LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di Edoardo Ferrati
Antoine de Lhoyer (1768-1852)
COMPLETE GUITAR DUOS
Antonio Rugolo, Angelo Gillo (chitarre), foto
Registrazione: marzo 2017, dicembre 2019, ex convento Santa Chiara di Castellaneta (Taranto)
Etichetta: Brilliant Classics 95725 (5 cd)
Durata: 4h.39’.57’’
Pubblicazione: marzo 2022
Antoine de Lhoyer è stato il chitarrista compositore francese più famoso dell’ Ottocento. Musicista di grande qualità , ha nel corpo delle opere pe due chitarre  il nucleo centrale della sua produzione. tanto   da proiettarlo  tra i più importanti in assoluto di questo tipo di repertorio.
Nato a Clermont Ferrand in una famiglia dell’alta borghesia, venne avviato alla carriera militare. Dotato di grande talento musicale, sin da bambino imparò a suonare il clavicembalo e la chitarra a cinque corde. A ventuno anni è già celebre come chitarrista virtuoso. La Rivoluzione Francese segnò la fine della sua carriera militare. Fuggito dalla Francia dopo il massacro di Versailles (ottobre 1789) si unì alle truppe franco-prussiane del duca di Brunswick per combattere contro le armate rivoluzionarie francesi che le sconfissero.
Costretto a una nuova fuga che lo portò ad Amburgo dove si intrattenne fino al 1804. Si trasferì poi, a San Pietroburgo al servizio dello zar per quasi dieci anni. Alla fine del Primo Impero rientrò in Francia dove tra il 1815 e il 1826 si giovò di un redditizio periodo creativo che si concluse nel silenzio fino alla morte avvenuta in povertà a 83 anni.
Fino a trent’anni fa il nome di de Lhoyer era quasi sconosciuto. Uscì dall’ombra grazie al musicologo romeno Abd Nagytothy-Toth cui seguirono il primo studio ragionato dell’americano Matyanga Ophee e il primo saggio in lingua francese di Jean Louis Jam. I brani nel presente box spaziano dal genere facile e piacevole d’impronta didattica a quelli di estrema difficoltà tecnica destinati all’esecuzione concertistica.
Eccellente l’esecuzione dei due chitarristi Rugolo e Gillo che si calano splendidamente nel clima estetico di un repertorio così ampio e variegato sul versante stilistico. Il grado virtuosistico è spettacolare e si resta impressionati da velocitò, pulizia, fantasia ed elasticità di fraseggio, ma sempre con eleganza ed espressività nell’eloquio.