CURIOSITA’ NOVARESI 26. ANTICHI PALAZZI DEL XIX SECOLO
Un itinerario del centro storico cittadino attraverso i palazzi del XIX secolo dovrà considerare anzitutto i seguenti edifici: la Barriera Albertina, il Palazzo del Mercato, il Portico Nuovo dei Mercanti, la Casa del Corpo di Guardia, Palazzo Avogadro, Casa Bossi, Palazzo Faraggiana e Casa Silva.
La Barriera Albertina, che si trova alla fine del viale XX Settembre, chiude la città antica sul suo lato ovest, l’ingresso di ponente alla Città, dove era la secentesca Porta Vercelli. E’ stata progettata da Antonio Agnelli, membro della Commissione di Pubblico Ornato nel 1836 ed inaugurata nel 1837. E’ composta da due edifici quadrangolari ad un solo piano, con un pronao di ordine dorico coronato da un timpano, che si fronteggiano. Il primo edificio a nord era destinato al servizio di guardia (nella foto), il secondo a sud, per la riscossione del Dazio. I prospetti principali dei due edifici delimitavano la strada che entrava in Città. Il complesso è decorato da statue di Giuseppe Argenti collocate nelle quattro nicchie anteriori, che rappresentano la Beneficenza e la Riconoscenza, in omaggio al Re sabaudo, e l’Agricoltura e il Commercio, che sono le caratteristiche produttive della Città. La Barriera è dedicata a Carlo Alberto, in quanto espressione della gratitudine dei Novaresi per gli interventi a favore dell’agricoltura e del commercio novaresi.
Il Palazzo del Mercato, che è conosciuto anche come Palazzo Orelli o Palazzo della Borsa, è un grande edificio neoclassico di forma quadrata, che ricopre l’area di un intero isolato, progettato dall’ingegner Luigi Orelli. Si trova tra corso Italia e piazza Martiri della Libertà e fu costruito tra il 1817 e il 1844, così da fornire una sede al mercato dei grani. Tra l’altro avendo uno spazio ad uso borsa contribuì a fare di Novara un importante mercato cerealicolo. L’edificio, con funzioni commerciali, residenziali e pubbliche, a due livelli, ha un porticato (luogo per l’incontro e lo scambio) che corre lungo tutti e quattro i lati. La facciata principale è quella che si affaccia su corso Italia (nella foto), all’epoca della costruzione la via commerciale più importante. La costruzione si trova appena prima della Barriera Albertina e l’ingresso sopraelevato è accessibile tramite due scale laterali. Sul frontone della costruzione vi è un rilievo di Gerolamo Rusca con il “Trionfo di Cerere e Bacco”. Si sa che Cerere era la dea della terra e Bacco il dio del vino. La scelta del soggetto non era certo stata casuale in un complesso dedicato alla produzione agricola, che caratterizzava in quei tempi Novara. Il lato sud del Palazzo si affaccia invece su piazza Martiri.
Il Portico Nuovo dei Mercanti di Via Fratelli Rosselli, con la sua costruzione, divenne nodo urbanistico di raccordo tra i portici del Palazzo del Mercato e quelli “Vecchi dei Mercanti” di piazza del Duomo, formando così un unico percorso coperto fino a piazza delle Erbe (piazza Cesare Battisti). La struttura era occupata da botteghe, officine, osterie, alberghi e abitazioni. La costruzione venne realizzata in tre fasi dal 1836 al 1859. La facciata verso il Teatro (nella foto) ebbe ricche decorazioni, eseguite dallo scultore Giuseppe Argenti. Sono 96 metope del fregio, che presentano medaglioni di illustri novaresi (48), che si erano distinti nelle scienze, nelle arti e nelle lettere, alternati a sculture con simboli ed emblemi a loro collegati. Gli accessi laterali ai portici hanno invece sopra gli archi quattro figure alate, che rappresentano la Fama. Il fronte superiore dell’edificio di tre piani fu progettato da Francesco Rasario.
