PIEMONTE ARTE: GIOVANNONE, FIORONI, FRANCONE, VISCUSO…
TORINO: MARCELLO GIOVANNONE ESPONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
Per antichi percorsi è la mostra personale dello scultore Marcello Giovannone, che s’inaugura il 6 febbraio, alle 17, nelle sale della Galleria Fogliato, in via Mazzini 9 a Torino.
Accompagnata dai versi di Jorge Luis Borges:«Al di là della porta un uomo fatto/di solitudine, di amore e tempo», l’esperienza di Giovannone parla dell’uomo e della società.
L’immagine dell’uomo, della sua storia, delle angosce e del riscatto, è l’assoluta artefice dell’opera di Marcello Giovannone, di una scultura scandita nello spazio e nell’impalpabile atmosfera
del giorno che si apre alla vita, al sogno, all’avventura di future e incancellabili stagioni.
Da sempre il suo discorso è legato alla forma, all’incidenza della luce che percorre, accende e svela i volumi, alla volontà di comunicare il valore di un’interiorità rivelata, di un alternarsi di pieni e vuoti. Scultura, quindi, che di volta in volta si compone e ricompone nella memoria, nelle pagine di una personalissima storia, nella struttura della «Colonna senza fine» o nel lieve procedere de
«La barca delle anime», in una sorta di continua e misurata resa delle immagini-uomo, di una piramide che si sviluppa secondo una sospesa verticalità e della sensibile visione di «Umane
geometrie». Nell’esperienza di Giovannone alla struttura geometrica si unisce l’armonia degli omini che scalano il potere, cercano improbabili approdi e traguardi, combattono una battaglia per affermare la propria volontà di scrivere nuove pagine del cammino dell’uomo. Ma talora la meta è lontana, irraggiungibile, straordinariamente e magicamente segnata dall’emblema della simbolica sfera «Millennium». E così da «Testimonianze», realizzata con antichi materiali, a «La gabbia della vita», che esprime momenti della condizione femminile, da «Catarsi» a «Metropolis», si individua il senso di una ricerca in evoluzione e legata ai «Totem», al possente «Guerriero», allo stress quotidiano di «Prigioniera». Giovannone rinnova in questa personale alla Galleria Fogliato gli aspetti di un percorso che si arricchisce di particolari elementi compositivi, di frammenti di un’esistenza reinterpretata, di materiali che, dalla ceramica raku al bronzo, dal cemento al legno al ferro, stabiliscono un determinante ed unico rapporto con lo spazio e l’essenza di un racconto senza fine.
Angelo Mistrangelo
Torino, Galleria Fogliato, sculture di Marcello Giovannone, via
Mazzini 9, orario: martedì-sabato 10-13/16-19,30, sino al 27
febbraio.
TORINO: LE SCULTURE IN CERAMICA DI GIOSETTA FIORONI
Curata da Luca e Francesca Barsi, la mostra «Giosetta Fioroni: il ritorno dell’archetipo», si apre venerdì 5 febbraio, alle 17,30, alla Galleria Accademia, in via Accademia Albertina 3 a Torino.
Gli abiti-scultura di Giosetta Fioroni «occupano» per un attimo il tessuto urbano di Torino, ricompongono nello spazio antiche memorie di figure che riemergono dalla cultura del passato, delineano i segreti percorsi della condizione femminile, dell’armonia delle forme, delle luce che svela l’incanto dei colori.
Ceramiche, quindi, che costituiscono l’essenza di una ricerca che travalica la realtà, il luogo, lo studio in cui sono state ideate e composte, per rappresentare il clima e la sensibilità dell’artista, l’indiscussa capacità nel modellare, in una sequenza affascinante e ripetitiva, statuette che si profilano eleganti e sospese dinanzi alle Torri Palatine o magicamente al di sopra dei palazzi, dei viali alberati, delle acque del Po, in una sorta di richiamo, di scrittura, di immagine-logo-segnale.
E la «scrittura» della Fioroni si identifica in questa visione d’insieme con le coppie di «abiti-sculture», con la preziosità delle decorazioni di un dipingere caratterizzato dalla delicatezza della trama cromatica, con la sinuosa definizione delle figure femminili che riannodano valori storico-artistici e contemporaneità.
Una mostra, ma anche la testimonianza del cammino della Fioroni tra continua e inesausta ricerca e il rapporto con poeti e scrittori come Goffredo Parise, Andrea Zanzotto, Nanni Balestrini e Guido Ceronetti che richiama nei suoi versi il corpo della donna «Altro che un segno: la più preziosa/ Forma dell’ombra…».
Le trenta forme, vestiti statuette, della Fioroni raccontano di una stagioni di rinnovati incontri, di sottilissime emozioni, di sensazioni che presiedono alla formulazione del suo lavoro e di quel ripercorrere l’essenza della vita, dei rapporti umani, di una poesia che appartiene all’alternarsi dei pieni e dei vuoti, all’incanto della luce e alla profondità di notturni silenzi.
Abiti-scultura per Torino, per grandi piazze e monumenti, per ritrovarsi a dialogare con il tempo e nel tempo rinnovare pagine letterarie, riscoprire trascorse intuizioni, risentire l’eco pulsante della materia che si fa documento di una personalissima storia, mentre «Guardo il vento pei portici, le luci,/ laggiù un tiepido verde attira i passi/ di donne ben vestite», scrive Giovanni Arpino nella poesia «Torino, Via Roma».
