PIEMONTE ARTE: TORET, OF GROUNDS, PANEALBO, ACCOSSATO, BILLETTO, ARCHITETTURA, LARTIGUE, ARTE URBANA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

CHIERI. ALL’UNITRE I TORET DI TORINO

 

CASTELLO DI RIVOLI. OTOBONG NKANGA OF GROUNDS, GUTS AND STONES / SULLE TERRE, LE TRIPPE E LE PIETRE, 2022-2023

Martedì 24 gennaio 2023, ore 11

Piazza Vittorio Emanuele II, Pollenzo – Bra (Cuneo)

Prato dell’Agenzia di Pollenzo

Giunto al quarto e ultimo appuntamento, A CIELO APERTO, progetto di committenza di arte pubblica della Fondazione CRC nel trentennale delle attività della Fondazione realizzato in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, si conclude con la presentazione della nuova installazione Of Grounds, Guts and Stones / Sulle terre, le trippe e le pietre, 2022-2023, di Otobong Nkanga. Curata da Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli, è realizzata con il supporto scientifico dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e di Slow Food. L’opera, ospitata nel prato antistante l’Università di Scienze Gastronomiche e a pochi passi  dall’Agenzia di Pollenzo e dalla Banca del Vino, sarà inaugurata martedì 24 gennaio 2023 alle ore 11. In dialogo con la filosofia di Slow Food e con il concetto di rigenerazione di Terra Madre Salone del Gusto, Otobong Nkanga ha sviluppato un nuovo progetto di arte pubblica per la città di Bra. Ponendo grande attenzione al territorio del Piemonte, Nkanga ha ideato Of Grounds, Guts and Stones, opera scultorea formata da una sequenza di sedute in marmo, tubi in metallo e fioriere che ospitano piante aromatiche locali e stagionali. Le piante includono specie quali Viburnum tinus, Juniperus communis, Lavanda nana hidcote, Helleborus niger – Helleborus x hybridus ‘Pink’, Punica granatum ‘Nana’, Cornus alba elegantissima (rosso) – Cornus stolonifera flaviramea (giallo), Erica darleyensis, Helichrysum, Cineraria maritima, Hypericum (eretto) e Iberis sempervirens, suggerite da Alberto Arossa di Slow Food Italia e provenienti dai VIVAI VERBENE di Ferrero & Demagistris in Bene Vagienna (CN). Le piante selezionate si adattano al clima del territorio, caratterizzato da inverni potenzialmente molto freddi ed estati molto calde.

Anziché proporre una scultura tradizionale per una piazza da vivere in maniera passiva da parte del pubblico, l’artista ha quindi voluto creare un luogo in cui la comunità locale e gli studenti possano ritrovarsi, e dove  piante autoctone e minerali sono accordati in relazioni poetiche.

La ricerca artistica di Nkanga affronta temi urgenti legati alla crisi ecologica, allo sfruttamento delle risorse e alla sostenibilità, dando valore al cibo nel rispetto di chi produce, in armonia con l’ambiente e gli ecosistemi, e preservando i saperi custoditi da territori e tradizioni locali. Il rapporto con il continente africano e la Nigeria, da cui l’artista proviene, rappresenta un punto nodale nella costruzione di un futuro sostenibile. L’empatica relazione di Nkanga con la terra e l’ambiente produce in chi vive le sue opere una inedita cosmogonia per il futuro. Per l’artista, invece di soffermarsi su quanto separa o divide, è meglio cercare e insistere su quanto, come esseri umani, ci unisce gli uni agli altri e ci lega al pianeta che ci ospita.

Offrendo un luogo dedicato all’incontro e al riposo, l’opera di Nkanga esalta il valore dell’orticultura come pratica di rigenerazione in cui la mescolanza tra piante autoctone diventa metafora di felice coabitazione tra i viventi –  sia umani sia vegetali – all’insegna di un mondo più equo e sostenibile. Situato nel prato dell’Agenzia di Pollenzo, il progetto di Nkanga valorizza la ricca storia del sito sabaudo ottocentesco, fattoria modello e luogo originariamente volto alla sperimentazione in campo vitivinicolo.

