Recupero delle serre di Villa Fedora a Baveno
Si completa la riqualificazione del parco con un intervento di 296 mila euro.
“Abbiamo approvato in Giunta il progetto definitivo per il recupero delle Serre di Villa Fedora – afferma il sindaco di Baveno Alessandro Monti – che si inseriscono all’interno di un percorso più ampio che l’amministrazione comunale di Baveno ha intrapreso dal 2020, con lo scopo di completare l’Intervento di riqualificazione del parco di villa Fedora. Si tratta di interventi per 296 mila euro (già a bilancio), con lavori che partiranno nei prossimi mesi dopo la fase tecnica che prevede l’approvazione del progetto esecutivo e poi l’appalto dei lavori. Si completerà così quell’intervento complessivo che ha visto la riqualificazione del parco, compresa la spiaggia a lago, aumentandone la valenza pubblica e turistica”.“L’interevento che faremo per il recupero delle Serre di Villa Fedora – sottolinea l’assessore alla cultura e al bilancio Emanuele Vitale – restituirà alla comunità di Baveno uno spazio storico ormai da anni abbandonato, rendendo le serre uno spazio di fruizione e condivisione, valorizzando l’intero parco, un complesso di pregio paesaggistico e monumentale inserito nel contesto della città di Baveno e con una bellissima vista sul Lago Maggiore.Non va dimenticato il valore intrinseco delle serre che risultano tra le poche presenti sul lago Maggiore e che hanno preservato i propri caratteri storici e forse le uniche nel loro genere ad essere all’interno di un parco pubblico. Un intervento per un bene che deve diventare esempio di unamemoria storica unica del suo genere ancora preservata e il progetto prevede pertanto interventi di restauro, riqualificazione e messa a norma dell’interno dell’edificio e delle aree esterne, avendo cura dell’accessibilità da parte delle persone diversamente abili.Gli interventi saranno volti a realizzare uno spazio il più possibile dinamico e polifunzionale, che possa dunque adattarsi a diverse funzioni ed ospitare diverse attività, sia destinate ai più piccoli con laboratori botanici e creativi, sia destinate agli adulti tramite eventi culturali e corsi d’arte.Inoltre, gli spazi interni ed anche esterni della struttura, potranno essere sfruttati anche perpiccole conferenze, attività di catering e degustazione, piccoli eventi espositivi. In questo modo gli interventi permetteranno di riconsegnare alla collettività uno spazio da poter vivere con diverse funzioni, a seconda dei soggetti coinvolti, delle stagioni e delle esigenze”.Ricordiamo che la villa, che cambiò più volte nome durante la sua vita, nacque come Villa Manetti e fucostruita intorno al 1857 e la costruzione della serra attuale, almeno per quanto concerne il corpo centrale, deve essere avvenuta attorno all’ultimo decennio dell’Ottocento.