I colori, quando ci fanno stare bene …

Nel tempo attuale la medicina e la psicologia hanno acquisito vari strumenti diagnostici e di intervento terapeutico al fine di favorire quel processo di benessere che spesso ripara malesseri fisici e dell’anima, quindi potremmo dire dei disturbi psicosomatici.

La psicosomatica è un tema molto attuale e diventa importante anche dal punto di vista anatomo fisiologico. Il concetto di psicosomatica nasce all’inizio del diciannovesimo secolo, e uno dei primi studiosi a parlarne fu Johann Heinroth che nel 1818 utilizzò il termine “psicosomatica”. Tempo dopo Robert Sommer conia il termine “psicogeno”, cioè qualcosa che viene generato dalla psiche, e se vogliamo in una dimensione un po’ astratta, un pensiero che genera qualcosa di organico. Sigmund Freud agli inizi del Novecento sviluppa il concetto di conversione che poi darà origine al disturbo di conversione, che significa convertire, trasformare un conflitto psichico in sintomo fisico. In quel tempo la maggior parte di questi disturbi venivano chiamati sindromi isteriche, cioè qualcosa che turba l’interno e viene espresso in modo fisico. Georg Groddeck, allievo di Freud nel 1934 propone la concezione olistica della malattia e propone il cosiddetto linguaggio degli organi: ogni disturbo funzionale, forse anche stabile e fisico, a seconda del meccanismo che lo genera va a localizzarsi in un organo diverso. Quindi l’organo definisce anche le caratteristiche del disturbo, l’organo parla. Per esempio, chi ha mal di testa esprime un dolore mentale, più sofisticato, più elevato; chi vomita deve buttare fuori qualcosa dal proprio corpo, chi ha una paresi all’arto inferiore non vuole muoversi, potrebbe indicare una difficoltà nello spostamento. Nel 1939 Franz Alexander fonda a Chicago la prima scuola di medicina psicosomatica, la celebrazione di questa corrente di pensiero è arrivata fino ai nostri giorni.

Alcuni studiosi però ritengono che il termine psicosomatica sia superato perché implica l’accettazione della suddivisione tra mente e corpo, il che però, non è scientificamente confermabile in quanto da un punto di vista funzionale dobbiamo considerare, in effetti, un’entità unica e non divisibile (mente e corpo). Dal punto di vista pratico e operativo, infatti, è un concetto funzionale e ci fa capire come tra psiche e corpo ci siano delle interazioni fortissime. Ribaltando la visione in contrapposizione al concetto di psicosomatica c’è il concetto di somatopsichica a significare quanto gli aspetti somatici incidono sulla psiche: se pensate all’impatto di una malattia, possiamo dire che questa può creare ripercussioni notevoli sulla mente, sulla psiche e nello stesso tempo, appunto, anche la psiche può avere delle ripercussioni sul corpo.

Per permettere al corpo “colpito” e alla mente “preoccupata” di ritrovare quella serenità di cui necessita per poter affrontare il malessere psicofisico esistono diverse tecniche di rilassamento e di mediazione corporea: la Distensione Immaginativa, la Mindfulness, le Tecniche immaginative per l’attivazione delle funzioni psicosomatiche, la Psicocromtica, l’Arteterapia, la Musicoterapia, la Danzaterapia, lo Sport terapia (così come lo intendevano Ludwing Guttman e Antonio Maglio), l’utilizzo della Fiaba in psicoterapia psicosomatica e molto altro ancora.

La salute potrebbe essere definita come uno stato di equilibrio dove comunque sono tollerati momenti di “dis-equilibrio” recuperabili nel momento in cui la consapevolezza porta all’accettazione del sintomo che può essere accolto, compreso, fronteggiato, curato e quindi sconfitto (simbolicamente e ovviamente mantenendo accesa la speranza di una sconfitta dal punto di vista clinico/medico).

Mi soffermerò su una delle terapie olistiche più conosciute e anche più dibattute in questi ultimi decenni: la cromoterapia. Nel 1878 Edwin Babitt pubblicò il testo “The principle of Light and Color”. Il medico ideò all’epoca una prima forma di radioterapia con i colori. Il danese Niels R. Finsen nel 1896 fondò il primo istituto di luce per la cura della tubercolosi: anche per questo motivo gli valse nel 1903 il premio Nobel.

