Giovani e gaming, quale rapporto può esserci?
La crisi sanitaria, iniziata ormai quasi due anni fa, ha senza alcun dubbio inciso su molte cose e su molti aspetti della nostra quotidianità. È stato un qualcosa di a dir poco inevitabile, visto che, soprattutto nel periodo di lockdown, si è trascorso molto più tempo a casa. Un tempo che è stata investito in alcuni hobby. Tra questi può essere tranquillamente e serenamente inserito il gaming. Va detto però che ci sono dati e numeri che possono anche esser ritenuti preoccupati. Infatti, come riportato da Il Sole 24 Ore nel novembre del 2021, un giovane su tre trascorre più di tre ore al giorno davanti a uno schermo. Secondo quanto si evince dalla ricerca annuale dell’Associazione nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, Gap, cyberbullismo) realizzata assieme a Skuola.net e stilata in occasione della Giornata Nazionale sulle Dipendenze tecnologiche e il Cyberbullismo., un gamers su quattro utilizza il gioco come antidoto per lenire la rabbia, mentre per tre su dieci è una sorta di vero e proprio sprone e incentivo a raggiungere degli obiettivi importanti. Il gioco però può esser visto anche come uno strumento di socialità, utile per fare squadra con qualcuno e persino di affermazione sociale.
Tutto ciò però pone di fronte alla problematica della sicurezza, che è sempre una tematica molto complessa e delicata. In tutto ciò si inserisce alla perfezione il Safer Internet Day, che si è svolto recentemente in tutto il mondo. Un’iniziativa che, in poche parole, consiste nel trattare nel dettaglio l’argomento della sicurezza in rete e dell’uso positivo e intelligente di internet. Anche nel nostro Paese ci sono stati degli incontri, che hanno avuto il patrocinio del ministero dell’Istruzione. Eventi a cui tra l’altro hanno partecipato istituzioni, politici ed esperti del settore. Il tutto è stata una grandissima occasione per incontrare gli studenti e discutere con loro delle tematiche legate al gioco, con l’obiettivo di mettere in guardia e di far capire quali possono essere insidie nascoste nell’uso delle tecnologie digitali. Insomma, un qualcosa di pienamente al passo con i tempi.
Ed ecco, stando a quanto raccolto dalla ricerca realizzata da Generazioni Connesse, c’è stato un netto ed evidente cambiamento per quel che riguarda la quantità e qualità delle ore che i ragazzi passano in rete. Infatti, rispetto agli anni passati, ci sarebbe stato comunque una diminuzione del tempo che i giovani trascorrono online. Basandosi sui numeri, può esser detto che il 42% si collega dalle 5 alle 10 ore al giorno. E questa è una percentuale inferiore rispetto a quanto accadeva durante il lockdown, quando era stato toccato anche il 60%. Dunque i piccoli segnali di ripartenza hanno aiutato a invertire una tendenza che poteva diventare preoccupante. Tra l’altro non può esser dimenticato che la sicurezza va di pari passo con la responsabilità.
E non è per nulla un caso difatti che l’Egba (European Gaming & Betting Association) è stato il partner principale del Safer Internet Day 2022. L’obiettivo più importante e principale di questa mossa è stato quello di promuovere una tipologia di gioco d’azzardo più sicuro. Un qualcosa che tra l’altro è già presente in Italia, grazie al lavoro compiuto da colossi del settore. Insomma, oramai si stanno elaborando strategie sempre più efficaci per evitare la dipendenza e tutte le problematiche legate al gambling. Nel 2000 il rapporto tra gamers e gaming può davvero cambiare definitivamente.