 

REGGIA DI VENARIA. IN DONO IL RITRATTO DI CARLO EMANUELE IV DI PANEALBO

Si è tenuta alla Reggia di Venaria, la cerimonia per la donazione del Ritratto in maestà di Carlo Emanuele IV, opera di Giovanni Antonio Maria Panealbo (Torino, 1742-1815). Si tratta di un significativo dipinto che, in occasione dei suoi 150 anni di attività, la Jacobacci&Partners ha inteso omaggiare alla Reggia, che può così incrementare la sua collezione di opere dedicate al periodo sabaudo presente nel percorso di visita permanente. In questo quadro il re Carlo Emanuele IV di Savoia (1751 – 1819), ultimo sovrano ad aver soggiornato presso la Reggia di Venaria, si presenta a figura intera con l’abito “in Maestà”, probabilmente l’ultimo ritratto sabaudo di questo genere dell’Antico Regime, relativo all’erede che fu re di Sardegna per pochi anni: dalla morte del padre Vittorio Amedeo III, nell’ottobre del 1796, fino all’abdicazione nel giugno del 1802, ma di fatto solo fino al dicembre del 1798, quando fu costretto a lasciare il Piemonte, e la Reggia di Venaria, in seguito all’occupazione dei Francesi. Idealmente questo dipinto completa la serie di ritratti dinastici a figura intera del Sottogalleria (sala 2) – in comodato alla Reggia dal Castello di Racconigi – dove una decina di dipinti sono attribuiti al pittore torinese Panealbo, allievo di Carlo Francesco Beaumont, ma nella quale è mancante proprio l’immagine di Carlo Emanuele IV. ll ritratto è in dialogo con quello prestigioso di Vittorio Amedeo II in maestà di Martin van Meytens esposto nella Sala del circolo della regina (sala 31) e con quello di Carlo Emanuele III a figura intera di Giuseppe Duprà nella parete di fronte.

 

 

WRAPPED DI DANIELE ACCOSSATO IN MOSTRA A DOMUS LASCARIS

Il Gruppo Building prosegue il ciclo di esposizioni di arte contemporanea attraverso la ricerca nel campo della scultura di Torino e del Piemonte con le opere di Daniele Accossato

La galleria d’arte open air e indoor di Domus Lascaris, palazzo razionalista degli anni Cinquanta reinterpretato in chiave modernista dal Gruppo Building e trasformato nella casa in cui abitare oggi nel cuore di Torino, da lunedì 30 gennaio ospita il corpus di opere “Wrapped” di Daniele Accossato in un’esposizione aperta al pubblico. La mostra, promossa dal Gruppo Building, prosegue il più ampio ciclo di appuntamenti di arte pubblica contemporanea, nato dall’importanza di sostenere l’arte contemporanea del territorio, attraverso la produzione artistica, e in particolare la ricerca nel campo della scultura. Le opere, fruibili dallo spazio pubblico esterno a Domus Lascaris, sono sculture e installazioni “imballate” la cui chiave di lettura risiede non tanto nel soggetto centrale, che si riduce ad archetipo, quanto nella sua “cornice”, il contenitore. È questo il senso di un’esposizione le cui sculture vengono rinchiuse ed esposte nei loro contenitori da trasporto, tirate giù dai piedistalli e portate ad una condizione più umana e quindi un rapporto più intimo con lo spettatore. Le casse, le gabbie da trasporto, gli imballaggi, allo stesso tempo prigione e protezione, fanno dell’opera una merce. Qualcosa che verrà spedita, trasportata, venduta con una provocazione: “È davvero possibile che l’Arte sia anche merce? L’Arte non è tale in quanto libera da compromessi?” Fino al 30 aprile, il pubblico potrà visitare il corpus di opere ospitate all’interno del complesso residenziale di Domus Lascaris, tra via Lascaris, via Francesco d’Assisi e via Dellala, esempio di ridefinizione del modernismo in chiave XXI secolo nel cuore di Torino. Annunciato nel 2018 e avviato l’anno successivo, lo scheletro è rimasto invariato, mentre l’involucro esterno si esprime oggi con un carattere contemporaneo in una composizione armonica di aperture, talvolta aggettanti, talvolta rientrate a loggia, a favore del gioco di luci e ombre negli ambienti interni.

