CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Perché  proprio una gondola?

 Da giugno di quest’anno in Chieri c’è qualcosa in più. Una gondola stilizzata, chiamata Sogno, ideata dall’artista Guerrino Leonardo Zago e costruita dall’impresa Costruzioni Meccaniche Sidari, è stata eretta dai Veneti del Chierese nella rotonda centrale di borgo Venezia. Poggia su un basamento di cemento armato raggiungendo l’altezza di poco più di sei metri. Costruita interamente in acciaio inox 315, pesa all’incirca mille e cento chili.

Ad inaugurarla, oltre che il sindaco Alessandro Sicchiero, il parroco don Severino Brugnolo, il direttivo dell’Associazione dei Veneti del Chierese, è venuto Giovanni Giusto, consigliere del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, nonché assessore delegato delle tradizioni veneziane.

In verità non è ancora terminata. Mancano un paio di onde azzurre che vanno a sbattere contro lo scafo della gondola. Manca la colorazione (sempre in azzurro) della parte superiore del basamento dove appoggia la gondola. Manca la sistemazione del fondo della rotonda con prato rinnovato. Manca la siepe (alta circa 70/80 cm) attorno il bordo esterno della rotonda stessa e mancano due guard rail (secondo normative indicate dall’amministrazione comunale) interno siepe, uno nord e uno sud (uno dalla parte di chi sta uscendo da Chieri e uno dalla parte di chi sta entrando). Per ultimo, mancano le luci che si accenderanno in automatico al crepuscolo e la illumineranno per tutta la notte.

Come vedete c’è ancora tanto lavoro da fare. È previsto anche (a lato strada) il posizionamento di un cippo (tipo Dolmen) su cui verranno scritti tutti i nomi delle famiglie venete che hanno aiutato (con donazioni) l’erezione del monumento. Successivamente, verrà edito un libro che oltre a raccontare come nata l’idea della gondola e tutte le vicissitudini per arrivare ad erigerla, racconterà storie di famiglie e persone che sono giunte dal Veneto o che hanno dato inizio alla crescita dei rioni di borgo Venezia e di borgo Padova.

Ma perché una gondola?

Quando è nata l’idea del monumento, lo si è subito pensato come un dono da fare da parte dei Veneti alla città di Chieri come ringraziamento per l’accettazione e l’integrazione nel tessuto sociale, economico e produttivo cittadino. Ma cosa erigere? Una basilica? Ma quale? San Marco, San Antonio da Padova o Monte Berico? Oppure una Villa Veneta? Ma quale tra le tante note a tutti? Oppure l’Arena di Verona? Sarebbe stata una copia in tono minore del Colosseo. E allora per tutti è andata bene la gondola. Unica al mondo e simbolo del capoluogo di regione. Inoltre, si sarebbe legata in modo ottimale col rione in cui sarebbe stata posata: borgo Venezia.

Chi ha voluto erigere il monumento lo ha visto e lo vede come il passaggio da chi e arrivato tanti anni fa e chi (nipoti e pronipoti) potrà dire: anche la mia famiglia ha partecipato alla storia di Chieri.

 Adelino Mattarello