna sonora di Ennio Morricone. Il film di Bava è pura espressione dell’epoca e delle tendenze artistiche in voga, diventato nel tempo oggetto di culto e sicuramente apprezzabile nonostante le libertà che si prese rispetto alla versione fumettistica.
Molto più fedele al fumetto è il film Diabolik dei Manetti Bros, interpretato da Luca Marinelli, insieme a Miriam Leone (Eva Kant) e Valerio Mastandrea (Ginko). La trama riprende abbastanza fedelmente quella del mitico terzo albo L’arresto di Diabolik del marzo 1963, di cui conserva il fascino: l’ambientazione nello stile dell’epoca, l’abbigliamento (compreso le divise della polizia), dettagli come la pipa di Ginko. Qualcosa è stato invece ripreso dal remake de L’arresto di Diabolik, realizzato nel 2021 (per il cinquantennale) e pubblicato sulla serie Il grande Diabolik, in particolare l’ambientazione a Clerville (nell’originale era Marsiglia) e l’incontro iniziale tra Eva e Ginko.
Il film è veramente piacevole, certamente per gli appassionati, ma anche per i non lettori. Bravissima Miriam Leone a rendere la forte personalità di Eva, assolutamente nella parte Valerio Mastandrea in Ginko, forse un po’ ingessato Luca Marinelli. Ma bisogna considerare che interpretare un’icona come Diabolik non è facile, soprattutto in un film in cui per buona parte del tempo il personaggio è condannato ad una fissità che ne accentua la già limitata espressività.
Chissà che il bravo Luca Marinelli non si rifaccia in un sequel, trovando una strada per un vero e proprio, e vivo, Diabolik cinematografico?
Per gli amanti del fumetto il film riserva alcune piacevoli sorprese: il giudice del processo è interpretato da Mario Gomboli, attuale Direttore della Astorina, ma anche autori di tanti episodi e collaboratore storico delle sorelle Giussani, da cui ha ereditato la gestione della casa editrice e del personaggio; nel film, sempre durante il processo, vediamo all’opera un disegnatore, interpretato da Giuseppe Palumbo, disegnatore di numerosi numeri de Il grande Diabolik, tra cui anche L’arresto di Diabolik: il remake.
Diabolik al Museo del Cinema di Torino
In concomitanza con l’uscita del film nelle sale, al Museo Nazionale del Cinema di Torino è stata allestita la mostra Diabolik alla Mole, visitabile fino al 14 febbraio 2022. Una mostra il cui fulcro è ovviamente l’evento cinematografico, a partire dalle sagome a grandezza naturale dei tre personaggi principali, inserite in un ambiente anni ’60 che ha il gusto degli eleganti rifugi di Diabolik. E, oltre ad alcuni albi e tavole originali del fumetto, troviamo foto e materiali di scena del nuovo film dei Manetti Bros, tra cui il micidiale pugnale e la ghigliottina allestita sul set, ma anche materiali inediti della versione diretta da Mario Bava nel 1968 e di quella mai realizzata nel 1965 da Seth Holt con l’attore francese Jean Sorel.
La mostra, ospitata al piano accoglienza della Mole Antonelliana, è stata curata da Luca Beatrice, critico d’arte, Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema e Luigi Mascheroni, giornalista. Le illustrazioni che fanno da guida alla mostra sono state realizzate da Riccardo Nunziati, disegnatore in forza sulla serie di Diabolik dal 2015. Grafica e coordinamento sono di Vittorio Pavesio. Dalla mostra è stato tratto un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, con testi dei curatori e contributi di Mariella Mengozzi, direttore del Museo dell’Automobile di Torino, Mario Gomboli, direttore editoriale di Astorina, e Gianni Bono, giornalista e storico del fumetto italiano.
Colpo grosso al Museo dell’Automobile di Torino
Anche il Museo Nazionale dell’Automobile celebra Diabolik, insieme ai sessant’anni della Jaguar E-type (presentata nel 1961 al Salone di Ginevra), con una mostra a cura di Giosuè Boetto Cohen, allestita in collaborazione con il Jaguar Drivers’ Club Italia e la casa editrice Astorina. La mostra è stata inaugurata il 16 dicembre scorso ed è visitabile fino al 6 marzo 2022. Da tenere presente che il Museo Nazionale del Cinema e il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile hanno attivato la reciproca riduzione sul biglietto di ingresso: presentandosi in cassa di uno dei due musei con il biglietto dell’altro si avrà diritto alla tariffa ridotta.
Visitando Colpo grosso al Museo al MAUTO, si potranno ammirare l’iconica Jaguar E-type 3.8 Coupé nera del 1962 – utilizzata da Diabolik – insieme ad una Jaguar E-type 4.2 Spyder del 1969, rossa come quella di Angela Giussani. Sullo sfondo, sei copertine del fumetto in formato gigante in cui la Jaguar è protagonista occupano un’intera parete del salone, mentre altre due pareti ospitano i modellini di undici celebri trasformazioni della Jaguar con cui Diabolik seminò Ginko, insieme alle vignette dei relativi albi, e una sintetica ma efficace storia della nascita di Diabolik e delle caratteristiche del fumetto.
La mostra al MAUTO ospita anche un grande schermo in cui viene proiettato il trailer del film dei Manetti Bros e una copia dell’infallibile pugnale di Diabolik. Nel padiglione a fianco è possibile ammirare l’auto dell’ispettore Ginko, la Citroen DS 19 del 1970 che vediamo anche nel film, e una FIAT 500 “Diabolika” del 2008, personalizzata dallo StudioTorino. Alle pareti alcuni poster speciali realizzati con le immagini di due storici disegnatori di Diabolik: Enzo Facciolo e Sergio Zaniboni.
E non si può non ricordare che Sergio Zaniboni è stato uno dei più importanti disegnatori torinesi, non solo di Diabolik, di cui ha disegnato più di 300 storie, caratterizzandone l’immagine – in particolare quella di Eva Kant – con il suo tratto pulito e raffinato.
Tradizione fumettistica che viene portata avanti anche dalle bravissime disegnatrici astigiane, le Diabolike Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta, che hanno animato l’edizione 2021 di Xmas Comics & Games di Torino nell’ampio stand dedicato a Diabolik, insieme al veterano Giorgio Montorio.
In edicola trovate i seguenti albi di Diabolik:
Il marchio dell’assassino
Inedito di gennaio 2022 (€ 2,80)
Fuga dall’isola
Diabolik R(istampa) n. 727 (€ 2,80)
continuazione dell’avventura pubblicata sul n. 726 Un’isola maledetta (raro caso di storia doppia)
L’ora della vendetta
Diabolik Swiss (seconda ristampa) n. 331 (€ 2,80)
oltre alla ristampa settimanale Diabolik Anastatika (€ 5,99)
e, per chi vuole gustarsi un po’ di avventure senza spendere molto, consiglio il Diabolik magnum Nemici per sempre (€ 7,90), contenente 5 albi + una storia speciale che ripropone le diverse versioni del primo incontro tra Diabolik e Ginko
Immagini ©Astorina e autori – Museo Nazionale del Cinema e Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – Diabolik il film