 

RACCONIGI. ALFREDO BILLETTO. UN INCONSCIO DISSOLTO

a cura di Giuseppe Biasutti con la direzione artistica di Anna Cavallera, presso la Pinacoteca Civica Levis Sismonda – Racconigi  (CN) – Piazza Vittorio Emanuele II, 15

Negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, ha avuto luogo l’inaugurazione della Mostra intitolata “Alfredo Billetto. Un inconscio dissolto”, un’importante rassegna dedicata al noto artista torinese Alfredo Billetto (27 aprile 1932 – 9 dicembre 2022), e ad alcuni dei maestri, suoi amici e colleghi, con i quali condivise le esperienze espressive dell’ambiente culturale del Novecento torinese. La rassegna, promossa dalla Città di Racconigi, è organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, insieme alle volontarie ed ai volontari della Pinacoteca civica Levis Sismonda, vanta il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Racconigi. È stata realizzata grazie ai contributi di Fondazione CRT, Annibale Gruppo S.r.L., Assicurazione Generali – Agenzia di Cuneo, Ghemar S.p.a. e Quadro Società tra Avvocati R.L. e vanta la collaborazione di dell’Associazione “Le Terre dei Savoia”, Progetto Cantoregi, SOMS, e Tonicadv s.n.c.  Curata da Giuseppe Biasutti, con la direzione artistica di Anna Cavallera e la consulenza di Simone Billetto, figlio dell’artista, la mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Ruggeri, dell’Archivio Billetto, dell’Archivio Tabusso e dell’Archivio Casorati, oltre che dei collezionisti che hanno messo a disposizione le loro opere più significative. Nel corso della rassegna si prevede l’organizzazione di convegni, incontri e serate di approfondimento sui temi toccati dall’esposizione, con la partecipazione delle realtà associative del territorio, delle scuole e di personalità dell’arte e della cultura. L’esposizione intende omaggiare i settant’anni di attività espressiva dell’artista recentemente scomparso, ripercorrendo in maniera antologica la sua lunga carriera espositiva attraverso una trentina di dipinti. Accanto a questo nucleo di opere pittoriche e plastiche si potrà ammirare un’importante selezione di lavori grafici, pittorici e scultorei, appartenenti ad artisti esponenti della cultura piemontese, nazionale ed internazionale, tra i quali spiccano Federico Antonio (Fred) Carasso (Carignano 1899 – Amsterdam 1969), Francesco Casorati (Torino 1934 – 2013), Mario Giansone (Torino 1915 – 1997), Cesare Maggi (Roma 1881- Torino 1961) e Umberto Mastroianni (Fontana Liri 1910 – Marino Laziale 1998), quindi Piero Ruggeri (Torino 1930 – Avigliana 2009), Luigi Spazzapan (Gradisca d’Isonzo, 18 aprile 1889 – Torino, 18 febbraio 1958), Giacomo Soffiantino (Torino 1929 – 2013) e Francesco Tabusso (Sesto San Giovanni 1930 – Torino 2012). «Un inizio 2023 sotto i migliori auspici, il meglio dell’espressione artistica contemporanea attraverso uno dei grandi Maestri a cavallo tra il Novecento e il Duemila. Un traghettatore anche per la nostra Pinacoteca che sempre di più assurge al ruolo divulgatore utile allo spirito di tutti noi, ma soprattutto utile a chi si sta formando nel gusto e nell’estetica che sono i più giovani» – commenta Valerio Oderda, sindaco di Racconigi.

ALFREDO BILLETTO.DA SEGNI E AFFIORANTI INTUIZIONI

L’intenso e meditato percorso di Alfredo Billetto si sviluppa all’insegna di un “linguaggio preciso ed essenziale”, di una “scrittura” estremamente misurata nella resa dei soggetti, di un dialogo capace di unire l’iniziale matrice espressionista alle cadenze di un astrattismo dalla gestualità controllata e raffinata come in “Isole della memoria”, “Rapporto compositivo n.2” e “Forme virtuali”. Vi è nel suo discorso una personale definizione dell’immagine che affiora dall’assoluto silenzio dello studio, della profondità immanente della notte, dal palco di un teatro al termine di un concerto, mentre l’essenza di una traccia grafica e cromatica compone nature morte “scandite, architettate per lucidissime orizzontali verticali diagonali” (Marco Rosci). E le forme geometriche assumono una indiscussa dimensione espressiva sempre estremamamente definita e armonicamente disposta nello spazio attraverso un dipingere risolto con una costruttiva sovrapposizione di tessere cromatiche, di accennate riflessioni tratte da pagine di giornale, di linee che incidono “Forme oniriche” o una equilibrata “Sintesi” tra l’accensione dei rossi e la luce dei bianchi. Una sintesi, un ritmo, una singolare capacità di fissare sensazioni e interiori emozioni caratterizzano il rapporto di Billetto con la materia, mentre dispone sulla tela o sul foglio di carta un “collage” di intuizioni, di illuminanti visioni, di una ricerca che dal secondo Novecento al nuovo Millennio, dai contenuti civili e sociali della resistenza (“Puzzle della Democrazia”) a una realtà liricamente reinterpretata, ricompone il fascino indiscusso dell’immagine che si fa veicolo a una narrazione che appartiene indissolubilmente alla cultura di questo nostro tempo.