Angelo Mistrangelo
Torino, Galleria Accademia, via Accademia Albertina 3, orario:
martedì-sabato 10,30-12,30/16,30-19,30, tel.011/885408, sino al
5 marzo.
LA SCOMPARSA DEL PITTORE E SCULTORE LUCIANO FRANCONE
Pittore, scultore e incisore su plexiglass, Luciano Francone è scomparso lasciando un vuoto nel mondo dell’arte. Nato a San Benigno Canavese nel 1941, ha trascorso l’intera esistenza tra progettazione tecnico-grafica e una continua ricerca nel campo dei materiali innovativi e di quelle pitto-sculture esposte in mostre a carattere nazionale e internazionale.
Dopo aver frequentato lo studio di Giuseppe Bercetti, ha iniziato un’ampia attività artistica con le presenze al Piemonte Artistico Culturale, con la pregevole personale nel 1998 promossa dalla Regione Piemonte, e alla Promotrice delle Belle Arti al Valentino, dove le sue opere sono state inserite nelle annuali rassegne sociali.
E da Belo Horizonte a Malta, da Valencia ad Aosta, si snoda un percorso che ha messo in evidenza le sue «tavole» composte con elementi e materiali assemblati con estrema cura, con la capacità di creare una particolare e personale figurazione, con il senso di una metafisica interpretazione delle emozioni, delle riflessioni, dei momenti di una realtà rivisitata.
I suoi lavori hanno un andamento musicale, un’armonia, una sensibilità che appartengono alle tavole «Turbolenza spaziale» e «Amanti n.1», «Deposizione» e il polimaterico «Ricordati», sino a «Crocifissione», «11 settembre», «Vanna».
In Francone dialogo e misura espressiva, forma e dato cromatico,
rappresentano gli aspetti di un’appassionata volontà di comunicare le interiori sensazioni. Mentra si ricorda il suo impegno nell’organizzare per l’Associazione Ex Allievi Fiat, le mostre dedicate a «Pippo Bercetti», «Mastroianni», Ferrari «50 anni per diventare unica» e «La FIAT su rotaie».
Un dipingere dal lirico incedere del segno che si trasforma in
una raffigurazione altamente evocativa.
Angelo Mistrangelo
TORINO: EMANUELE VISCUSO, MUSICA SOLIDA DA COLLEZIONI PRIVATE
Pinacoteca Albertina, 9 febbraio – 13 marzo 2016
Inaugurazione 9 febbraio 2016 ore 17.00
Il 9 febbraio, alle ore 17.00, presso le sale della Pinacoteca Albertina s’inaugura l’antologica: “Emanuele Viscuso – Musica Solida da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l’Accademia Albertina e i suoi studenti”, a cura di Edoardo Di Mauro.
Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici
spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all’architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra sarà presente un’accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell’Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati “artistica” e il tavolo “Andromeda” prodotto da Demura. Sarà esposta anche la replica di una spilla creata dall’artista per la Regina Elisabetta d’Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell’Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d’Onore.
Sarà pubblicato un catalogo, edito da Albertina Press, con l’impostazione grafica di Stefano W. Pasquini.
Pinacoteca Albertina
Via Accademia Albertina 8, Torino
Tel: 011 0897370
Web: www.accademialbertina.torino.it
E_mail: pinacoteca.albertina@copatitalia.com
Orari: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ultimo ingresso alle ore
17.30. Mercoledì chiuso.
TORINO, PANNUNZIO: CONVEGNO SU BENEDETTO CROCE E IL PIEMONTE NEL 150° DELLA NASCITA DEL FILOSOFO
Evento copromosso con il Consiglio Regionale del Piemonte
Mercoledì 24 febbraio 2016, ore 15,
Sala ‘Viglione’ di Palazzo Lascaris ( v. Alfieri, 15) Torino
Programma:
Prof. Luca BADINI CONFALONIERI (Università di Torino), Croce e la critica letteraria subalpina
Prof. Dino COFRANCESCO (Università di Genova), Croce e l’antifascismo piemontese
Prof. Girolamo COTRONEO (Università di Messina), L’attrazione di un uomo del Sud verso il Piemonte e la sua storia
Prof. Antonella DALLOU (Istituto storico della Resistenza di Aosta), Croce, Chabod, Venturi e la scuola storica torinese
Dr. Marta HERLING (Segretario generale dell’Istituto di studi storici di Napoli), Luoghi di una geografia familiare e spirituale: Benedetto Croce a Pollone
Prof. Gerardo NICOLOSI (Università di Siena), Croce ed il liberalismo piemontese
Coordinamento dei prof. Pier Franco Quaglieni e Luisa Cavallo. Slides a cura di Dante Giordanengo.
Prenotazione obbligatoria al n. 011 5757 211 – 807
o alla mail: rel.esterne@cr.piemonte.it
Benedetto Croce (1866-1952) filosofo, storico, critico letterario, senatore, ministro, antifascista, presidente del partito liberale, costituente, fu ,nel Novecento, la figura intellettuale italiana di più alta rilevanza internazionale. Idealmente molto legato al Piemonte risorgimentale, trascorse le sue “vacanze operose” a Meana, Bardonecchia, Viù e soprattutto Pollone dove ebbe una casa meta di incontri con le maggiori personalità della sua epoca.
Ha scritto Norberto Bobbio che Torino, dopo Napoli, è stata la città più crociana d’Italia.
Sposò una torinese, sua figlia Alda nacque a Torino; scrisse che “nella sua vecchia casa di Napoli risuonava, dolce al suo cuore, il piemontese”.