PIEMONTE ARTE: TUNINETTI, PREMIO “CESARE PAVESE”, BIONDA, TOMASINELLI, CEDAS, MONFERRATO, CERRINA
POIRINO, “ARTE: CIBO PER L’ANIMA”, MOSTRA DI GIANNA TUNINETTI
A Palazzo Cà Del Bosco (Via C. Rossi n 11) a Poirino, prosegue la mostra personale dell’artista torinese Gianna Tuninetti, dal titolo “Arte: cibo per l’anima” – Viaggio affascinante nel mondo luminoso e avvolgente delle cromie floreali. La mostra è aperta fino al 25 ottobre
Dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle 18,30.
Sabato e domenica dalle 10 alle15,30, dalle 15,30 alle 18,30. (Rosanna Cauda)
SANTO STEFANO BELBO: NUMEROSI PITTORI PIEMONTESI E DELL’AREA TORINESE ALLA XXVI° EDIZIONE PREMIO DI PITTURA «CESARE PAVESE» 2015
Nel salone della Casa Natale dello scrittore Cesare Pavese, a Santo Stefano Belbo, sono stati assegnati a fine settembre i premi della XXVI Edizione Premio di Pittura «Cesare Pavese» per il 2015 dalla giuria formata da Clizia Orlando (presidente), Gian Giorgio Massara, Angelo Mistrangelo, Luigi Gatti (segretario).
Una cinquantina di artisti, provenienti da tutti Italia e in particolare dal Piemonte, hanno aderito al concorso, sviluppando le tematiche ispirate a luoghi, personaggi e miti pavesiani.
Il primo premio è stato vinto da Mario Tettamanti di Olgiate Comasco, per l’opera «Appunti per una canzone» in cui si coglie un percorso dalla lirica pavesiana alla parola poetica di Francesco De Gregori. Secondo premio a Sergio Aiello e al terzo posto si è classificato Franco Negro.
La targa del Comune di Santo Stefano Belbo è andata a Flavio Montagner, mentre la targa del Presidente Cepam è stata assegnata a Franco Antonini. Targa «Premio Speciale della Giuria» ad Achille Guzzardella.
Le targhe Cepam/ Museo Casa Natale assegnate ad Adelaide Scavino, Raffaella Brusaglino e Giancarlo Laurenti. E le targhe le Colline di Pavese sono state aggiudicate da Rita Scotellaro, Guido Davico e Filippo Pinsoglio. Segnalazione di merito a Sara Vergano. Sono stati inoltre segnalati Marina Tabacco, Enrica Amelotti, Franco Fasano, Fiorenzo Isaia, Raffaella Malfatto, Giovanni Quattrocolo, Luigi Amerio e Marisa Ravera.
L’annuale Premio «Una vita per l’arte» è stato attribuito a Marina Sasso con la seguente motivazione: «Formatasi all’Accademia Albertina di Belle Arti, per trent’anni docente di Discipline Plastiche al Liceo Artistico di Torino, invitata ad importanti rassegne d’arte, la Sasso affida a una controllata e meditata scultura il senso profondo di un linguaggio dalle liriche cadenze astratte. E sono limpide ed essenziali strutture, superfici geometriche, nitide composizioni, che esprimono il dialogo dell’artista con la materia e la forma, in un assoluto rapporto con lo spazio».
ASTI, DIPINTI E DISEGNI DI MARIO BIONDA
Fondazione Eugenio Guglielminetti – Palazzo Alfieri, corso Alfieri 375, 14100 Asti
Dipinti e disegni di Mario Bionda, nel trentennale della morte ( 1913- 1985)
Lo scorso 3 ottobre in Asti, presso la Fondazione Eugenio Guglielminetti, in Palazzo Alfieri (corso Alfieri 375, tel. 0141. 095801; www comune.asti.it), è stata inaugurata la mostra “ Mario Bionda
(1913- 1985). Dipinti e disegni”, un omaggio alla poetica del Maestro del linguaggio informale europeo, nel trentennale della scomparsa, avvenuta a Penango nel 1985, ultimo approdo dallo studio di Milano nel Monferrato per le precarie condizioni di salute.
Trentacinque opere (dipinti ad olio, tecniche miste e disegni su carta) provenienti da collezioni private nazionali, per lo più inedite, offrono al visitatore una completa ricognizione delle stagioni creative del Maestro, dalla ricerca materica sulla figurazione alle rarefazioni di forma e spazio, in autonome soluzioni percettive e tonali.