Angelo Mistrangelo

 

CULT LAB TORINO. COME È CAMBIATA L’ARCHITETTURA IN 20 ANNI?

Un ciclo di sette incontri per festeggiare i 20 anni de Il Giornale dell’Architettura, fondato da Carlo Olmo nel novembre 2002

Cult Lab Torino organizza il ciclo di incontri per i vent’anni de Il Giornale dell’Architettura, fondato da Carlo Olmo nel novembre 2002. Sette incontri (con cadenza mensile da gennaio a luglio 2023) che intendono tracciare uno stato dell’arte della cultura architettonica e urbana oggi e ripercorrere le trasformazioni principali intercorse in questo lasso di tempo, nonché delinearne le traiettorie future. A distanza di 20 anni, in un panorama caratterizzato da grande frammentazione e proliferazione d’informazioni la cui qualità è spesso inversamente proporzionale alla quantità, ripercorriamo con molti dei protagonisti della fondazione del Giornale alcune delle principali trasformazioni nell’ambito dell’interpretazione dell’architettura, delle culture del progetto e della città, dei mercati, del design. Il nutrito programma prevede di mettere intorno a un tavolo, attraverso dibattiti informali, coloro che hanno contribuito alla nascita della testata, confrontati a coloro che attualmente ne hanno ricevuto il testimone e a rilevanti protagonisti della scena culturale, accademica e professionale nazionale. Tutti i 7 incontri saranno inoltre trasmessi in streaming (con acquisizione di crediti formativi professionali), grazie a una nuova collaborazione con la piattaforma Smart Ark Academy.

 

 

IVREA. MOSTRA “VATE, VANITAS, VITTORIA”

Palazzo Giusiana – Ivrea

 La mostra, realizzata nell’ambito di Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022, è un omaggio a Gabriele D’Annunzio per il centenario della donazione del Vittoriale allo Stato italiano e presenta i lavori di Andrea Chisesi e Nicola Bolla. L’esposizione è arricchita da alcuni manifesti pubblicitari provenienti dalle collezioni dell’Associazione Archivio Storico Olivetti.

 

 

 

 

 

 

FONDAZIONE FERRERO, ALBA. JACQUES HENRI LARTIGUE. L’INVENZIONE DELLA FELICITÀ

17 febbraio – 30 marzo 2023

 Realizzata in collaborazione con la Casa dei Tre Oci di Venezia e la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi

 La Fondazione Ferrero di Alba presenta da venerdì 17 febbraio 2022 a martedì 30 marzo 2023 un nuovo progetto espositivo, dedicato al grande fotografo Jacques Henri Lartigue (1894 – 1986): “L’invenzione della felicità”. La mostra è curata da Denis Curti, Marion Perceval e Charles-Antoine Revol della Donation Jacques Henri Lartigue e realizzata in collaborazione con la Casa dei Tre Oci di Venezia e la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi. Dopo il grande successo veneziano alla “Casa dei Tre Oci” e la successiva tournée presso alcune delle più prestigiose sedi espositive italiane, come il Museo Diocesano di Milano e il WeGil di Roma, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia all’opera del geniale fotografo della Belle Époque approda ad Alba nel cuore delle Langhe, con uno speciale display pensato appositamente per gli spazi della Fondazione Ferrero che include un nucleo fotografico inedito dedicata alle frequentazioni piemontesi del fotografo e di sua moglie Florette Ormea, concesso in esclusiva per questa mostra dalla Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi. L’opera di Lartigue si caratterizza per l’approccio “umanista”, incentrato sul racconto della dimensione privata, sulla registrazione di quegli attimi di felicità che costituiscono la vita quotidiana. “L’invenzione della felicità” è proprio questo: la capacità di trattenerla, cristallizzarla e ritornare a guardarla ogni volta che lo si desidera, magari all’interno di uno dei 120 album di famiglia realizzati dall’autore nel corso della sua vita. Questa mostra vuole abbracciare il visitatore sotto un manto accogliente, quasi a creare una ‘comfort zone’ interamente dedicata alla felicità che, partendo dall’universalità vernacolare di un album di famiglia, si estenda alla collettività.

