PIEMONTE ARTE: IVREA, CASALE APERTA, COLLEGNO, NICHELINO, BIELLA, TORRE PELLICE, CHIVASSO, NOVARA, ALBA…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

IVREA. “ASTRATTISMO E INFORMALE NELLA COLLEZIONE OLIVETTI E NELLA COLLEZIONE CIVICA”

al Museo Civico P.A. Garda di Ivrea dall’11 febbraio al 26 marzo 2023

Balla, Compenetrazione e luce, 1920

Sabato 11 febbraio sarà inaugurata alle ore 18 la penultima mostra del ciclo espositivo “Olivetti e la Cultura nell’Impresa responsabile” avviato nel 2021 grazie all’accordo siglato da Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, Olivetti S.p.A e TIM S.p.A. Oltre 90 opere, con un allestimento ideato per mettere in risalto ogni singolo dipinto. Il percorso espositivo presenta un articolato panorama dei nuovi linguaggi dell’arte emersi in Italia dagli anni cinquanta ai primi anni novanta del Novecento. Le opere d’arte astratta e informale presenti nella collezione Olivetti dialogano con le opere coeve della collezione civica. Una collezione aziendale e una collezione pubblica, nate con modalità e scopi diversi ma che talvolta convergono su alcuni artisti. La mostra trae avvio con opere di Picabia, Balla e Kandiskij e Mirò, con rimandi al futurismo e alle radici variegate dell’astrattismo. L’Astrattismo, nelle sue varie forme, rifugge dalla rappresentazione della realtà fenomenica, e lascia spazio alla fenomenologia dell’inconscio, ai simboli dello spirito, negando o stravolgendone le forme, esplorando nuove relazioni tra immagine e realtà, in una direzione più lirica da una parte e più geometrica dall’altra. Nel dopoguerra, artisti tra cui Wols, suggestionati dalle ricerche della psicoanalisi, dall’indagine surrealista dell’automatismo e dalla filosofia esistenzialista, cominciano a perseguire sistematicamente la negazione della forma come entità chiaramente definita, disegnata e progettata, per far emergere, invece, gli impulsi individuali più inconsapevoli. Nasce l’arte informale che non vuole infatti rappresentare forme e fenomeni esterni. Alla centralità della forma l’artista preferisce dunque la centralità della materia. Non solo materia, ma poi anche segno e gesto sono i capisaldi dell’arte informale e prevalgono in maniera diversa a seconda dell’artista. Il percorso espositivo non ha la presunzione di poter illustrare l’evoluzione sfaccettata e variegata dei vari movimenti e gruppi che si sviluppano a partire dal dopoguerra e sino alla soglia degli anni novanta del Novecento, semmai di portare alla luce e mettere in evidenza le scelte consapevoli o talvolta la casualità che ha determinato l’acquisto o la donazione di alcune opere significative. Negli anni del dopoguerra mette a fuoco la figura di Spazzapan a Torino, astretteggiante ma mai astratto nel senso puro del termine. L’artista definiva la sua arte un “rabesco misto con l’espressione” e nelle sue “composizioni geometriche” prevale ancora, il più delle volte, l’elemento iconico (gatti, cavalli, santoni o meccanismi di ruote e di raggi). Nel panorama italiano sono di fondamentale importanza per dare visibilità alle novità e alle nuove tendenze artistiche le mostre e, per il formarsi della collezione Olivetti, viene messa in evidenza l’importanza di quella di Prato del 1955 Sessanta maestri del prossimo trentennio, organizzata da Carlo Ludovico Ragghianti, in cui esposero artisti come Redento Bontadi, Enzo Brunori, Piero Dorazio, Mario Lattes, Alvaro Monnini, Mattia Moreni, Emilio Scanavino, Sergio Vacchi, le cui opere è possibile ammirare in esposizione. Alla seconda metà degli anni cinquanta risalgono anche le opere di Eva Fischer, Ennio Morlotti e Tancredi Parmeggiani. Rifocalizzando l’attenzione sui movimenti torinesi, in mostra si trovano opere di Annibale Biglione e Filippo Scroppo che furono tra i fondatori del Movimento Arte Concreta a Torino. Gli anni sessanta trovano rappresentazione in opere di artisti di tendenze molto diverse tra cui Ettore Fico, Piero Ruggeri e Giorgio Ramella. Non mancano collegamenti con una visuale allargata e più internazionale attraverso le personalità di Pierre Alechinsky e Hans Hartung. Espressioni di artisti piemontesi quali Mauro Maulini a artisti internazionali come Walter Ballmer, Gabino Amadeo e Pedro Coronel sono sprazzi di diverse ricerche artistiche coeve ma molto diverse fra loro che caratterizzano gli anni settanta. Un nucleo di opere di Tony Arch che costituiscono un’importante donazione al museo civico eporediese e ci conducono alla soglia degli anni duemila.

