‘Nessun futuro per Chieri: presto sarà una città dormitorio, se non si favorisce l’insediamento di nuove imprese’: Sergio Manolino attacca l’amministrazione
Il cantiere di Via Principe Amedeo riaprirà presto? Sergio Manolino, responsabile dell’impresa che qualche anno fa aveva avuto l’autorizzazione del comune a costruire sulla piazza una struttura per anziani, e che poi per la crisi del mercato immobiliare ha sospeso i lavori, è ottimista. Ma non si sbilancia, e ha qualcosa da dire all’assessore Ceppi. “Fa presto l’assessore – precisa Manolino – a dire che si deve completare l’opera. Sa benissimo, come lo sa il sindaco, con cui mi sono incontrato, che non è facile. C’è una trattativa in corso, le notizie uscite sul settimanale locale sono vecchie e superate e cose del genere disturbano le trattative, per cui preferisco essere riservato fino a quando non si firma. E non mi piace il tono dell’assessore, che esige una soluzione. A forza di esigere, l’amministrazione della città non attrarrà più nessuna attività economica a Chieri. Adesso penso a chiudere questa trattativa, poi mi auguro che ci si trovi tutti intorno ad un tavolo, e si cominci a pensare davvero al futuro di Chieri. La sensazione che si ha dall’esterno è che, a livello di attività economiche, non si possa più fare niente. Un vero disastro: facciamo tanti bei parchi e poi andiamo a coltivarci le patate e i pomodori, come negli orti di guerra a Londra durante la seconda guerra mondiale. Chieri, soprattutto in questi ultimi anni, ha perso molte potenzialità. Se si sceglie di farne una città dormitorio, in cui tutti andiamo in bici o a piedi, può anche andar bene, e magari faremo di Chieri una città turistica. Ma non parliamo più di posti di lavoro, perché non è così che si creano. L’alternativa? Ragionare su come attrarre imprenditori con un vero sviluppo, legato a settori oggi trainanti come l’agroalimentare. So di un imprenditore importante, che abita non lontano da Chieri e che l’anno scorso aveva intenzione di ricollocarsi nell’area industriale di Fontaneto. Aveva esigenze di viabilità e ha contattato gli uffici tecnici del Comune: gli hanno solo rotto le scatole…”