 

ALESSANDRIA. PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI ANDREA GIORDANO “QUANDO IL COLORE DIVENTA POESIA”

Martedì 31 gennaio 2023 alle ore 18.00 presso la  Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di piazza Vittorio Veneto 1, ad Alessandria, sarà presentato il libro “Quando il colore diventa poesia” di Andrea Giordano e Anna Nicodemo. Il volume è un autentico connubio fra espressioni artistiche. 70 acquarelli della pittrice alessandrina Anna Nicodemo,  raffiguranti anche scorci di Alessandria, sono tradotti in versi dal poeta alessandrino Andrea Giordano. La sensibilità di questi due artisti si è tradotta anche in un impegno a scopo benefico. Il ricavato della vendita dei libri, verrà devoluto interamente,  attraverso il Lions Club Bosco Marengo Santa Croce, alla Fondazione International Lions per l’acquisto di vaccinazioni per bambini  contro il morbillo, iniziativa che Andrea Giordano porta avanti da tempo, per sradicare questa patologia nei paesi in via di sviluppo.

L’autore

Nato a Valenza nel 1955, Andrea Giordano è sempre stato attratto da attività artistiche. A otto anni fece il suo primo quadro a olio, che regalò alle suore, dove frequentava le elementari. Insieme alla fotografia e la musica, la pittura lo accompagnò fino ai primi anni ottanta. Nel frattempo incominciò ad avere i primi approcci alla poesia, in seguito alla passione per la filosofia, nel frequentare gli studi scientifici. Causa lavoro, passioni come pittura e musica, vennero accantonate, compresa l’iniziale passione per la poesia, che sottovalutò, distruggendo quanto nel tempo scrisse. Solo intorno ai sessant’anni, in concomitanza con l’ingresso su Facebook, riprese a scrivere e seguendo l’incitamento della moglie, raccolse questa volta i primi pensieri e prose, per farne un libro. Essendo già da tempo un Lion, non ebbe alcun dubbio nel destinare gli introiti ad uno scopo benefico, rivolto alla vaccinazione contro il morbillo dei bambini dell’area sud sahariana. Ancora adesso con l’uscita del suo settimo libro, continua a devolvere al service dell’LCIF i proventi, “vantandomi di aver aiutato finora circa quindicimila bambini”. L’amore per la poesia, lo ha portato a comprendere quanto sia lungo il suo percorso di accrescimento, nel frattempo però, gli ha permesso di essere apprezzato in diversi concorsi, ma la maggior soddisfazione l’ha avuta proprio dalla sua associazione. “Infatti a seguito di un service dedicato all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, mi venne proposta l’idea di scrivere una poesia a riguardo ed ora di fronte al terzo padiglione di oncologia pediatrica, c’è una targa con la mia poesia”. Altre sfide lo attendono, in collaborazione con fotografi per la realizzazione di videoclip e con un’apprezzata pittrice alessandrina che gli ha permesso di dedicare delle poesie alle sue opere.

