Chieri, l’ordinanza contro i botti? Bisogna essere concreti e realistici, dice l’assessore Gaspardo Moro

 

fuochi-dartificioA una settimana dalla polemica, l’assessore alla polizia municipale, Massimo Gaspardo Moro, fa il quadro della questione e prova a disegnare uno scenario futuro.

“Intervengo sulla questione ‘a polveri ormai spente’ – dice l’assessore – perché penso che si debba essere realistici, evitare polemiche a caldo e pensare per tempo ai provvedimenti da prendere.

Massimo Gaspardo Moro

Massimo Gaspardo Moro

Se si decide di fare un’ordinanza contro i botti, occorre tenere conto dei seguenti aspetti:

tempistica: un’ordinanza di divieto deve essere fatta almeno tre mesi prima di capodanno e deve essere ben pubblicizzata, in modo che sia i commercianti della zona, sia i cittadini siano preavvisati e non facciano scorte e acquisti di materiale pirotecnico (con il rischio di non poterli vendere e usare); trovo scorretto quanto fatto da alcune amministrazioni che hanno emesso l’ordinanza alla vigilia di capodanno;

fattispecie: se divieto deve essere, deve valere in ogni situazione, non solo a Capodanno, ma anche nelle varie feste pubbliche e private, sagre, fiere, ecc.

elenco preciso dei materiali vietati: quelli che non fanno rumore ma solo luce potrebbero essere ammessi;

controlli: bisogna che i cittadini sappiano che saranno fatti controlli e i controlli dovranno essere fatti; pochi o tanti dipende dalle risorse umane disponibili, ma non possono essere pari a zero; alcuni comuni che hanno vietato i botti, sono stati aspramente criticati perché non sono stati in grado di fare i controlli; si parla addirittura di associazioni intenzionate a fare esposti in Procura per omissione di atti d’ufficio.

Le dichiarazioni di principio vanno bene, ma poi bisogna essere concreti e coerenti.”