Asl TO 5. Un nuovo percorso ortopedico-riabilitativo per i pazienti con spasticità

La riabilitazione del paziente con spasticità dopo il trattamento co tossina botulinica

 

“La riabilitazione del paziente con spasticità dopo il trattamento con tossina botulinica” è il titolo di un corso di formazione che si terrà il prossimo 10 giugno e al quale parteciperanno numeri esperti e operatori del settore.  L’evento formativo organizzato dalla Struttura di Ortopedia diretta del dott. Luigi Conforti, in collaborazione con la Struttura Riabilitazione Recupero Funzionale diretta dal dott. Giancarlo Rovere,  rappresenta uno step significativo del percorso di sviluppo della Chirurgia Funzionale aziendale , garantita da una unità di professionisti Ortopedici (dottori Luigi Conforti, Michele Milano e Chiara Baroni) e Fisiatri (Dottori Maria Rita D’Anna e Alberto Nascimbeni) che si occupano della valutazione del paziente, della impostazione del trattamento riabilitativo associato o meno alla somministrazione della tossina Botulinica nei muscoli spastici, fino al trattamento chirurgico-funzionale. L’utilizzo della tossina botulinica permette di orientarsi con più efficacia verso trattamenti riabilitativi volti a migliorare le capacità di articolazione degli arti “spastici”. Se tali interventi, risultassero insufficienti o inefficaci, il paziente viene sottoposto a trattamento chirurgico-funzionale, al fine di permettere di recuperare, per quanto possibile, il movimento, migliorare la postura o eliminare eventuali compressioni cutanee da deformità articolari, che possono evolvere in ulcere. Ogni anno in Italia un significativo numero di uomini, donne e bambini vanno incontro a traumi o eventi patologici che evolvono in quel quadro che comunemente viene definito “spasticità”, che a vari livelli di gravità possono rendere particolarmente difficile la vita di coloro che ne vengono colpiti e di coloro che si prendono loro cura, i care giver. Le cause della “spasticità” possono essere svariate e coinvolgono il cervello e/o midollo spinale; traumi cerebrali o del midollo così come ipossie nella fase del parto o in età adulta (ictus o emorragie) possono evolvere in un quadro caratterizzato da un eccessivo e anomalo aumento del tono muscolare, più precisamente, da spasmi di uno o più muscoli scheletrici interessando indifferentemente arti superiori e inferiori. Il paziente colpito da spasticità subisce nel tempo la flessione delle articolazioni dell’arto/i colpito/i riducendone la capacità di utilizzo e/o della deambulazione, fino ad una deformità completa che può causare dolore o lesioni cutanee. Gli specialisti che si occupano di Chirurgia Funzionale si pongono l’obiettivo, attraverso uno specifico approccio medico-chirurgico, di ridurre fino ad eliminare la spasticità o di ridurre i danni che essa provoca sui tessuti al fine di favorire o migliorare il movimento o la postura del paziente, per restituirgli ambiti di autonomia che ne possano migliorare la vita. Restituire al paziente la capacità, ad esempio, di deambulare o di afferrare un oggetto, di utilizzare adeguatamente la propria sedia a rotelle o, nei casi più gravi, poter consentire ai care giver di poterlo accudire, di poter permettere l’igiene degli arti superiori o inferiori senza causargli troppi sforzi e dolore, rappresenta l’obiettivo terapeutico principale a cui tende chi si occupa di chirurgia funzionale e che, come specialista, ho da sempre condiviso. “Proprio per questa ragione, sin dal mio arrivo all’AslTo 5 – illustra il direttore della Struttura di ortopedia dott. Conforti -, mi sono posto l’obiettivo di implementare un’area più articolata per le prestazioni di Chirurgia Funzionale, in collaborazione  con il dott. Giancarlo Rovere direttore della Struttura Recupero e Riabilitazione Funzionale, forte dell’esperienza decennale nel trattamento dei pazienti con lesioni midollari o cerebrali post-traumatiche sviluppata in collaborazione con l’Unità Spinale e Cerebrolesioni del CTO di Torino dove ho lavorato per 20 anni. Dal 2021 ho reintrodotto questo trattamento nell’AslTo5 estendendolo oltre agli arti inferiori anche agli altri superiori – prosegue il dott. Conforti, direttore della Struttura di Ortopedia -. In collaborazione con la Struttura Recupero e Riabilitazione Funzionale è stato attivato un ambulatorio in condivisione con la Struttura Ortopedia e Traumatologia per la valutazione dei pazienti eleggibili al trattamento chirurgico previo trattamento con tossina botulinica (quando indicata) ed il successivo trattamento riabilitativo postoperatorio.” L’esperienza chirurgica nella gestione di questi pazienti è maturata dal 2004 presso il CTO di Torino nel trattamento dei pazienti con lesioni midollari o cerebrali post-traumatiche operate presso l’Unità Spinale e Cerebrolesioni. “Oggi siamo nella fase di concretizzazione di questo trattamento – afferma il dott. Rovere – ed è per questo che il prossimo 10 giugno si terrà il 1° corso di formazione rivolto ai terapisti della Riabilitazione per migliorare il trattamento pre e post chirurgico della spasticità degli arti superiori ed inferiori nei pazienti pediatrici o adulti.”