ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

TORINO- IL TEMA DELLA “BATTAGLIA” ACCANTO A BRUCKNER-

Fabio Luisi, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI (foto), dirige la nuova versione del brano “Abitare la battaglia” in prima assoluta, la cui versione originale risale nel 2017 a Firenze. L’autore Riccardo Panfili (1979) presenta il suo lavoro con le seguenti parole: Il termine battaglia aveva sempre accomunato in me la figura barbuta di Verdi e quella scapigliata di Beethoven. Ma anche la loro battaglia ingaggiata con il materiale musicale , la strenua evoluzione stilistica di Verdi e Beethoven ci parla infatti di una lotta per forzare cerniere e confini del proprio linguaggio, un anelito a varcare manierismi e idiomi divenuti abitudine   e routine. E conclude: Mi sono concentrato subito sul termine battaglia e ho immaginato una musica che cercasse di incarnare il processo stesso, la postura stessa della battaglia intesa come esperienza interiore. Un pezzo di musica inteso come Kampfplatz, come battaglia appunto. Entra in scena, poi, Bruckner con la Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore, la più eseguita del suo catalogo e l’unica a portare un titolo di carattere descrittivo voluto dall’autore (“Romantica”). Esso costituisce un elemento fondamentale in un istante in cui il compositore austriaco viveva un periodo di instabilità e incertezza. Troverà successo e stabilità intorno ai sessant’anni. Anche la Quarta subì revisioni:   la costante richiesta di aggiustamenti e tagli da parte di direttori, venne vissuta tra amarezza e operosa rassegnazione da Bruckner che raramente seppe opporsi alle pressioni estere. Gli anni in cui nasce la “Romantica” coincidono con la disputa tra i paladini di Bruckner e quelli di Brahms, con l’interferenza di Wagner a cui pubblicamente aderisce. Questo rese lo stesso Bruckner inviso al potente critico viennese Eduard Hanslick che in principio elargì simpatia e incoraggiamenti. Il sottotitolo “Romantica” continua a far discutere: un riferimento che si riallaccia alla cosiddetta “musica a programma” che non viene filtrato attraverso la mitologia vetero germanica, semmai qui si sostiene che Bruckner superi il dualismo tra “musica assoluta” e “musica a programma”, realizzando così un lavoro di concezione autonoma senza, però, tradire il verbo romantico. Il primo movimento “Mosso non troppo veloce” è improntato a limpida e poderosa architettura. Il secondo “Andante quasi allegretto” è in forma di Rondò e in tonalità di do minore; spesso paragonato a un’accorata marcia funebre. Il più celebre tempo della sinfonia è lo “Scherzo”, una fantastica scena di caccia con il clamore della muta, le fanfare degli ottoni, i richiami dei cacciatori. L’ampio e conclusivo “Mosso ma non troppo” muove da un’atmosfera misteriosa, sospesa che cresce d’intensità sfociando i un unisono in fortissimo dell’intera orchestra. Una conclusione che appare come esaltazione della forza visionaria del sinfonismo bruckneriano. Il M° Luisi ha scelto la versione Novak del 1878 con il finale sostituito dall’autore nel 1880.

Torino, Auditorium RAi “Toscanini”, p. Rossaro Stagione Sinfonica 2022

giovedì 10 febbraio ore20,30 e venerdì 11 febbraio , ore 20.00

ORCHETRA SINFONICA NAZIONALE RAI diretta d FABIO LUISI

Musiche di Panfili, Bruckner

 

TORINO- REGIO: RICOSTRUITA “LA BOHEME” ORIGINALE-

Sabato prossimo s’inaugura la stagione 2022 con “La Bohème”. Il Regio riapre al pubblico con il popolare titolo pucciniano che ebbe qui la prima rappresentazione assoluta il 1° febbraio 1896. Nuovo allestimento firmato dai registri Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi che riprendono le scene e i bozzetti originali di figurini originali di Adolf Hohenstein (foto), custoditi dall’archivio Storico Ricordi di Milano. Le prove di questa nuova produzione si interruppero nel marzo 2020 quando la pandemia costrinse al lockdown e poi presentata, una sola volta, in streaming  (gennaio 2021) sul sito web del Regio. Una riapertura di buon auspicio dopo i lavori di adeguamento e rinnovamento dell’impianto scenico che porteranno , dopo la seconda fase di lavori nel giugno-settembre, il nostro teatro ad avere uno dei palcoscenici più tecnologici al mondo.

Torino, Teatro Regio, p. Castello   Stagione Lirica 2022

12-13-15-18-19-20-23-25-26-27 febbraio

Puccini, “La Bohème”

MARTINA TAMPAKAPOULOS / FRANCESCA SASSU (Mimì), VALENIN DYTIUK /MATTEO LIPPI (Rodolfo), VALENTINA MASTRANGELO / CHRISTIN ARSENOVA (Musetta), BIAGIO PIZZUTI / ILYA KUTYNKHIN (Marcello), RICCARDO FOSSI / BOZHIDAR BOZHKILOV (Colline)

m.i concertatori e direttori d’orchestra, PIER GIORGIO MORANDI / GIULIO LAGUZZI

m.i dei cori, ANDREA SACCHI, CLAUDIO FENOGLIO regia PAOLO GAVAZZENI / PIERO MARANGHI; LEILA FLEITA (curatrice delle scene), NICOLETTA CECCOLINI (curatore dei costumi)