La pittrice

Anna Nicodemo Linzalone vive in Alessandria e nasce come mamma con passioni artistiche, sviluppate e arricchite con dei corsi tenuti da insegnanti di chiara fama. Una di queste, Carla Chiaberta, nota acquerellista internazionale, così si esprime: “Nei suoi lavori, colori e trasparenze vibrano, svelando immagini e pensieri che si fondono nel suo mondo artistico, mettendo in mostra le emozioni e portandoli a livelli sempre più alti”. Per completare e arricchire il suo percorso artistico, è stata allieva del pittore e poeta dialettale Franco Spazzi e di Angelo Gorlini, uno dei padri fondatori dell’AIA (Associazione Italiana Acquerellisti). Sempre alla scoperta di nuovi stimoli è nata anche la passione per i mosaici, vetrate artistiche, modellato, olio su tela, pittura su ceramica e icone, ognuna di queste fatte con grande amore. Quando però ha scoperto l’acquerello, ha capito subito che era parte di lei. La gioia che prova quando dipinge non si può descrivere, entra in un mondo speciale e intorno a lei non esiste altro. Nel 2010 entra a far parte dell’AIA (Associazione Italiana Acquerellisti, e nel 2011 entra come socia  nel Salon d’automne de Paris (Francia). È stata selezionata per varie mostre nazionali e internazionali. Ha esposto al Museo Miniscalchi-Erizzo di Verona (2011), Salon d’automne de Paris, Palazzo Robellini (Acqui Terme), Casa della Cultura di Alessandria (personale) Sala Esperide (AL), Bellagio (Como), Museo Bolivariano (Colombia), Premio Bugatti Segantini (MI), Palazzo Ducale (GE), Salon d’automne Tel Aviv (Israele)2012, Palazzo Monferrato (AL), Asia Art Expo, Pechino (Cina), Galleria La Conchiglia (TO) 2013, Villa Bozzolo, Luino, Museo della Filigrana, Fabriano, Museo Parisi Valle (Maccagno), Museo Villa Paolina (Viareggio), Salon d’automne de Paris (2013), Salao de autono  America latina, San Paolo del Brasile (2014), Mostra FAI (MI), Castello di Belgioioso,(PV), Acquario di Milano, Polonia. Per tre volte è stata a Tirana al Museo di storia e quasi tutti gli anni a Parigi. Ultimamente è stata selezionata al Museo Bolivariano (Colombia), Nagasaki (Giappone), Nepal, Kyiv (Ucraina), Urbino, Chiavari, Chile, Bulgaria, India,Malaysia, Southern Africa, e  selezione per  Fabriano 2022. Ultime selezioni del 2022 ancora Nepal, India (Pokara), Palazzo della Gran  Guardia (Verona), Premio artisti italiani a Londra, Inghilterra. Ha partecipato ad una collettiva ad Assisi, “Per l’amore di un bimbo”, a favore dei bambini di Bombay (India). Suoi acquerelli sono esposti in modo permanente al Museo della filigrana di Fabriano, Museo di Storia di Tirana, (Albania), Museo Memorial, di San Paolo( Brasile). Per 21 anni ha insegnato pittura su ceramica e acquerello all’accademia d’arte dell’UNI3 di Alessandria. Ha illustrato due libri di favole sulla donazione a favore dell’AIDO. Punto di orgoglio è il reparto di oncologia dell’ospedale Civile di Alessandria in cui sono esposti diversi acquerelli con l’intento di aiutare a sperare e distrarre dai pensieri bui anche solo per un attimo.

 

NOVI LIGURE. CALL DI ARTE URBANA

Corto Circuito Creativo, questo il titolo della call di arte urbana lanciata dal Distretto del Novese, a cui poter partecipare gratuitamente fino alle ore 13.00 del 3 febbraio 2023.

Tema prescelto il cuore, per raccogliere vere e proprie dichiarazioni d’amore per il territorio del Distretto del Novese, in chiave contemporanea e proseguire così il progetto partito lo scorso anno, di identificare il basso Piemonte come #ilterritorioromantico, usando la tecnologia per costruire un ponte tra fisico e digitale, tra arte urbana e metaverso. “Dopo il successo della prima edizione delle panchine di San Valentino dello scorso anno – fanno sapere dal Distretto del Novese – abbiamo provato ad immaginare una seconda edizione ancora più coinvolgente capace di avviare un appuntamento di arte urbana ricorrente che possa caratterizzare il territorio nella sua accezione romantica!” Il Commissario Straordinario del Comune di Novi Ligure Paolo Ponta, in qualità di Presidente del Distretto, aggiunge: “l’iniziativa intende declinare l’”Amore” visto anche e soprattutto come amore e rispetto per le persone e per il territorio, mediante un turismo sempre più informato, intelligente e sostenibile, in località amene, paesaggi incontaminati, città e paesi che possono offrire tanta storia, arte, cultura, tradizioni popolari e piatti tipici”. L’opera può essere sia (nativa) digitale che analogica e successivamente digitalizzata prima di essere candidata. Le tecniche da utilizzare sono a discrezione dell’artista. Dal 14 febbraio al 5 marzo 2023 le opere concorreranno alla prima esposizione virtuale geolocalizzata di Arte Urbana (STREET ART), abbinata ai luoghi dove saranno posizionate fisicamente le panchine romantiche. Si creerà così un percorso di visita reale e uno spazio espositivo di tipo ibrido, a metà tra il fisico e il virtuale. Sulla App VISIT Distretto del Novese, verrà inserito apposito itinerario che vada ad abbinare le opere di arte urbana alle panchine di San Valentino, e contestualmente ognuno potrà esprimere la propria preferenza sul profilo Instagram del Distretto del Novese. Una giuria tecnica concorrerà per il restante 50%. Le opere che avranno ottenuto il giudizio finale più alto (massimo 3) saranno selezionate per essere realizzate su un muro messo a disposizione da uno dei comuni del Distretto del Novese e contestualmente saranno inserite nel metaverso.

