Chieri, abbattuta un’area boschiva di quasi 2 ettari lungo via Rocchette. Gaspardo: i boschi vanno tutelati

 

boschi 2L’assessore all’ambiente, Massimo Gaspardo Moro, ha scritto una lettera a 100torri.it dove segnala l’abbattimento a Chieri di un’ampia area a bosco e la necessità di preservare, in futuro, i pochi boschi che ancora abbiamo nella zona.

“Nei giorni scorsi è stata completamente tagliata un’area boscata di circa 1,8 ettari che si trovava lungo Via Rocchette, dove la via piega verso Strada Tetti Sospiro. Il fatto ci è stato segnalato dallo storico dell’arte e naturalista Giovanni Donato, mentre l’abbattimento era appena iniziato. Abbiamo subito indagato, con la Polizia Municipale e la Forestale, ma non c’è stato nulla da fare: i proprietari erano in regola.

boschi googleL’area in questione era stata piantumata con dei pini qualche decina di anni fa. Nel tempo, fra i pini erano cresciute altre piante e si era formato un piccolo bosco, che era diventato una preziosa oasi per moltissimi uccelli e altri animali selvatici.

Nelle immediate vicinanze della nostra città sono pochissime le aree boscate. Bisognerebbe tutelarle e aumentarle, perché sono una risorsa importantissima per la biodiversità (cioè la varietà di organismi viventi, che rende più ricco l’ambiente naturale, ma anche più produttivi e sani i campi coltivati), per la qualità dell’aria che respiriamo e per la funzione di regolazione del clima locale che esse svolgono; in una parola, per la qualità dell’ambiente nel quale viviamo. Un bosco in città è un valore per tutti e la sua perdita ha un prezzo inestimabile, enormemente superiore rispetto a quello che si può ricavare dalla vendita della legna ottenuta dal taglio.

Purtroppo l’attuale normativa non ci aiuta a salvaguardare questi valori ambientali e possiamo soltanto fare conto sulla sensibilità dei proprietari dei terreni.

E’ per questo che con l’assessore Ceppi stiamo lavorando per tutelare tutte queste situazioni, con lo studio della Rete Ecologica, che abbiamo affidato al Politecnico di Torino, e con il Piano del Verde che completeremo quest’anno.

Per il momento non possiamo fare altro che appellarci ai proprietari dei terreni, perché mettano una mano sulla coscienza e non distruggano quello che è un valore per tutti.”