Pino Torinese. Venerdì 25 marzo “Alla ricerca della notte vera” il primo appuntamento con la nuova rassegna #faremeglio
Con un incontro dedicato all’impatto dell’inquinamento luminoso prende il via la rassegna #FAREmeglio, iniziativa del Comune di Pino Torinese volta a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi ambientali e stili di vita più sostenibili.
Titolo della serata, organizzata in collaborazione con INAF Istituto Nazionale di Astrofisica e condotta dall’astrofisico e divulgatore scientifico Daniele Gardiol, è:
ALLA RICERCA DELLA NOTTE VERA – Riflessioni sui confini tra buio fitto e luce tossica
Nella prima parte dell’incontro l’antropologa e scrittrice Irene Borgna presenta il suo libro “Cieli neri”, ed. Ponte delle Grazie 2021. Siamo tutti in grado di capire cosa voglia dire la parola «notte», anche se forse non ne abbiamo mai fatto esperienza. Chi vive nel mondo occidentale, soprattutto nelle grandi città, è raro si sia immerso in una notte autentica dove le stelle hanno la forza di bucare la coperta nera del cielo. La luce elettrica, una grande invenzione che ha aperto la porta a migliaia di nuove esperienze, ha inesorabilmente occupato tutto il buio impedendoci di vivere l’altra faccia del giorno, con tutti i suoi doni: le stelle, la Via Lattea, il ritmo sonno/veglia, la poesia dell’oscurità. Irene Borgna, tra le mani una mappa dei cieli neri europei, è partita alla ricerca di quei luoghi che ancora resistono all’inquinamento luminoso. Dalle Alpi Marittime al Mare del Nord, a bordo di un camper, l’autrice ha compiuto un viaggio per tornare a vivere quelle tenebre che furono divise dalla luce all’inizio del mondo, per capire cosa voglia dire inquinare la notte, per raccontarci gli aspetti economici, antropologici, sociali, poetici e simbolici di quello che potremmo chiamare «uno stato d’animo in via d’estinzione».
Nella seconda parte della serata verrà invece presentato il docufilm “La luce dalla notte” del regista Simone D’Angelo (Italia 2021, 45’). “La luce della notte” è un film che racconta la figura del prete astronomo Giovanni Boccardi, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra Castelmauro in Molise, dove nacque prima Boccardi e poi anche il regista del film, e Pino Torinese, dove Boccardi circa cent’anni fa riuscì a spostare l’Osservatorio astronomico dell’Università di Torino, dal momento che in città già “imperava” una luce eccessiva. Attraverso momenti di fiction e interviste a esperti, il film propone una riflessione sui grandi temi che muovono la ricerca scientifica da sempre. Un richiamo al rigore della scienza, ma anche un inno al talento e alla creatività, doti che rappresentano la straordinaria eredità di Giovanni Boccardi, cui Pino ha dedicato una nota via sulla collina.
Filo conduttore dell’incontro è dunque il rapporto tra luce e buio, un rapporto spesso trascurato che incide profondamente sull’ecosistema del nostro Pianeta, ma anche sottilmente sull’equilibrio psicofisico della specie umana.
Ingresso libero. E’ richiesto il GreenPass, nel rispetto della normativa Covid vigente.