EDILIZIA. CHIERI CHIEDE UNA IMMEDIATA EXIT STRATEGY
Approvato dal Consiglio comunale un Ordine del giorno che chiede di stabilizzare i bonus fiscali ed una normativa chiara che ridefinisca la cessione del credito
Sostenere l’intero comparto edile nazionale e locale (rappresentato da migliaia di liberi professionisti, studi di ingegneria, piccole e medie imprese) chiedendo al Governo un’immediata strategia di uscita dall’attuale impasse; stabilizzare i bonus fiscali con tempi che consentano alle aziende una programmazione a medio/lungo termine con possibilità di assunzione e formazione del personale; redigere una normativa di riferimento chiara ed univoca; ridefinire lo strumento della cessione del credito: sono le richieste contenute nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Chieri, e presentato dal gruppo di minoranza CMP-Ceto Medio Produttivo Campagnolo Sindaco. «In assenza di una exit strategy ben delineata ed immediata, in grado di far ripartire il meccanismo di cessione del credito, il Paese intero pagherà un prezzo davvero alto, costringendo oltre 30mila piccole e medie imprese al fallimento con un conseguente riflesso su oltre centocinquanta mila dipendenti», si spiega nel documento, anche perché le successive modifiche normative in materia di cessione dei crediti fiscali hanno fatto sì che gli istituti finanziari abbiano interrotto «ogni rapporto di acquisizione bonus edilizi nei confronti di imprese, professionisti e liberi cittadini», «mentre nei cassetti fiscali di imprese e professionisti, stagnano in attesa di cessione oltre 5 miliardi di euro in crediti fiscali». «Ringrazio il Sindaco e tutto il Consiglio comunale per aver approvato all’unanimità questo Ordine del giorno-spiega il consigliere Alberto CAGLIERO, capogruppo della lista Ceto Medio Produttivo e primo firmatario del documento-Fa davvero piacere constatare la comprensione dell’importanza di questo tema da parte di tutti i gruppi consiliari, un tema senza colore politico, che richiede un sostegno trasversale da parte di tutte le forze politiche di ogni grado. Ed è proprio per questa ragione che richiediamo ancora con forza l’impegno di tutti per far sì che questo enorme problema di un settore, non si trasformi in un dramma economico e sociale dell’intera nazione». «Abbiamo votato a favore dell’Ordine del giorno, perché condividiamo le preoccupazioni dei proponenti-commenta la consigliera Manuela OLIA (Partito Democratico)-Il meccanismo creato dal 110, utile per la ristrutturazione e il risanamento di molto del nostro patrimonio edilizio, ha subito diversi cambiamenti e rallentamenti, e la situazione di professionisti e aziende che agiscono con correttezza è difficile. Sono molto esposte finanziariamente, lavorano da tempo senza vedere un ritorno dei loro sforzi e il futuro si presenta drammatico. Il Governo e i responsabili devono trovare soluzioni che bilancino la correttezza con la possibilità di proseguire e portare a termine i lavori, per evitare una grave crisi del settore edilizio e professionale».