Chieri: ‘La fiera? Migliorabile, ma comunque un successo’, dice l’assessore Zopegni
“Tutto è migliorabile, ma questa fiera è andata bene: la macchina comunale ha lavorato magnificamente, il sito del comune è stato visitatissimo, il depliant è andato a ruba, la mostra di Maria Luisa Sponga è stata vista da tanta gente e San Guglielmo era pieno per la presentazione del romanzo storico.” Marina Zopegni inizia così il suo consuntivo sull’edizione 2015 della Fiera di San Martino. Con la consueta passione, difende le scelte e contrattacca sulle polemiche che sono venute fuori da più parti. “La scuola in piazza – prosegue – è stata un successo, e così i laboratori e il convegno del lunedì. Idem la fiera agricola. Per registrare le poesie di Carducci si sono fatti avanti in 130, di tutte le età. Mi chiedo se tutto questo meriti la definizione di ‘manciata di cultura per coprire il vuoto di idee’ con cui il presidente dell’Ascom Scimone ha liquidato la fiera…Mi pare che lui neghi l’evidenza, forse ha visto un’altra fiera.”
“Sono sconcertata – prosegue Zopegni – perché abbiamo fatto uno sforzo importante, con poche risorse per una fiera che di culturale ha avuto molto e in cui tutte le associazioni hanno collaborato. La gente è venuta in fiera e ha visitato i nostri monumenti. Non è questa la fiera? Poi, magari mi sono sbagliata e l’anno prossimo piazzeremo di nuovo un bel tendone da qualche parte. Ma io la penso diversamente: per me, l’obiettivo è far venire la gente a conoscere il territorio, e magari farla tornare per comprare. Sono valori in cui crediamo, valori che condivide anche l’assessore regionale all’agricoltura, Ferrero, che, lo voglio ricordare, era presente all’inaugurazione. Il comune di Chieri, con tutti i limiti, sta facendo la sua parte: non dico che questa fiera sia stata il non plus ultra, ma abbiamo un obiettivo alto e abbiamo fatto del nostro meglio.”
L’assessore interviene anche sui grissini rubatà e sul loro indiscusso successo. “Certo, i rubatà. Ma non solo. Promuovere in futuro un solo prodotto sarebbe una visione miope. Per lo sviluppo economico ci vuole sinergia tra tutti i prodotti tipici, dalla focaccia al freisa, inclusi i prodotti del territorio. Auguro a Scimone, in futuro, di fare lui l’assessore, anzi il sindaco, ma di non dimenticarsi, sulla sua macchina, di portare oltre ai rubatà anche gli altri prodotti tipici.”
Zopegni chiude con l’ultima polemica, sollevata rispetto ai contributi dati a E-Twenty e Slow Food. “Ognuno vede le cose a modo suo, evidentemente tra la consigliera Sacco e la sottoscritta c’è condivisione almeno su questi aspetti. E Slow Food rappresenta meglio di chiunque altro l’attenzione per l’ambiente e per il territorio: condivido appieno l’attenzione di Carlin Petrini per l’economia locale, che non è ruota di scorta e che deve diventare il motore trainante della nostra economia. Se qualcuno vuol vedere altro in questa condivisione, la cosa non mi interessa.”