Tamagnone (Pro Loco): ‘A Chieri per le fiere ci vorrebbe un piccolo Lingotto’
L’ente fiera (o quel che sarà)? Importante, ma serve una
decisione su dove far svolgere gli eventi. E di sedi coperte adeguate, a Chieri ce n’è più di una. Piero Tamagnone, presidente della Pro Chieri, non entra nelle polemiche sollevate da più parti sul ritardo con cui il Comune procede sulla strada di un ente che governi gli eventi. “Come pro loco – dice – noi siamo il braccio operativo dell’amministrazione e ci adeguiamo alle scelte, qualunque esse siano. Ma parlare di fiere o altre manifestazioni di rilievo ha senso se si sa dove farle, e se c’è un posto al coperto che garantisca quando c’è il rischio-maltempo. La Fiera di San Martino va anche bene in centro, ma ha ricaduto solo sul commercio del centro. E poi, a novembre spesso piove e fa freddo, e tre giorni in queste condizioni non si reggono. Bisogna che su iniziativa di privati si realizzi a Chieri un piccolo Lingotto, sfruttando l’ex Tabasso o i capannoni militari. Questo sarebbe la soluzione per la fiera, ma anche per i mercatini, per concerti, per qualsiasi altra cosa importante. Così si può programmare una manifestazione senza rischi: anzi, in caso di maltempo la gente in un posto al coperto ci va ancora di più…”