Aspettando il 2026, per gli 800 anni dalla morte di San Francesco
di Antonella Rutigliano
“Peccato che Papà Francesco fosse in visita alla cugina, ad Asti, in questi giorni quando il Presepio Meccanico di Cambiano è ancora un cantiere. Sarebbe stato bello invitarlo: lo faremo nel 2026 quando si festeggeranno gli ottocento anni dalla morte di San Francesco che è l’ ispiratore e l’ ideatore del presepe”, mi riferisce Michele Rutigliano Presidente dell’ associazione. Come tutti gli anni, da ottobre, i volontari sono nella chiesetta dello Spirito Santo in via Cavour ad allestire i 72 metri quadrati con montagne, alberi e le oltre 80 statuine, di cui 50 in movimento, al freddo e al gelo. “Con le restrizioni sull’ energia elettrica pensavamo che quest’ anno non l’ avremmo potuto costruire. Naturalmente avremmo capito e accettato ma siamo contenti che malgrado la crisi, Cambiano avrá il suo presepe, la stella cometa e le luminarie grazie alla ditta Vies s.a.s di Santena che ha fatto il possibile per accontentarci”. L’ Associazione Amici del Presepio Meccanico di Cambiano ringrazia soprattutto il parroco, il Sindaco Carlo Vergano con l’assessore Miron per non aver lasciato Cambiano al buio nel periodo dove si ha bisogno di più luce. Dove, come dice Papa Francesco, dobbiamo onorare la fede, le tradizioni, le nostre radici e la famiglia. Oggi più che mai. Il 17 di dicembre alle ore 18 sarà inaugurata l’ apertura con cioccolata calda, panettone e, per tutti i bambini, la possibilità di incontrare Babbo Natale.