DOLCE O SALATO 2.0 – SPECIALE NATALE 2015 – DOLCI – Pampapato di Ferrara e Arance marinate al vino rosé  di Silvana Mangolini

 

1L’ho già dichiarato più volte: ho origini ferraresi da parte di papà. E a ogni Natale, a casa nostra, è d’obbligo avere il Pampapato!

Sì, certo, ci sono sempre anche il Pandoro o il Panettone basso (quello alla piemontese, per intenderci), sempre impastati a mano e cotti nel mio mitico forno, ma il Pampapato DEVE esserci.

Anche se al momento dei dolci siamo già tutti sazi.

Anche se papà è diabetico.

Anche se il dottore gli dice sempre di non mangiarlo, ma, alla fine uno strappo glielo fa fare.

E anche se, ogni anno, papà fa la sua consueta scenetta: guarda la fettina di Pampapato che qualcuno gli ha messo nel piattino, si alza in silenzio, va a prendersi gli occhiali e li inforca. E alla domanda mia e di mia sorella sul perché si metta gli occhiali, risponde: “Perché la fettina che mi avete dato è così trasparente che senza occhiali non la vedo nemmeno!”. E a quel punto, visto che è Natale, vuoi non concedergli un’altra fetta???

 

Quando ero piccola papà si faceva arrivare il Pampapato da Ferrara, poi, negli ultimi anni andava a comprarlo appositamente da Paissa. Quando ho cominciato io a farlo non ce n’è stato più bisogno.

Il gusto intenso del cioccolato insieme al profumo delle spezie sono uno dei miei ricordi d’infanzia.

Il Pampapato è diverso da tutti gli altri pampepati d’Italia perché contiene cacao e cioccolato ed è ricoperto di cioccolato fondente: è questo che mi fa impazzire. Le spezie e i canditi, che di solito mi sembrerebbero stucchevoli, sono più interessanti se abbinati al gusto amaro del cioccolato.

Si chiama Pampapato con la “a” perchè le monache del Monastero ferrarese del Corpus Domini nel 1600 lo preparavano perché fosse portato in dono al Papa e ad alti prelati nel periodo natalizio. So che molte persone a Ferrara non aggiungono il pepe nell’impasto, ma nella ricetta della mia famiglia era previsto, e io lo mantengo.

 

 

L’altro dolce che vi propongo è a base di frutta e aiuta la digestione. Sempre un po’ speziato, risulta graditissimo ed è entrato ormai da tanti anni nella tradizione della nostra famiglia. Si prepara in anticipo, come peraltro il Pampapato.

 

 

Un felice e sereno Natale a tutti, a voi e alle vostra famiglie! E un anno nuovo altrettanto bello!

 

 

 

 

PAMPAPATO DI FERRARA

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Ingredienti per 8 persone

 

 

         250 g di farina “00”

         50 g di cacao amaro

         150 g di zucchero di canna

         50 g di mandorle pelate

         50 g di nocciole pelate e tostate

         50 g di cioccolato fondente

         50 g di arancia candita a cubetti

         la punta di un coltello di pepe nero

         la punta di un cucchiaino di noce moscata

         la punta di un cucchiaino di cannella in polvere

         la punta di un cucchiaino di chiodi di garofano tritati

         200 g di cioccolato fondente per la copertura

 

 

 

 

  1. In un pentolino di acciaio unite lo zucchero di canna a 1,5 dl di acqua. Mettete sul fuoco finché lo zucchero si è sciolto. Lasciate intiepidire. Nel frattempo riunite in una terrina la farina, il cacao, le mandorle e le nocciole tritate grossolanamente, il cioccolato tritato a coltello, i canditi e le spezie.
  2. Unite agli ingredienti secchi lo sciroppo e impastate: dovrete ottenere un impasto consistente e non appiccicoso. Date al composto la forma di un panetto a zuccotto. Foderate una teglia con carta da forno e ponetevi sopra il panetto, lasciandolo riposare coperto a temperatura ambiente per una notte.
  3. Trascorso il tempo di riposo, accendete il forno a 160° e infornate il Pampapato per circa 40 – 45 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare completamente. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o al microonde per la copertura.
  4. Procedete a ricoprire il dolce: prima versate il cioccolato sulla base, capovolgendolo, e fate rapprendere bene. Dopo, versate il cioccolato rimasto sulla parte superiore. Lasciate rassodare il dolce in un luogo fresco e asciutto. Servite il Pampapato tagliandolo a fette spesse.

 

 

 

Consigli:

 

  • La tradizione non prevede il pepe nell’impasto, al contrario degli altri pampepati d’Italia. La presenza del cacao e del cioccolato erano per l’epoca un vero lusso. Il fatto che il cacao fosse uno degli ingredienti, come peraltro le profumatissime spezie, era indice della ricchezza della città di Ferrara;
  • il dolce, una volta sfornato, si può lasciare raffreddare anche per una notte, prima di ricoprirlo di cioccolato fondente: per questo motivo il Pampapato si può preparare comodamente in anticipo;
  • il Pampapato si conserva molto bene, avvolto in alluminio, per più di una settimana.

 

 

 

ARANCE MARINATE AL VINO ROSÈ

 

IMMAGINE 1

 

Ingredienti per 6 persone

 

 

         6 arance Navel

         una bottiglia di vino rosato (Rosato del Salento o Chiaretto)

         160 g di zucchero

         la buccia di una mela

         4 chiodi di garofano

         2 bacche di anice stellato

         una stecca di cannella

         2 capsule di cardamomo

 

 

  1. In una casseruola di acciaio versate il vino, lo zucchero, la buccia della mela e le spezie. Portate a ebollizione e fate sobbollire per almeno 20 minuti, finché il vino avrà una consistenza sciropposa.
  2. Pelate le arance al vivo e tagliatele a metà dell’altezza. Ponetele in una capiente pirofila in vetro e versatevi sopra lo sciroppo al vino e alle spezie. Conservate le arance in frigorifero per un giorno, girandole nello sciroppo di tanto in tanto.
  3. Circa mezz’ora prima di servire, tirate fuori dal frigorifero le arance e distribuitele in coppette individuali. Irrorate con lo sciroppo speziato al vino e servite.

 

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