Orari di apertura: dal martedì a domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Nei giorni di Carnevale il museo resterà chiuso da domenica 19 a martedì 21 febbraio 2023.

Info: www.museogardaivrea.it tel 0125410512

 

CASALE CITTA’ APERTA: NUOVA EDIZIONE SABATO 11 E DOMENICA 12 FEBBRAIO

Passeggiata gratuita ai monumenti alle ore 15 di domenica

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Sabato 11 e domenica 12 febbraio torna la sempre apprezzata Casale Città Aperta, la tradizionale iniziativa per far conoscere i monumenti e i musei cittadini organizzata dell’Assessorato alla Cultura – Museo Civico in collaborazione con l’Associazione Orizzonte Casale.Come da tradizione la manifestazione si svolgerà in concomitanza con la domenica dedicata al Mercatino dell’antiquariato allestito al Mercato Pavia e permetterà a turisti e visitatori di trovare aperti: Castello del Monferrato: con la possibilità di salire sugli spalti e all’interno dei torrioni e visitare gratuitamente le mostre allestite negli ambienti interni: sabato dalle 15,00 alle 19,00 e domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00.Cattedrale di Sant’Evasio: sabato e domenica dalle 15,00 alle 17,30.Chiesa di San Domenico: visitabile sabato dalle 15,00 alle 17,30.Chiesa di Santa Caterina: sabato dalle 15,00 alle 18,00 e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle  15,00 alle 18,00 con ingresso da via Trevigi, 16 (Palazzo Trevisio).Torre Civica: sabato dalle 15,30 alle 18,30 e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.Palazzo Gozani di San Giorgio, sede del Comune, sarà possibile visitare gli ambienti del piano nobile: Sala Consiliare, Galleria, Sala Verde, Sala Rossa e Sala Gialla, decorate con gli splendidi affreschi di Francesco Lorenzi dedicati a temi mitologici. Domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.Percorso storico-militare del Monferrato (Coordinamento delle Associazioni d’Arma in via Martiri di Nassiriya 8): domenica dalle 10,00 alle 12,30 con esposizione di un interessante e vasto

Casale. Municipio – sala rossa_2020 – ph Marco Coppo

patrimonio documentale e fotografico custodito dal Coordinamento.Percorso storico-culturale di origine militare (Associazione Nazionale Alpini, via De Cristoforis 16): sabato dalle 9,00 alle 11,30; domenica dalle 9,30 alle 11,30 con  preavviso il giorno precedente al numero 339 415 9256. La sede espone un interessante e vasto patrimonio storico, documentale, librario e artistico.Il Teatro Municipale non sarà visitabile in quanto nel weekend è stato prescelto quale sede del 32° Vertice Nazionale Antimafia 2023. La chiesa di San Michele non sarà aperta a febbraio, ma le visite riprenderanno a marzo.  Sarà inoltre possibile partecipare a una passeggiata gratuita condotta dai volontari dell’associazione Orizzonte Casale della durata di un’ora circa alla scoperta dei principali monumenti cittadini. Ritrovo al chiosco di piazza Castello (di fronte al Teatro Municipale) domenica alle 15,00.Nel fine settimana saranno aperti anche i seguenti musei:  Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi con ingresso gratuito sabato e domenica dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,30. Situato nell’ex Convento di Santa Croce, affrescato all’inizio del Seicento da Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, include la Pinacoteca, con l’esposizione di circa 250 opere tra dipinti e sculture, e la Gipsoteca Leonardo Bistolfi, una delle poche collezioni italiane in grado di illustrare l’intero percorso creativo di uno scultore nella sua completezza, con 170 sculture del maestro simbolista, di origine casalese, che raggiunse fama internazionale. Nella sala ipogea è esposta la collezione di Carlo Vidua, con le testimonianze di viaggio raccolte dal