Nato a Torino nel 1913, allievo di Felice Casorati all’Accademia Albertina ( 1927-1932), Mario Bionda si dedicò allo studio di figura ed al motivo naturalistico, partecipando alla Biennale I. di Venezia (1930) ed alla Quadriennale di Roma (1935). Tra il 1933 ed il 1939 con la famiglia si trasferì nella campagna astigiana, compiendo interventi pittorici in collaborazione con Franco Parachinetto presso il Salone dell’Intendenza di Finanza di Asti ed esponendo alla Mostra d’Arte Astigiana (1937), quindi, dopo la partecipazione alla seconda guerra mondiale, si stabilì a Milano, condividendo lo studio con Alfredo Chighine ( Milano 1914- Pisa 1974). Attivo nell’ambiente culturale milanese della Galleria “Il Milione” durante il decennio Cinquanta, espose alle rassegne nazionali: Quadriennale di Roma, 1955- 1959; Triennale di Milano, 1957; “Italia- Francia”, Torino 1959, testimoniando con originalità la sperimentazione delle aree lombarde nell’ambito dei linguaggi d’astrazione europei. Nel 1956 firmò con Ralph Rumney e Costantino Guenzi il “Manifesto Antiestetico”, quindi negli anni Sessanta concepì intensi cicli pittorici dedicati alla percezione della natura e alla fisicità organica della luce, con impasti materici di sabbia, caolino, argilla mescolati a gamme tonali di ocra e bruni. Greti erosi di fiumi lombardi, i dipinti “Erosioni” furono presentati a “Il Milione” di Milano nel 1958, con i commenti critici di Franco Russoli e Marco Valsecchi. Mostre personali furono ordinate a Berlino(Galleria Schuler, 1960), a Lucerna (Museo d’Arte, 1960), a San Paolo del Brasile (Biennale Internazionale, Museo d’Arte Moderna, 1961 a cura di G. A. Dell’Acqua), a Francoforte sul Meno ( Galleria Appel, 1962), mentre esposizioni itineranti presentarono la ricerca di Mario Bionda nei paesi scandinavi, in Jugoslavia (ad opera della Biennale I. di Venezia, 1962), in Svizzera e Germania. La III° Mostra di Arte Contemporanea a Palazzo Reale di Milano (1966) presentò sequenze di “figure bianche” e “immagini azzurre” , visioni depurate ed ermetiche di spazi e figure. I soggiorni a Riomaggiore, nel decennio Settanta, suggerirono a Bionda composizioni di rocce e terre, volti e corpi, proiettati tra figurazione ed astrazione, esposti lungo la penisola (Parma, Firenze, Milano, Cagliari), mentre la visione si restringeva in onirica dimensione, da “parete” a “murale”, fino alla “stanza”, di metafisica memoria. Le pagine critiche dei primi anni Ottanta, da Mario Monteverdi a Elda Fezzi, da Romano Battaglia ad Andrè Verdet, contribuirono all’accorta selezione di opere, proposte a cura di Renato Barilli, Pier Giovanni Castagnoli e Franco Solmi, per la rassegna L’informale in Italia ( GAM, Bologna 1983). I numerosi allestimenti postumi (Galleria Bonaparte, Milano 1986; Galleria Il Platano, Asti 1987; Galleria Morone, Milano 1995; Castello di Montesegale, 1997; Musei Civici, Alessandria, 2002; Battistero di S. Pietro, Asti 2010) consentirono di ripercorrere la vicenda creativa di Mario Bionda, delineandone un profilo intellettuale ed artistico di inconfondibile prestigio internazionale, intento ispiratore dell’attuale allestimento, ordinato presso la Fondazione Eugenio Guglielminetti, nel trentennale della scomparsa.
La mostra sarà visitabile fino al 30 ottobre con il seguente orario: venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 18. Info: 0141. 0958 01, www comune.asti.it
TORINO, “TRAME E ME” FOTOGRAFIE INEDITE DI MAX TOMASINELLI
Artphotò, particolarmente attenta alla valorizzazione di autori noti ed emergenti nel circuito fotografico propone al pubblico le contemporanee immagini di Max Tomasinelli.
