CURIOSITA’ NOVARESI 27. ANTICHI PALAZZI DEL XIX SECOLO (seconda parte)

Riprendiamo il nostro itinerario attraverso gli antichi palazzi del XIX secolo, spostandoci leggermente dal centro storico all’area adiacente, incontrando in un unico percorso il Collegio Gallarini, l’Istituto d’Arte e Mestieri Contessa Tornielli Bellini, la Caserma Perrone e l’Istituto Omar.

Ex Collegio Gallarini

L’ex Collegio Gallarini, che è collocato fra le vie Dominioni, Gallarini, Solaroli e largo Bellini, è l’edificio che attualmente ospita il Conservatorio intitolato a Guido Cantelli. Antonio Maria Gallarini destinò parte dei suoi beni alla costruzione di questo collegio per giovani studenti. La struttura in origine era il settecentesco “Ospedale degli Spagnoli”. Il Demanio nel 1750 lo cedette al vescovo Ignazio Rovero, che lo affidò ai sacerdoti Giulio Francesco e Gaudenzio Vecchi, allo scopo di realizzare un convitto con scuola annessa, così come avvenne poi con i fondi lasciati da Antonio Maria Gallarini. Nel 1831 venne incaricato del progetto di riordino dell’edificio l’architetto Stefano Ignazio Melchioni. I lavori finirono nel 1844 con molte modifiche rispetto al progetto originale. Il primo direttore del Collegio Gallarini fu Don Ercole Marietti, che vi restò in quel ruolo dal 1854 al 1905. Marietti, che si dilettava di architettura, volle numerose decorazioni sulle facciate del Collegio, in linea con il suo gusto eclettico, con una attenzione particolare per le decorazioni in cotto (interessanti anche gli inserimenti di materiali di recupero). Il complesso venne requisito nel 1915 per farne un ospedale militare. I partigiani nel 1945 lo trasformarono poi in caserma. La struttura venne dichiarata inagibile nel 1952, ma fu poi oggetto di un importante progetto di recupero avviato nel 1982 e terminato nel 1986, così da ospitare il Conservatorio Musicale. Il complesso (nella foto) è costituito da un corpo

Tegole colorate dell’ex Collegio Gallarini

centrale quadrangolare, con un cortile interno suddiviso da una bassa manica longitudinale e da un corpo che si sviluppa verso Ovest La facciata è abbellita da un timpano e da lesene. La struttura si sviluppa su due piani. Durante la direzione-rettorato di Marietti vennero realizzate, come si è detto, le decorazioni in cotto sulle facciate e furono poste le tegole colorate che, ravvivando la copertura del tetto, caratterizzano anch’esse l’edificio, suscitando interesse (nella foto). Furono inoltre aggiunti numerosi elementi architettonici come le balconate, le edicole con statuette e i pinnacoli, elementi piacevoli esteticamente ma fragili e per questo parzialmente rimossi in seguito. Nel 1880 fu costruito un ampio dormitorio che è ora sede dell’auditorium.

 

 

 

Ex Istituto Bellini

L’Istituto d’Arte e Mestieri Contessa Tornielli Bellini, una scuola professionale di tipo tecnico sia maschile che femminile, voluto dalla contessa Giuseppa Tornielli di Vergano, vedova del conte Marco Bellini ebbe la sua sede nell’attuale largo Bellini. L’edificio (nella foto) fu inaugurato nel 1837, solo pochi mesi dopo la morte della contessa. La struttura, realizzata su progetto dell’architetto milanese Pestagalli, venne ampliata dopo il 1860. Le facciate esterne sono caratterizzate da fasce marcapiano e da profili a finto bugnato. L’impianto della costruzione è a U e la stessa si sviluppa su due piani. L’edificio attualmente è inglobato nell’ampio complesso dell’Ospedale Maggiore della Carità.

 

L’ex Caserma Perrone (nella foto), che attualmente ospita l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e in

Ex Caserma Perrone

particolare la Facoltà di Economia, si trova tra via Ettore Perrone e baluardo La Marmora ed è dedicata al generale Perrone di San Martino, morto nella battaglia della Bicocca il 23 marzo 1849. La sua costruzione fu avviata nel 1850, con progettazione dell’ingegnere Giovanni Federico Pescetto, capo del Genio Militare. Inizialmente aveva una pianta ad U, con tre edifici di tre piani, separati da un cortile interno, ma in seguito ebbe ampliamenti con due fabbricati su via Passalacqua e baluardo La Marmora. E’ certamente esempio di una classica architettura militare, con interessanti facciate in stile neoclassico, dove si possono vedere paraste doriche binate, poste su due livelli e definite da una cornice marcapiano. L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 1854. Nel 1944 un bombardamento stravolse la struttura originaria, con la distruzione dell’intera ala Ovest e di parte dell’ala Nord. Lo spazio occupato da queste costruzioni fu poi adibito a parcheggio. Dalla fine della seconda guerra mondiale al 1956 la Caserma ospitò più di 1000 famiglie di profughi istriani e dalmati sfuggiti alle stragi delle truppe di Tito, profughi poi trasferiti nel complesso novarese appositamente realizzato, denominato Villaggio Dalmazia. La destinazione militare venne dismessa nel 1988, ma solo nel 2001 venne realizzato un importante lavoro di restauro dell’intero complesso, che ora, come si è detto, ospita una struttura universitaria.

L’Istituto Tecnico Industriale Omar (nella foto), che si trova sul baluardo Lamarmora al n.12, è nato nel 1895, a seguito del

Istituto Omar

lascito testamentario di Giuseppe Omar e iniziò a funzionare nell’anno successivo nella sede che occupa attualmente. Sorse in un periodo in cui l’industria novarese era in fase di deciso sviluppo e la scuola diventò punto di attrazione per la preparazione professionale dei giovani che volevano trovare occupazione nelle aziende della zona. L’edificio fu progettato dall’architetto Vandone di Torino, che volle il fronte principale della struttura, ritmato dalle cornici delle aperture, rivolto verso il centro cittadino, mentre il cortile e i laboratori verso la periferia. Al centro della facciata l’imponente mosaico di U. Vico (1913-1915).

Un altro edificio di grande rilievo dell’architettura ottocentesca novarese è certamente il Teatro Coccia, ma a questo, così come alla storia delle rappresentazioni teatrali a Novara, sarà dedicato un successivo apposito articolo.

Enzo De Paoli