Asti: giovedì 4 febbraio Manfredi e Sirianni, due genovesi al Diavolo Rosso

 

manfredi sirianniMax Manfredi e Federico Sirianni, due genovesi al Diavolo Rosso di piazza S.Martino, giovedì 4 febbraio alle 22:00. Cantautori in sodalizio nel NoGenovaTour, serie di concerti con questo nome che apparentemente nega un’appartenenza, affermandola fortemente. “Lo spettacolo si chiama NoGenovaTour”, ci spiega Sirianni, “Perchè la nostra città non è particolarmente affettuosa con i suoi figli artisti e, per questo, abbiamo deciso momentaneamente di escluderla dal tour che sta girando per tutta Italia. La cosa non ha ovviamente creato alcun imbarazzo perché, ad oggi, da Genova non ci hanno ancora chiamato a suonare!” Asti invece risponde sempre al richiamo di Genova, dove quest’asse invisibile con la città ligure, continua ad esercitare un fascino indiscreto e non c’è bisogno di scomodare Paolo Conte per rendersene conto. Max Manfredi lo conosciamo attraverso le parole del suo compagno di palco. Sirianni ce lo descrive così:   “E’, per quel che mi riguarda, il miglior cantautore italiano ed è anche grazie a lui che ho cominciato a fare questo lavoro, cioè scrivere canzoni, in maniera seria. L’ho conosciuto che ero molto giovane, a Genova. Nei primi anni novanta stava nascendo una nuova corrente di musica d’autore che sognava di replicare i fasti del passato senza poi riuscirci. Max era già conosciuto, aveva vinto il Tenco ed era oggettivamente una spanna sopra gli altri. Quando Fabrizio De Andrè ascoltò una sua cassetta disse “Questo è il migliore di tutti” e cantò “La fiera della maddalena” insieme a lui. La mia formazione musicale va di pari passo a molte serate passate insieme, fatte di tantissimo alcol e tantissime parole e di lunghe camminate nei vicoli genovesi ancora lugubri ma bellissimi. Abbiamo diviso occasionalmente i palchi di rassegne e concerti e mi è sembrato quasi naturale, dopo oltre vent’anni di esperienze, dischi e riconoscimenti, immaginare che i due attualmente più premiati e blasonati cantautori genovesi proponessero un concerto e un tour insieme”.

Federico Sirianni ha vinto il premio Recanati, il premio Bindi, il premio Lunezia. Ha all’attivo quattro album: Onde clandestine (2002), Dal basso dei Cieli (2007), Bonus Track (2012), Nella prossima vita (2013), più un Vinile di Natale uscito in sole 100 copie nel 2013 per i fans più affezionati. La sua opera spazia dalla musica al teatro e vanta innumerevoli collaborazioni tra cui quella con il poeta torinese Guido Catalano e il musicista Matteo Negrin nello spettacolo “Il Grande Fresco”, contaminazione di canzoni e poesia che da alcuni anni gira i palcoscenici italiani.

Federico, quello della collaborazione con altri artisti è un punto fermo della tua carriera. Spesso ti esibisci con altri artisti. Sei un cantautore decisamente atipico per la scena italiana…

“La mia natura è quella di mescolarmi ai luoghi, alle cose, alle persone.Tendo a farlo con artisti differenti da me, per curiosità e per imparare cose che non so, anche nella musica d’autore, io e Max siamo molto differenti, anche per questo lo show funziona. E poi collaboro continuativamente con registi e attori teatrali, con poeti come Guido Catalano, con artisti circensi come Jango Edwards e Luca Regina e, da qualche tempo, ho iniziato una collaborazione con il grandissimo Arturo Brachetti. Cerco, insomma, di divertirmi e non farmi mancare niente.” L’appuntamento con la musica d’autore, ancora una volta, è al Diavolo Rosso.

Carmela Pagnotta