L’autore, che da diversi anni è attivamente coinvolto nel suo progetto di ricerca “SenseOut”, propone, in questa occasione, “TRAME E ME”, accompagnandola anche con immagini inedite in bianco e nero, toccando più in profondità la tematica della dualità tra il pensiero originale e la manifestazione pubblica di questo pensiero. Centrale nella ricerca è il ruolo del linguaggio, in molti casi estetico e patinato, ma spesso criptico, autoreferenziale o ipocrita e ingannevole; un linguaggio che ha il senso di una griglia interposta tra creatore e fruitore. Scrive Tiziana Conti: “Le lettere sono scritte da una mano narrante, che si muove febbrilmente come in un flusso, senza pause, senza punteggiatura, senza mai esaurire i pensieri, innescata dalla memoria del luogo e di quella situazione, in un modo che non è mai definitivo, esattamente come accade nel caos della lingua originaria.”
L’ambiente museale è teatro simbolico di questa spaccatura e nelle sue sale prende forma una scrittura automatica volutamente indecifrabile. Le frasi leggere di Tomasinelli disposte in modo calibrato e perfettamente integrate nello spazio, associano alla composizione delle immagini l’estetica della parola scritta, eco, ricordo o stratificazione della presenza umana. L’ accento cade sulla comunicazione in sè e su quei luoghi che da sempre ne sono portavoce. Spazio ed immagine, fotografia e scrittura, convivono ed interagiscono in ambienti quasi onirici e sospesi. Con “TRAME E ME” Max Tomasinelli introduce una nuova declinazione: le fotografie di un medesimo soggetto vengono presentate in positivo e in negativo. La stessa realtà raccontata da punti di vista diversi, l’inarrivabile verità delle versioni, il racconto di facciata e quello realmente accaduto. La scrittura e la calligrafia unite all’immagine, costituiscono un interessante punto di riflessione nella ricerca artistica: se Shirin Neshat e Moshekwa Langa usano la scrittura per mettere in rilievo problematiche culturali e politiche, George Rousse indaga il rapporto tra spazio e parola, Max Tomasinelli ipotizza un isomorfismo strutturale tra il linguaggio e la realtà sulla quale stende le sue scritte. In conclusione un lavoro artistico armonico, contemplativo che cattura con forte intensità ed emozione.
SpaceNoMore Via Bogino 9, Torino – INAUGURAZIONE Mercoledì 21 Ottobre ore 18.30
Con la presenza dell’autore. APERTURA 22 Ottobre – 8 Novembre 2015
ORARI Martedì-Venerdì dalle h. 10.00 alle h.19.00
Ingresso Libero
TORINO, MOSTRA FOTOGRAFICA “FUORI PORTA”
Fuori porta Viaggi e vacanze dei piemontesi tra ‘800 e ‘900
Intervengono alla presentazione: Laura Danna, presidente dell’Associazione per la fotografia storica
e curatrice della mostra; Giuseppe Culicchia, scrittore;
Giovedì 22 ottobre 2015, ore 17.00
Sala Viglione – Palazzo Lascaris
Via Alfieri n. 15 – Torino
La mostra è frutto di una selezione di 50 immagini originali, provenienti dalle collezioni dell’Associazione per la Fotografia Storica e dall’archivio FIAF di Torino. L’intento è quello di coinvolgere lo spettatore in un viaggio temporale nella memoria collettiva che testimonia, attraverso il rapporto dei piemontesi con il tempo libero, usi, costumi e speranze della nostra società dal 1860
al 1978 come si alternano realtà elitarie ad altre più popolari. Scatti di autori noti e meno noti, tutti di grande impatto emotivo. Un’ iniziativa che vede l’Associazione per la Fotografia Storica e il Consiglio regionale del Piemonte accomunati dal medesimo interesse di promuovere, conservare e valorizzare la memoria storica del Piemonte attraverso la fotografia intesa come documento.
Dal 23 ottobre all’11 dicembre 2015
Orari:
lunedì-venerdì 10-18
TORINO, MOSTRA “MINI8” DI ARTISTI CEDAS
Presso Il Circolo degli Artisti di Torino, Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino, 9 – TORINO – scala B a dx 1° piano suonare 4444 + campanella – tel. 011 8128718
Inaugurazione Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 18
Mostra MINI8 – Minipersonali di 8 artisti CEDAS
Selezionati dai critici d’arte Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo
Domenico Beninati, Carla Bovi, Claudio Guasti, Donato De Ieso, Marianne Freiesleben, Sara Li Gregni, Immacolata Martina, Laura Rodino
La mostra sarà aperta fino al 5 novembre 2015
Orario: dal lunedì al sabato: 15.30 – 19.30 Domenica chiuso
Tradizionale appuntamento con la Sezione Arti Figurative a testimonianza dell’impegno e dell’attenzione che il CEDAS ha da decenni con il mondo della pittura
L’attuale mostra, prestigiosamente ospitata nelle sale del Circolo degli Artisti in Palazzo Graneri della Roccia, è il frutto di una rassegna collettiva alla quale avevano partecipato i pittori del CEDAS; mostra che aveva confermato sia l’impegno da parte dei soci che frequentano i corsi di Arti Figurative sia la professionalità di molti artisti, ai quali sono state proposte esposizioni personali e offerto l’invito a concorsi, anche di livello.
