Chieri, “Scrigni di carta” con quattro documenti dell’archivio dell’ospedale maggiore
Quattro documenti di proprietà dell’Archivio dell’Ospedale Maggiore di Chieri, conservati nell’archivio storico comunale “Filippo Ghirardi”, saranno prestati per la mostra “Scrigni di Carta. Il territorio chierese nei documenti medioevali” che si terrà a Chieri dal 12 dicembre al 31 gennaio 2016. La mostra è organizzata dall’Associazione La Compagnia della Chiocciola onlus, in collaborazione e con il contributo del Comune di Chieri, in occasione della chiusura del progetto “Scrigni d’Argilla. Segni d’arte europea nel Tre-Quattrocento chierese”, finanziato dalla Compagnia di San Paolo. L’inaugurazione si terrà sabato 12 all’Oratorio di San Filippo in Via Vittorio Emanuele II a Chieri. I documenti che saranno esposti sono di rara importanza e di significativo interesse nella storia artistica chierese. Si parte con il Libro Rampart dell’Ospedale dell’Annunziata (1456) per continuare con un curioso Registro dei Conti dell’Ospedale di Santa Maria (1493), per concludere den con un Repertorio cronologico del XIX secolo e il Testamento Broglia risalente al XV secolo.
“E’ un tassello che si va ad aggiungere ai tanti momenti culturali che si svolgono nella città di Chieri – ha detto Massimo Uberti direttore generale dell’Asl To5 -. Trovo queste iniziative significative anche dal punto di vista della collaborazione tra le associazioni del territorio e le Istituzioni, segno di un fermento sempre vivo nella tradizione cittadina”.
“Il territorio chierese nei documenti medioevali ” rappresenta l’ultima tappa di un percorso iniziato anni fa con il progetto “Scrigni d’argilla. Segni d’arte europea nel Tre-Quattrocento del Chierese”, a cui anche l’AslTO5 ha aderito, finanziato dalla Compagnia di San Paolo con un bando sulla valorizzazione territoriale culturale – illustra il coordinatore Angelo Gilardi. – Un progetto che è stata anzitutto una sfida. Un territorio, il Chierese, che per la prima volta si metteva intorno a un tavolo per condividere un progetto esclusivamente culturale, le sue azioni e un budget impegnativo (453 mila euro). Ora, a distanza di 3 anni, possiamo dire che la sfida è stata vinta. Vorremmo che la mostra “Scrigni di Carta” fosse la ciliegina sulla torta di questo progetto, che meritava di finire con un evento culturale importante e di richiamo che, lasciatemelo dire, mancava da tanti anni a Chieri e nel territorio chierese. La scelta è ricaduta sui documenti medioevali. Spesso trascurati, i documenti sono alla base della nostra storia e in ogni caso della nostra convivenza (come gli Statuti e Ordinati dei Comuni). E raccontano la nascita e la storia di un territorio, il Chierese, che aveva già confini precisi nel Medioevo.”