casale santa caterina

viaggiatore monferrino durante tre viaggi intorno al mondo all’inizio dell’Ottocento. Il museo proporrà domenica alle ore 11 la visita guidata gratuita alle collezioni della Gipsoteca Bistolfi a cura di Dario Salvadeo; non è richiesta la prenotazione. Sabato e domenica sarà inoltre possibile visitare la Collezione Bistolfi (donata nel 2021 dagli eredi dello scultore) in quattro orari fissi: alle 11,00, alle 12,00, alle 16,00 e alle 17,00.La Sinagoga e i Musei Ebraici saranno aperti domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00 con ingresso a pagamento: edificata nel 1595, monumento di grande interesse storico e artistico, il Tempio Israelitico oggi si presenta nel suo splendore barocco rococò piemontese (1700-1800). Sono annessi il Museo Ebraico, che espone numerosi argenti, tessuti e oggetti di culto.Percorso museale del Duomo Sacrestia Aperta: chiuso a febbraio.

Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 0142.444.330 – 444.309 o consultare il sito www.comune.casale-monferrato.al.it/cca.

 

 

COLLEGNO. FRANCESCO CASA – SEGNO E MATERIA

Alla Sala delle Arti Parco Gen. C.A. Dalla Chiesa -Collegno corso Torino n. 9, alla presenza del sindaco di Collegno Francesco Casciano e dell’Assessore alla Cultura Matteo Cavallone, e con la presenza di Umberto D’ Ottavio e Silvana Accossato, si inaugura venerdì 17 febbraio alle ore 18: “Francesco Casa – Segno e Materia”, organizzata dall’Associazione Culturale Gli Argonauti A.P.S , con il patrocinio del Comune di Collegno e della Regione Piemonte.

 La mostra continuerà sino al 12 marzo con orario: dal mercoledì alla domenica  dalle 14.30/18,30.   

L’Ingresso alla mostra è libero.

Catalogo della mostra presente durante l’evento.

 

BIELLA. “DA TAASET A TUTANKHAMON. L’ETERNITÀ EGIZIA TRA REALE E VIRTUALE DOMENICA 12 FEBBRAIO ALLE 11 VISITA GUIDATA CON IL CONSERVATORE ARCHEOLOGICO DEL MUSEO

L’assessorato alla Cultura propone una nuova interessante iniziativa: la visita guidata alla mostra “Da Taaset a Tutankhamon” con Angela Deodato, conservatore archeologico del Museo del Territorio Biellese. Domenica 12 febbraio alle ore 11 avrete a disposizione una guida d’eccezione per conoscere meglio l’antico Egitto e Taaset, la mummia conservata nel museo cittadino. Il conservatore archeologico del museo accompagnerà i visitatori nella rinnovata sezione egizia, commentando l’esposizione di fotografie scattate dal grande egittologo biellese Ernesto Schiaparelli durante le sue missioni di ricerca. La mostra, che sta riscontrando un grande successo di pubblico, si conclude con il tour virtuale della tomba di Tutankhamon. Quali segreti ancora si celano dietro la maschera del famoso faraone? Quali usanze pensavamo fossero soltanto questione di costume e invece hanno ragioni pratiche molto precise? Una storia che non smette di riservare sorprese quella della civiltà egizia, ma che continua a essere un elemento di grande interesse per un pubblico di tutte le età. Questa visita guidata rappresenta un’occasione per vedere la mostra con il supporto culturale e scientifico di Angela Deodato che saprà svelare nuove e affascinanti curiosità.