L’esperienza artistica di questi 8 artisti rappresenta quindi una nuova occasione per accostarsi all’impegno della Sezione Arti Figurative del CEDAS Fiat, per entrare in contatto con tecniche diverse e con la volontà di trasmettere la visione e l’interpretazione del proprio tempo.
TORINO, XXVIII° PREMIO LETTERARIO «LA MOLE» 2015
Al Circolo della Stampa, Palazzo Ceriana-Mayneri, in corso Stati Uniti 27, sabato 24 ottobre, alle 16, cerimonia di premiazione della XXVIII° Edizione del Premio Letterario «La Mole», organizzato dall’Associazione Culturale Talento, con il Patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, Consiglio Regionale del Piemonte, Assessorato alla Cultura Città di Torino e Circolo della Stampa. La giurica composta da Alberto Sinigaglia (presidente), Ezio Ercole, Graziella Granà, Lorenzo Masetta e Roberto Tassinari ha esaminato gli elaborati di oltre cento partecipanti al concorso, provenienti da ogni regione d’Italia. Per la Sezione «Giornalismo», dedicata allo scrittore-giornalista Pier Luigi Camparini, sono risultati vincitori ex-aequo Franco Cortese di Robassomero e Mario Grasso di Milano, mentre i «Premi Speciali della Giuria» sono stati assegnati a Giovanni Andriolo, Nicola Di Mauro, Marcello Gelardini. Nella Sezione «Poesia singola» si è imposta Annamaria Cossu Criscuolo di Torino, con la lirica «Io sono – l’uomo che verrà».
«Premi Speciali della Giuria» a Edi Morini, Elso Avalle, Margherita Filippi, Izabella T.Kostka e per il poeta più anziano a Tommaso Mondelli di 96 anni. Intervengono alla manifestazione Mario Brusa e Paola Insola, che leggeranno le poesie premiate, con intermezzi musicali del trio «I notambuli».
Un un premio che rappresenta gli aspetti e l’impegno di Lorenzo Masetta e dell’Associazione Culturale Talento a favore della poesia, della diffuzione del suo messaggio culturale, di un linguaggio che attraversa la società contemporanea con la strenua energia della parola e dei contenuti legati all’uomo, all’ambiente, al trascorrere delle stagioni (Angelo Mistrangelo).
ARTSITE MONFERRATO, ARTE ATTUALE NEL MONFERRATO
Un progetto a cura di Domenico Maria Papa
10 ottobre– 22 novembre 2015
Castelnuovo Calcea, Mombercelli, Agliano Terme, Calosso
Il percorso espositivo si sviluppa in diverse sedi del Monferrato astigiano, tra castelli, dimore e
cantine storiche, per scoprire attraverso opere, spesso site specific, il paesaggio, la storia e la
produzione d’eccellenza di un territorio riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
La manifestazione ArtSite nasce nel 2013 con l’intento di valorizzare il patrimonio storico e
artistico, in particolare piemontese, attraverso l’arte contemporanea.
Gli artisti ArtSite Monferrato 2015:
Giulio Agostino, Elisabeth Aro, Maura Banfo, Jessica Carroll, Carlo D’Oria, Federica
Ferzoco, Federica Gonnelli, Enrico Iuliano, Andrea Massaioli, Viola Pantano, Luigi
Presicce, Nikolina Silla, Olga Schigal, Antonello Tagliafierro, Luisa Valentini,
Salvatore Zacchino, Christian Zucconi, Gabriele Garbolino Rù, Stefano Cagol, Stefano
Giorgi.
I luoghi scelti per l’edizione 2015 di ArtSite sono spazi sia interni, in piazze, castelli, dimore e
strutture ricettive. In particolare il percorso si snoda attraverso le seguenti tappe: Castello di
Castelnuovo Calcea; Museo d’arte moderna di Mombercelli, Musarmo; Locanda San Giacomo,
Agliano; Cascina Dani, Agliano; Villa Fontana Relais e Suite SPA; Cantine Poderi Rosso,
Agliano; Naturalmente Wine Resort; Cantine Scagliola, Calosso.
