Scorie nucleari, Carmagnola esce dalla mappa dei siti
Nicco, «Battaglia vinta, ma il Ministero ora confermi»
Il sito di Carmagnola esce dalla mappa delle aree italiane giudicate potenzialmente idonee a ospitare depositi di scorie nucleari. La notizia è trapelata dalla pubblicazione, da parte di una testata online, dell’ultima bozza della Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai), inviata il 15 marzo 2022 dalla Sogin al Ministero della Transizione ecologica, non ancora approvata definitivamente e quindi non ancora ufficialmente pubblicata. I siti potenzialmente identificati come idonei a ospitare le scorie (Cnapi) erano in origine 67, fra cui quello di Carmagnola-Casanova. Nell’attuale mappa (Cnai) scendono a 57, e fra quelli esclusi vi è appunto Carmagnola. Grande soddisfazione da parte del consigliere regionale del Piemonte Davide Nicco, che ha sostenuto tutte le iniziative messe in atto nei mesi scorsi contro questa eventualità: «È una vittoria e un sospiro di sollievo per un territorio di elevato valore ambientale e dalle produzioni agroalimentari di eccellenza come il Carmagnolese. Dalla raccolta firme alle manifestazioni con gli agricoltori e i loro trattori, le amministrazioni, i cittadini e le categorie produttive hanno espresso in ogni modo la propria opposizione». Nicco chiede però che il Governo ora faccia chiarezza sulla vicenda: «Mi chiedo a questo punto come sia possibile che questa bozza sia ferma dallo scorso marzo al Ministero per la Transizione ecologica e non sia stata discussa, modificata e approvata, e soprattutto che non ne sia stata data comunicazione alcuna alle amministrazioni e ai cittadini interessati, venuti a conoscenza solo per caso attraverso un’inchiesta giornalistica. Mi auguro che il Ministero ora voglia informare in modo ufficiale le amministrazioni interessate, accelerando l’approvazione della Cnai e confermando la definitiva esclusione dell’area di Carmagnola da questo rischio».