LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di Edoardo Ferrati

“A’ SA GUITARE” Musiche di Poulenc, Dowland, Giordani, Caccini, Paisiello, Schubert, Purcell, Rossini, Reis, Mozart Ramirez, Fauré, Rodriguez, Garcia Lorca, Britten

Philippe Jaroussky (controtenore), Thibaut Garcia (chitarra) etichetta: Erato 01929 0055702 pubblicazione: novembre 2021 durata: 1h.5′.09″

Philippe Jaroussky

Il titolo A’ sa guitare prende il nome da un brano di Francis Poulenc. Il quadro di riferimento è ampio sotto il profilo culturale stilistico e abbraccia un arco di quattro secoli, mentre gli approcci sono molteplici con l’uso di una vasta tavolozza di colori. I rischi sono in agguato, ma i due interpreti hanno messo veramente il cuore. Una luce diversa che farà arricciare il naso ai cosiddetti “puristi”. Thibaut Garcia suona la chitarra da padreterno. La luminosità della voce di Philippe Jaroussky (foto) mostra molto controllo e arco espressivo interiore. Le trascrizioni di T. Garcia, D, Jacques e J. Ferreira sono ben realizzate. Un album illuminante che vale la pena di esplorare. Un cantante più raffinato che fantasioso: dovrebbe essere più spericolato nelle arie senza rete. Le cose vanno meglio nei brani più melodici, terreno più consono al suo timbro vocale.

“ALTO ARIAS” Francesco Gasparini (1661-1727): arie dalle opere Engalberta, Eumone, Erode l’oracolo del fato, Santa Maria Egiziaca, Bajzet, Il tartaro in Cina, Ambleto.

Filippo Mineccia (controtenore), Orchestra Barocca Nazionale dei Conservatori Italiani diretta da Paolo Perrone etichetta: Glossa 923527 registrazione: Roma, Pontificio Istituto di Musica Sacra, dicembre 2019 pubblicazione: novembre 2021 durata 1h.4′.46″

Gasparini ricevette i primi insegnamenti musicali presso la Collegiata di Santa Maria Assunta a Camaiore, sua città natale. Ammesso alla celebre Accademia Filarmonica di Bologna, dapprima come cantore poi come compositore. in seguito passò all’Accademia romana di Santa Cecilia, sede in cui vide la luce il suo primo oratorio. Nel 1701 lo troviamo a Venezia come maestro di coro all’Ospedale della Pietà, città da cui si allontanò senza più farvi ritorno. Concluse la carriera a Roma nel ruolo di maestro di cappella del principe Borghese alla basilica di Santa Maria Maggiore. Considerato uno dei maggiori compositori del suo tempo, Gasparini firmò una produzione di elevata qualità: oltre al genere sacro licenziò sessanta opere per il teatro scritte con maestria, usando spesso una tecnica compositiva assai complessa. Nonostante l’attività, intensa trovò spazio anche per l’insegnamento: tra i suoi allievi si contano Benedetto Marcello, Johann Joaquim Quantz e Domenico Scarlatti, nomi destinati alla celebrità sulla scena europea. Soggiornò per lunghi periodi a Genova, Reggio Emilia Firenze e Napoli. Il presente CD propone un ampio florilegio di arie da melodrammi di Gasparini, lavori di argomento mitologico ed esotico di difficile riscontro dal vivo . Il controtenore fiorentino Francesco Mineccia (foto) si riconferma interprete dotato di voce tersa e scolpita nella prosodia. Positivo l’esordio discografico dell’Orchestra Barocca Nazionale dei Conservatori Italiani  (nata nel 2016) che raccoglie i migliori prodotti della nostra scuola. La brillantezza del suono non ha nulla da invidiare a quella di ensembles più blasonati.