CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Chieri e i pasticceri delle feste

Feste patronali e dolci di qualità tra le due guerre

di Valerio Maggio

Dai giornali locali tra le due guerre:

«La ditta Giacinto Merlone, proprietaria della rinomata pasticceria di via Venti Settembre nella nostra città è stata iscritta nel “Libro d’oro d’Italia Industria e Commercio” di Genova – Cornigliano ed è stata insignita della medaglia d’oro e del gran distintivo per la pasticceria fine in genere e per i “Brutti e buoni” e i “Gulus”. All’ottimo titolare sig. Giacinto Merlone che ha saputo portare a tanta perfezione i suoi squisiti prodotti i nostri vivi rallegramenti e l’augurio di sempre nuovi successi». Leggenda metropolitana vuole che il titolare della pasticceria Negro (sotto l’Arco) – invidioso dell’inserimento del Merlone nel “Libro d’oro” – abbia preso alloggio – proprio in quel periodo e per lungo tempo – al piano superiore del civico 10 di via XX Settembre convinto di carpire – non si sa bene come – i segreti di tanto successo. Sicuramente non potevano però bastare i delicati profumi provenienti dal laboratorio ‘quasi a vista’ a svelare i dettagli di quelle eccellenze. Ma tant’è. Eccellenze dolciarie spesso presenti sui tavoli imbanditi delle tantissime famiglie chieresi soprattutto in occasione delle feste patronali o da gustare al termine di un pranzo raffinato e ricco di portate.

Nel corso dei decenni un tale “ben di Dio” certo non poteva provenire soltanto dalla medagliata pasticceria Merlone, poi Merlone & Brocardo (ora Buttiglieri). Altre, nel frattempo, si erano infatti fatte notare per qualità dei prodotti: Bongiovanni (via Vittorio 45 ora profumeria Sinatra) Basiglio (via Vittorio angolo piazza Umberto – già Negro – ora Avidano), Torta via Vittorio angolo piazzetta della Meridiana (ora abbigliamento Wood), Saba (via Massan14 ora Panetteria), Giacomasso (via Principe Amedeo 1 ora Piadineria), Savio (via Tana 8).

Scatti fotografici (Nosengo, Signoriello) datati e ormai consumati dal tempo, le hanno portate sino a noi tanto da essere, la scorsa estate, postate in parte sul web, pronte a dar voce a un mondo cittadino mai del tutto dimenticato.

 

Fonti e contributi iconografici: Post di Facebook, Collezione Tore – Mattana  Chieri e il chierese antiche immagini. Archivio storico biblioteca di Chieri, sezione storia locale.