CHIERI: PRIMI PASSI DEL DISTRETTO URBANO DEL COMMERCIO

C’è il marchio. L’assessora Elena COMOLLO: “Stiamo per avviare i laboratori urbani e collaboreremo con il Distretto Diffuso del Chierese”

 

L’assessore Comollo con il sindaco di Riva Gillio

Un semicerchio, simbolo della circolarità a cui si ispira la filosofia del Distretto del Commercio ma anche un richiamo alla “Chiocciola”, ed il verde ad evidenziare il contesto ambientale in cui Chieri si inserisce: questo il marchio identificativo, ovvero il brand identity, del Distretto Urbano del Commercio di Chieri-DUC, presentato dalla Regione Piemonte insieme al marchio regionale, uguale per tutti, ed ai 52 diversi marchi dei distretti del commercio istituiti in Piemonte e ad oggi finanziati.  Una sorta di “griffe” a garanzia della qualità del commercio di vicinato e al tempo stesso caratterizzante in modo specifico il territorio di ciascun distretto. I loghi sono stati realizzati da un’agenzia su mandato di VisitPiemonte e della Regione Piemonte. All’interno del DUC di Chieri sono presenti 432 esercizi di vicinato e 9 medie strutture di vendita, oltre ai mercati settimanali: scopo del DUC è rigenerare il tessuto urbano ed accrescerne l’attrattività, identificando necessità e bisogni del tessuto commerciale ed imprenditoriale chierese, così da supportare al meglio le imprese del territorio. «Il Distretto del Commercio è un modello innovativo di sviluppo finalizzato a sostenere e rilanciare il commercio di vicinato, ora si tratta di tradurlo in azioni concrete ed efficaci– spiega l’assessora Elena COMOLLO (Attività produttive, Commercio, Agricoltura, Turismo, Sviluppo e Promozione del Territorio)-il Comune, le imprese private insieme ad altre realtà sociali collaborano insieme per dare vita ad una strategia unitaria pubblico-privata finalizzata a sostenere e rilanciare la competitività del tessuto commerciale, irrobustendo il commercio di vicinato e i piccoli negozi. Un sistema strutturato e organizzato territorialmente che ha come elemento fondante proprio la collaborazione pubblico-privata, perché non si può pensare che l’ente pubblico da solo sia in grado di mettere in campo soluzioni che traghettino il commercio fuori dalla grave crisi, che era già presente da tempo, ma si è aggravata pesantemente con il Covid, l’aumento dei costi di materie prime ed energia ed infine con la guerra. A novembre è stato siglato il protocollo d’intesa, istituita la Cabina di Regia composta dai partner fondatori (Comune di Chieri, ASCOM Confcommercio Torino e Provincia, ASCOM Confcommercio Chieri), ora stiamo entrando nella fase operativa con l’avvio dei ‘laboratori urbani’, ovvero i tavoli di lavoro con i 12 partner del DUC, perché il DUC appartiene a tutti i partners e commercianti, artigiani, agricoltori, esercenti e mercatali di Chieri devono sentirsi davvero protagonisti. Inoltre, il Distretto Urbano del Commercio di Chieri lavorerà in stretta sinergia con il Distretto Diffuso del Chierese, che vede Riva presso Chieri come ente capofila, perché i nostri territori sono un unicum». Le prime risorse arrivate dalla Regione Piemonte sono state utilizzate per l’acquisto di elementi di arredo urbano.

Aggiunge Monica BUCOLO, presidente dell’ASCOM di Chieri: «In qualità di Presidente Ascom Chieri, comprendo l’esigenza dell’amministrazione di dover dare continuità all’arredo urbano. Come da condivisione con la dott.sa Federica Fiore (Ascom Provinciale Torino), l’assessore Elena Comollo ed il manager del Duc, Rossana Mogliotti, verranno inseriti negli arredi il logo del Distretto ed il rimando alle attività commerciali adiacenti allo stallo. A breve ci sarà un primo incontro cabina di regia e parters del Distretto per iniziare a muovere i primi passi concreti insieme come previsto dal Programma Strategico sottoscritto».