Con ArtSite Monferrato vogliamo suggerire un percorso di piacere all’insegna dell’arte e delle
produzioni del territorio – dichiara il curatore Domenico Maria Papa. Il paesaggio è fatto
di natura, ma anche delle produzioni dell’uomo. L’arte è lo strumento migliore per leggere e
comprendere a fondo il paesaggio. ArtSite si rivolge a un pubblico ampio, al cultore e al
visitatore interessato all’arte contemporanea, oltre che al turista che, mediante l’arte
contemporanea, esplora luoghi da riscoprire.
ArtSite nasce dalla volontà di mettere in rete energie progettuali di associazioni,
amministrazione e operatori economici. Il progetto ArtSite Monferrato è sviluppato dalle
associazioni culturali “Teatro della terra” e “Phanés”, in collaborazione con le associazioni
“Barbera Agliano” e “Associazione Amici di Calosso” e con il supporto della Fondazione CRT.
Il progetto è a cura di Domenico Maria Papa, con coordinamento esterno di Giuliana Picarelli,
coordinamento e organizzazione di Francesca Rusconi.
ArtSite Monferrato
Per informazioni: www.artsitemonferrato.it
CERRINA, MOSTRA “LA LEGGEREZZA DELLA SCULTURA”
Cerrina, Parco dell’Arte, via Garmontano 5.
13 sculture di altrettanti artisti di diverse generazioni e formazioni.
Artisti: Corrado AMBROGIO, Domenico CASTALDI, Mario CONSIGLIO, Luca COSTANTINI, Carlo D’ORIA, Giuliano FERLA, Serenella LUPPARELLI, Mario MONDINO, Mario NAVA, Attilio QUINTILI, Lucilla RAGNI, Claudio SALVAGNO, Anna VALLA.
A cura di: Anselmo Villata.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 dicembre 2015, dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle
17,00; sabato e domenica su appuntamento. L’ingresso alla mostra è gratuito.
L’appuntamento artistico-scultoreo annuale all’aperto, giunto alla decima edizione, intitolato “La
leggerezza della scultura”, si svolge fino al 20 dicembre 2015 nel Parco dell’Arte a Cerrina,
luogo divenuto consueto, perché particolarmente idoneo, ad accogliere tale evento, dove natura e
creatività artistica si incontrano e dialogano generando un’atmosfera particolarmente suggestiva. È, così, a disposizione gratuitamente di chiunque voglia usufruirne e per tutto il periodo autunnale, uno spazio naturale che in questa stagione si veste di forme e colori poetici e affascinanti, arricchito da presenze e installazioni che qui diventano vive, vibranti, animate. L’edizione 2015 de “La leggerezza della Scultura”, progettata dall’I.N.A.C. in collaborazione con l’Université Paul-Valéry, Montpellier III (Francia), aderisce all’XI Giornata del Contemporaneo indetta dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI). Questa decima edizione è curata da Anselmo Villata che, assieme al comitato scientifico dell’I.N.A.C., ha effettuato una selezione di 13 artisti i quali, come vuole questa mostra collettiva annuale dedicata alla scultura, formano un gruppo eterogeneo per le personalissime espressività e forniscono una visione realistica sull’attualità scultorea, volta a diversi indirizzi. Gli artisti sono: Corrado Ambrogio, Domenico Castaldi, Mario Consiglio, Luca Costantini, Carlo D’Oria, Giuliano Ferla, Serenella Lupparelli, Mario
Mondino, Mario Nava, Attilio Quintili, Lucilla Ragni, Claudio Salvagno, Anna Valla. Come
consuetudine, non sono stati suggeriti temi per la realizzazione delle opere per la mostra. Forme,
materiali, immagini, volumi, derivano dalla cultura individuale e dalla sensibilità di ogni artista e non sono condizionati da alcun elemento contaminante esterno. Ogni artista, dunque, secondo il proprio linguaggio e la propria creatività, propone un’opera o un’installazione con materiali diversi che vanno dal marmo al bronzo, al legno dipinto, al ferro, alla terracotta fino a materiali di più recenti generazioni e al recupero di materiali dismessi; anche l’iconografia è molto varia e va dal figurativo al geometrico, all’informale, al concettuale. La mostra è corredata da un volume, collana Arte Visiva – Edizioni Verso l’Arte, di 64 pagine, interamente a colori, su cui sono riprodotte tutte le opere esposte, le biografie degli artisti, i testi critici.