Il regolamento e le modalità di iscrizione sono pubblicate in home page sul sito www.distrettonoese.it

 

DA CANDIA CANAVESE A GENOVA. GIANNI DEPAOLI A “LIFE BEYOND PLASTIC. IL MARE E’ DI TUTTI”

L’artista di Candia Canavese Gianni Depaoli partecipa alla mostra collettiva d’arte contemporanea | GALATA MUSEO DEL MARE , fino al 28 gennaio. L’iniziativa “Life Beyond Plastic”, mostra collettiva d’arte, nasce dalla proposta di generare una riflessione sul grave problema dell’inquinamento dei mari, causato anche dall’abbandono della plastica. Una proposta per sensibilizzare e prendere sempre più coscienza di quelle che possono essere le conseguenze di un nostro agire quotidiano non troppo consapevole. Creare consapevolezza sul problema e un piccolo impatto concreto, attraverso l’Arte, è uno degli obiettivi del progetto, che nasce in quest’anno speciale, in cui è emerso con forza quanto la nostra salute sia correlata a quella dell’ambiente. Siamo tutti complici dello stesso reato, ma è fondamentale donarsi la possibilità di cambiare e rimediare. Per ogni occhio che non vede, c’è un oceano che muore. Sono stati selezionati n. 30 artisti nelle sezioni pittura, fotografia, illustrazioni, scultura, installazione

La mostra è visitabile fino al 28 gennaio in orario di apertura del Museo:

MAR-VEN: 10.00 – 18.00 / SAB-DOM & FESTIVI: 10.00 – 19.00 / LUNEDI’ CHIUSO

 

ACCADEMIA ALBERTINA. VISITA GUIDATA

Visite guidate tematiche dedicate alla mostra  “NEOCLASSICISMI A TORINO”: . Dal Settecento al giovane Antonelli”

Barbara Stabielli svela F.Gonin

Proseguono con grande successo le Visite guidate tematiche a cura della Biblioteca Albertina dedicate alla mostra NEOCLASSICISMI A TORINO! Siamo lieti di invitarvi al prossimo appuntamento di SABATO 28 GENNAIO  dove la Bibliotecaria e Storica dell’arte Barbara Stabielli vi porterà alla scoperta delle antiche origini dell’Accademia Albertina e dei personaggi che tra Sette e Ottocento cambiarono il volto della nostra città, tra il rigore del Neoclassicismo e i primi bagliori del Romanticismo. Il gruppo potrà ammirare in modo esclusivo alcune opere selezionate dal caveau dell’Albertina, ed intraprendere un vero e proprio viaggio nel tempo tra le pagine della Storia, le sale della Pinacoteca e del palazzo neoclassico che ospita la nostra Accademia di Belle Arti. Grazie anche alla collaborazione con l’Associazione storica Le Vie del Tempo, che creeranno per l’occasione suggestivi “Tableaux vivants”, conosceremo l’eleganza neoclassica del Canova, il sogno settecentesco del Pécheux  e l’estro creativo del Gonin, capace di trasportarci nel mondo del teatro e della letteratura. SABATO 28 GENNAIO ore 11.00 vi aspettiamo numerosi per un viaggio tra Arte, Storia e Moda: “COSTUMI AD ARTE. DAL PÉCHEUX AL GONIN”. I libri della Biblioteca Albertina si animeranno, per dare vita alle Veneri e alle Danzatrici del Canova, i dipinti della Pinacoteca Albertina ci racconteranno la vezzosa moda del Settecento e la più austera moda dell’Ottocento, gli artisti appariranno come per magia davanti ai nostri occhi, per narrare le loro avventure e aneddoti divertenti!