Chieri, Museo del Tessile: “L’Imbiancheria? La Fondazione faccia progetti, poi vedremo”, dice il sindaco

 

Imbiancheria 1996“Non ci sono problemi di tipo urbanistico per fare all’ex Tabasso delle cose che attengano al museo del tessile. Già c’era nel project una parte destinata a museo. Il capannone anteriore era già previsto con destinazione museale.” Così il sindaco Martano, sul tema ‘dove facciamo il museo del tessile’, alla vigilia di scelte importanti dell’amministrazione sulle possibili sedi: ex Tabasso appunto, Via Demaria (le sede attuale) e Imbiancheria. “L’ostacolo urbanistico – prosegue il sindaco – che in realtà non c’è, è comunque solo un dettaglio, visto che l’eventuale intervento costerebbe ben al di là delle nostre attuali possibilità di spesa.” Resta l’Imbiancheria, bella e (relativamentre) nuova, quale il presidente della Fondazione ma sulla del Tessile, Mario Ghirardi, ha già espresso perplessità, per ragioni logistiche (è scomoda) e di scarsità di spazio. “In realtà, Ghirardi non esclude di utilizzarla – prosegue il sindaco – ma vuole chiarezza da noi sul fatto che la mettiamo o meno a disposizione della Fondazione. Ghirardi in sostanza dice: possiamo fare dei progetti sull’Imbiancheria quando sapremo se ce l’abbiamo a disposizione. Io ho ribaltato la questione: poiché la gestione invernale dell’Imbiancheria è costosissima per via del riscaldamento, una decisione nel senso di lasciarla a loro non può prescindere dal vedere  prima nel dettaglio che cosa ci vogliono fare. Visto che lì, siamo tutti d’accordo, il museo intero non si può trasferire, ma solo una piccola parte con installazioni interattive, serve prima un progetto preciso, e poi si decide se vale la pena spendere una cifra per riscaldare tutto l’inverno quei locali.”

Il sindaco completa il suo ragionamento: “La Fondazione ha un senso se è propositiva e impegna tempo e risorse a fare progetti che il comune non è in grado di fare. Quindi, faccia pure dei progetti, cerchi altri fondi per finanziarli e noi prenderemo in considerazione l’idea di dare alla Fondazione l’Imbiancheria interamente dedicata al tessile. Magari anche con mostre di fiber art.”