La Casa del Corpo di Guardia occupa il lato occidentale di piazza del Duomo (piazza della Repubblica) ed è così denominata perché fu la sede dei militari che dovevano occuparsi del servizio di polizia della Città. Il Palazzo venne iniziato nel 1835, con progetto di Antonio Aresi, ed è articolato su tre piani. A piano terra vi è un porticato che si collega ai portici del Duomo. Nella
facciata (nella foto) si trovano tre aperture sopra la fascia marcapiano. Sotto la stessa invece si sviluppa un fregio continuo con triglifi e metope. Lo spazio libero tra le arcate del portico è egualmente decorato da trofei. Sotto la gronda vediamo un fregio ad altorilievo di Gerolamo Rusca che rappresenta la pace tra i Guelfi e i Ghibellini della Città, firmata a Novara il 20 dicembre 1310, voluta dall’Imperatore Enrico VII. Questi, nel fregio, è visibile al centro, seduto tra i principi, i dignitari di corte, nonché gli esponenti della Rotonda (Ghibellini) e della Sanguigna (Guelfi). Sopra l’edificio domina una statua di dama che ha alla sua destra lo stemma di Novara e alla sinistra la cornucopia, simbolo di ricchezza e abbondanza. La statua rappresenta ovviamente la Città di Novara. Il Palazzo attualmente ospita abitazioni, uffici e negozi.
Il Palazzo Avogadro di via degli Avogadro n. 4, attualmente sede della Camera di Commercio, pur avendo una prima edificazione nel XVIII secolo (la proprietà passò agli Avogadro alla fine del Settecento), essendo poi stato profondamente ristrutturato dall’architetto Antonelli nel 1842, può essere sicuramente considerato struttura ottocentesca. Il palazzo fu da lui sopraelevato di un piano e le facciate furono riviste secondo il gusto neoclassico, come si può notare nelle fasce marcapiano e nel cornicione fortemente aggettante della facciata principale, che è tra l’altro ritmata dalle aperture che vediamo sulla stessa. Gli interni furono poi modificati intorno al 1950.
La Casa Bossi di baluardo Quintino Sella 16 è la più imponente struttura residenziale realizzata dall’architetto Alessandro Antonelli. E’ edificio ottocentesco, malgrado la presenza di parti di un edificio settecentesco. E’ stata eretta nel 1857, ma ha anche avuto interventi successivi del 1865.E’ stata progettata e realizzata con una modularità rigorosa, come si rileva, con evidenza, nella facciata esterna, ritmata regolarmente dalle apertura e dai balconi, così come dalle fasce marcapiano e dalle linee dei finti bugnati. La suddetta modularità trova conferma nella presenza di volte, di eguale misura, che poggiano su colonne disposte ad intervalli regolari. Casa Bossi è inoltre splendido e importante esempio di modernità organizzativa interna residenziale.
Il Palazzo Faraggiana (via Gaudenzio Ferrari 13), di carattere ottocentesco, si trova vicino alla basilica di San Gaudenzio ed è costituito da due distinti edifici: Palazzo Faraggiana di via Gaudenzio Ferrari, angolo via dei Gautieri e il contiguo Palazzo Morbio di via Gaudenzio Ferrari, angolo via Bascapé. Ospita il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, nel quale sono esposte le importanti collezioni scientifiche civiche, tra le quali appunto quella storica della famiglia Faraggiana e quella etnografica di Ugo Ferrandi. Raffaele Faraggiana acquistò nel 1897 da Giulia Morbio in Crespi Palazzo Morbio, unendo così in una sola proprietà fabbricati, cortili e giardini dei due distinti edifici. I due palazzi furono riuniti da una sola facciata fra il 1898 e il 1900. Le nuove decorazioni seguono il gusto eclettico di fine Ottocento. Nel 1937 il Comune di Novara acquistò l’intero complesso da Caterina Faraggiana Ferrandi.
Casa Silva (edificio privato) di via dei Tornielli 11 (nella foto) è stata realizzata nel 1858 dall’architetto Don Ercole Marietti, che si occupò anche di interventi decorativi presso il Collegio Gallarini, di cui fu direttore. E’ evidente il suo gusto decorativo caratterizzato dall’utilizzo del cotto. L’edificio è a tre piani. Tra piano terra e primo piano vi è una fascia marcapiano, dove si trova anche un terrazzino. Primo e secondo piano sono caratterizzati, oltre che dalle cornici che circondano tutte le finestre, il portale del palazzo e il terrazzino, da quattro statue con figure femminili.
L’elenco dei palazzi novaresi del XIX secolo non termina però qui. Ci sarà l’occasione per continuare il nostro itinerario storico-artistico in un successivo articolo.
Enzo De Paoli