Bonus psicologo: boom in Piemonte, ma mancano esperti
La salute mentale è importante tanto quanto quella fisica, e alcuni interventi del Governo stanno cercando di compensare il gap tra questi due ambiti. Grazie alla maggiore consapevolezza dell’importanza del benessere psicologico (in particolare dopo i difficili anni segnati dall’emergenza sanitaria), sono sempre di più gli italiani che manifestano la necessità di rivolgersi a uno specialista del settore. All’aumento di richiesta di prestazioni di questo tipo, però, non sta corrispondendo una crescita del numero di esperti del settore. Vediamo qual è la situazione attuale a livello regionale e nazionale.
Bonus psicologo: boom di richieste a Torino
Con il concetto di “bonus psicologo” si intende un contributo economico, che nel 2022 ammontava a un totale massimo di 600 euro (oggi l’importo ottenibile può salire fino a 1.500 euro), pensato per ammortizzare le spese relative alle sedute svolte da psicologi o psicoterapeuti. Nella città di Torino, in particolare, si è verificato nel 2022 un vero boom di richieste da parte dei residenti. Lo scorso anno, l’8% del totale delle domande raccolte in relazione al bonus psicologo sono giunte proprio dalla regione Piemonte (13.500 solo nella prima settimana).
Carenza di psicologi: la situazione in Italia
La richiesta crescente negli ultimi anni di affidarsi a uno psicologo dimostra l’importanza di questa fondamentale figura professionale. Alla luce delle recenti stime, che parlano di circa 20 milioni di italiani con problemi di natura psicologica, dovrebbe essere la normalità poter contare su un professionista del settore, proprio come accade per il medico di base. Le possibilità di formazione non mancano affatto: oltre che nelle università tradizionali, la laurea in psicologia è ormai conseguibile anche on line, presso alcune università italiane riconosciute dal MIUR. Inoltre, secondo quanto riportato da Almalaurea, il tasso di occupazione per chi sceglie questo percorso di studio è di circa il 45% a un anno dal conseguimento della laurea e del 79% a distanza di cinque anni. Tuttavia, dei circa 120mila psicologi presenti oggi in Italia, circa 60mila sono anche psicoterapeuti ma solo 5mila fanno parte del SSN (Servizio Sanitario Nazionale). Parliamo quindi del 4% del totale, una cifra davvero troppo bassa per poter sostenere la grande richiesta da parte dei cittadini. Al momento, infatti, la media è di circa 5 psicologi per 100mila abitanti, ossia la metà di quella dei Paesi più avanzati.
Diventa quindi necessario agire a livello strutturale, per far sì che la popolazione riceva il giusto sostegno psicologico e non sia costretta ad affrontare le spese in modo del tutto autonomo.