Cercando sui vari motori di ricerca il significato di cromoterapia si trovano definizioni piuttosto concordanti: “La cromoterapia è una tecnica facente parte della medicina alternativa che si integra agevolmente ad altre terapie per potenziarne il risultato positivo usando i colori per aiutare la psiche e il corpo a ritrovare il loro naturale equilibrio.” Le Evidence Based evidenziano e confermano l’effetto terapeutico del colore sull’organismo umano, che è legato alla natura oscillatoria delle nostre cellule.

Per aiutare la persona a ritrovare un buon equilibrio funzionale e favorire una sensazione di benessere globale, si possono impiegare i colori in diverse modalità, proprio per favorire questo processo.Da un punto di vista terapeutico la cromoterapia è considerata un trattamento non invasivo che non crea dipendenza.

La psicocromatica è una tecnica terapeutica utilizzata nella medicina olistica, orientale ayurvedica. I colori sono considerati secondo il cerchio, il CHAKRA.

Vediamo ora, sommariamente i significati dei principali colori:

  • ROSSO:Elemento: terraTema: istinto, sopravvivenza, sicurezza fisica e forza. Eccitazione, aumento battito cardiaco.Introduzione al concetto di contrazione viscerale. Questo colore non è indicato in caso di infiammazioni acute, febbre, agitazione e ansia, ipertensione, insonnia.
  • ARANCIONEElemento: acquaTema: emozione, sessualità, sensualità, creatività.
  • Stimolante la ghiandola tiroidea.
  • Vitalità e serenità. Legame psicofisico.
  • Non utilizzare in disturbi alimentari, aumento appetito.GIALLO:Elemento: fuocoTema: l’Ego, funzioni mentali, potere, controllo, libertà di essere sé stessi. Tono neuromuscolare.
  • Evitare in infiammazioni acute, nevralgie, tachicardia, dissenteria.
  • BIANCO
  • Il bianco, per Carl Gustave Jung rappresenta un momento evolutivo ed esistenziale, come “il grado più elevato che la meditazione umana possa mai raggiungere”[1]. Questo è un colore vitalizzante, stimola le cellule e le ghiandole endocrine. Utile in caso di astenia muscolare e debolezza diffusa, inappetenza, carenza di vitamina D, quadro anemico, invecchiamento precoce, ansia, affaticamento della memoria, fragilità psichica. Controindicazioni: è bene evitare questo colore nei bambini con iperattività.
  • VERDEElemento: ariaTema: passione, amore universale, compassione, devozione, guarigione. Sedativo del Sistema Nervoso Centrale. Placa ansia, irritabilità.
  • AZZURRO Elemento: il suono, l’etere, il “logos”Tema: comunicazione, espressione di sé stessi. Diminuzione del sistema parasimpatico. Diminuzione della Pressione Arteriosa.

Non indicato in soggetti ipotesi e con depressione conclamata.

  • INDACO-BLUElemento: il pensiero, l’intellettoTema: intuizione, controllo, percezione extrasensoriale. Tonicità muscolare. Ok in eccessiva emotività, ipocondria, ossessioni, allucinazioni, demenza senile.
  • VIOLAElemento: la luceTema: connessione con il divino (inteso come Sé superiore, energiauniversale), spiritualità. Sviluppo osteo-scheletrico. Cura alcuni disturbi del derma, infiammazioni muscolari.Meditazione e rilassamento (posizione del “bambino” … pronto per la “ri-nascita”).

Non indicato in soggetti depressi, soggetti in confusione mentale. Perdita del senso qui ed ora.

Molte sono le tecniche attualmente utilizzate per trattare diverse patologie coadiuvando i medicamenti tradizionali: la terapia della luce o fototerapia, per esempio, pare sia efficace nel contrastare varie dipendenze e il Disturbo Affettivo Stagionale, l’utilizzo della luce irradiata nell’acqua (docce a getto cromatico con appositi led), apporta benessere a livello psicofisico andando a stimolare distretti muscolari specifici, riequilibrando così corpo e mente. Per concludere, la psicocromatica è una disciplina “giovane” ma che riprende solide e antiche radici, che oggi è possibile applicare, non solo in ambito prettamente “medicalizzato” ma anche nei contesti domestici arredando per esempio, la propria abitazione e dipingendo le pareti seguendo le indicazioni appropriate, dove il colore assume importanza per ritrovare il benessere in maniera semplice e non invasiva.

Dott.ssa Roberta Benedetta Casti,

Chinesiologa, Psicologa, Psicoterapeuta in formazione