Ricordo di Suor Serafina. A Moncucco, storie di guerra e di carità cristiana

All’asilo di Moncucco, durante la Guerra, lei le consorelle si occuparono dei vivi e dei morti. Esempi da non dimenticare

 

Ricordo Suor Serafina Gazzoli (1898-1967).Era la Superiora dell’asilo infantile di Moncucco Torinese insieme a Suor Silvana,Suor Angela e “Pierina”. Quell’asilo, per noi che abbiamo passato i primi anni di vita, un luogo memorabile,anche importante per tante giovani donne che presso la stanza del ricamo cucivano il loro corredo.Importante anche la cura amorevole che proprio Suor Serafina dedicava a noi bimbi quando ci sbucciavamo un ginocchio. Lei apriva il armadio e con una ampollina disinfettava, medicava e toglieva la paura.Poi venne il 1962. Nel salone del cinema di Moncucco gran festa a suor Serafina ,ed io ero presente. Le consegnarono una medaglia d’oro per la sua azione durante la Resistenza. Poche le medaglie d’oro in tutta Italia! Suor Serafina morì pochi anni dopo, nel 1967, trasferita da Moncucco all’asilo di Sala di Giaveno. Suor Serafina durante l’istruttoria per assegnarle la medaglia raccontò cosa visse nell’asilo a fine del 1944 quando una notte bussarono al portone dell’asilo: “Siamo partigiani, suora, il nostro amico è morto, appena potranno i parenti verranno. Preghi per lui e per noi.” Quel Partigiano aveva in tasca una sua fotografia. Era un carabiniere di 22 anni di Santena. “E così oltre ai feriti ci occupammo anche dei morti, componendoli alla vista dei parenti.” Suor Serafina e le sue consorelle curarono almeno 60 partigiani e 10 deceduti.Esempi da non dimenticare.

Luigi Pavia