Tamagnone (Pro Chieri): grandi eventi al minor costo. E Slow Food pensi al nostro grissino

 

Piero Tamagnone con alcuni panettieri

Piero Tamagnone con alcuni panettieri

La Pro Chieri è a disposizione del Comune, ma non deve essere solo il braccio operativo: anche perché condivide la filosofia del comune sugli eventi da promuovere e il modo in cui farlo. Piero Tamagnone, presidente della pro loco chierese, prende atto delle dichiarazioni del sindaco Martano sulla ‘cosa’ che in futuro potrebbe /dovrebbe promuovere la città dal punto di vista turistico, culturale ed economico. Ma chiede aiuto, perché da soli non si va lontano. “L’obiettivo della Pro Chieri – dice – è accogliere tutti i talenti associativi della città per mettere a frutto le loro risorse, quindi coinvolgere tutti sugli obiettivi che vengono definiti dall’amministrazione comunale. Nessun pensa, sia ben chiaro, di andare per conto proprio, tant’è vero che noi abbiamo organizzato concerti, feste e sagre, come quella del grissino rubatà, che riteniamo essere del tutto in linea con il programma del Comune. Ma promuovere i prodotti del territorio, come appunto il rubatà, non deve essere solo un obiettivo della pro loco, ma di tutto il commercio chierese, oltre che dell’amministrazione. Anzi: il grissino dovrebbe diventare un presidio di Slow Food, visto che questo è un soggetto che opera negli eventi chieresi. Ecco, Slow Food dovrebbe fare qualcosa di importante per il Rubatà, che, ricordo, ha fatto la sua bella figura di recente all’Expo di Milano. E che con grande successo viene venduto in città. Se il comune vuole fare delle cose, noi siamo disponibili a cercare di metterne in pratica le intenzioni. Non mi piace l’espressione ‘braccio operativo’, perché rivendichiamo la nostra autonomia. Secondo me, una volta che il comune ha dettato  le linee di indirizzo, alla realizzazione del progetto devono pensare le associazioni di Chieri: non solo la pro loco, ma tutti quelli che vogliono mettersi in gioco, per raggiungere l’obiettivo al minor costo possibile. Dobbiamo cercare di creare un evento importante con la minima spesa, e con il coinvolgimento totale della città. Del resto, in campagna elettorale, uno degli obiettivi del sindaco Martano era quello di far crescere il volontariato in città. Siamo qui per crescere, per aggregare, per collaborare con tutti con tutti quelli che vogliono mettersi in gioco.”