Santena riscopre le mappe dell’Ottocento

Domenica mattina (15 gennaio), nella sala consigliare del comune di Santena, il comitato di storia locale ha organizzato la presentazione di alcune mappe storiche del territorio, ottenute da recenti elaborazioni grafiche di documenti catastali dell’Ottocento, quando il nucleo urbano santenese era ancora una borgata di Chieri. E’ stata presentata una planimetria dell’attuale territorio del comune “elaborata incastrando, come fosse un puzzle, otto fogli della mappa catastale disegnata nel 1864 dal geometra Antonio Rabbini, all’epoca direttore generale del catasto presso il Ministero delle Finanze” – ha spiegato l’architetto Cecilia Carena, curatrice del lavoro. “Un’elaborazione che ha richiesto un certo impegno, nonché l’utilizzo di sofisticati software grafici, in quanto le dimensioni delle riproduzioni digitali non erano tutte uguali”. Nel 1879, quando Santena fu separata da Chieri e divenne a sua volta comune, le mappe Rabbini furono un riferimento certo per definire i nuovi confini. Una seconda rielaborazione grafica è stata invece ottenuta dalle carte catastali del geometra Firmino Caneparo che nel 1888 aveva rappresentato nel dettaglio terreni, fabbricati e le diverse zone del territorio santenese con la rispettiva denominazione. Curiosa la presenza a quel tempo di numerosi stagni e peschiere, oggi quasi del tutto scomparsi.

Luigi Marsero