Visita guidata gratuita per massimo 20 persone (si paga solo il biglietto d’ingresso)

Prenotazione obbligatoria (entro venerdì 10 febbraio 2023) scrivendo all’indirizzo museo@comune.biella.it: oppure contattando il numero 015-2529345.

Biglietti

€ 9,00 (intero non residenti)

€ 7,00 (ridotto non residenti)

€ 5,00 (residenti a Biella)

Ingresso gratuito: minori di 10 anni, persone diversamente abili e loro accompagnatore, possessori Abbonamento Musei, scolaresche con insegnanti.

 

 

TORRE PELLICE. “TINI” JAHIER (1902-1975): UN PASTORE FOTOGRAFO

Mostra fotografica 11.02- 30.06.23

Fondazione Centro culturale valdese

Le fotografie di Roberto (Tini) Jahier raccontano il mondo contadino attraverso la ricerca  dell’essenzialità della vita, del lavoro e anche del silenzio delle montagne. Il lavoro delle donne  ha un posto privilegiato nella narrazione. Parallelamente sono espressione della visione del “pastore fotografo” su quel mondo, la realtà valdese, la riflessione biblica e la fede. Le  foto di Tini Jahier sono anche altro, le 60 foto raccolte per la Mostra, estrapolate dal ben più corposo archivio di negativi di Tini Jahier, ci presentano infatti luoghi e mestieri, immagini che possono essere testimonianza, ma in realtà solo apparentemente sono spontanee, molte sono preparate e studiate. Sono frutto di scelte ben precise per raccontare il mondo ed il suo punto di vista.  Lo studio fotografico è la realtà delle Valli. Nelle foto di Jahier la quotidianità è importante così come lo sono le relazioni. Gli uomini e le donne sono ritratti nelle loro attività quotidiane siano queste il lavoro, lo svago o i momenti comunitari, come anche i bambini e gli animali. Gli edifici sono usati come scena e come luogo in cui mostrare i soggetti. La fontana, il balcone, la scala diventano scenari.  La capacità di Jahier è quella di coglierne l’umanità più profonda: queste donne e questi uomini  raccontati  siamo tutti noi, questa terra  è la terra di tutti. Il silenzio viene narrato.  Lo sguardo artistico si confonde con quello di fede, si intrecciano le sensibilità dell’uomo e del pastore. Per Jahier l’immagine comunica anche di per sé diventando talvolta simbolica come quella del “seminatore” e di diversi altri scatti che passano dal riprodurre un gesto quotidiano al parlare della trascendenza quando sono affiancate a un versetto biblico. Il focus si sposta e la narrazione cambia.

La Mostra si aprirà l’11 febbraio alle ore 16,30 alla Fondazione Centro culturale valdese  in via Beckwith 3 a Torre Pellice (TO), grazie alla collaborazione della famiglia Jahier che ha messo a disposizione la copiosa collezione.

 

CHIVASSO. MOSTRA FOTOGRAFICA “ATTRAVERSO L’IMMAGINE. NOI SIAMO, IO SONO”.

Sabato 4 febbraio, il noto fotogiornalista torinese Max Ferrero ha inaugurato a Chivasso la rassegna fotografica “Attraverso l’immagine. noi siamo, io sono”, realizzata dai ragazzi dei centri giovani comunali Gong e l’Isola nel Quartiere, che hanno seguito il suo corso Fotolab. Il laboratorio si è tenuto lo scorso autunno per un totale di 6 incontri. Nella galleria “Demetrio Cosola”, a Palazzo Einaudi, la rassegna promossa dal Comune di Chivasso rimarrà aperta al pubblico dal mercoledì al sabato, con ingresso gratuito, fino a sabato 18 febbraio. Gli orari del mercoledì vanno dalle ore 10 alle 13 del mattino, e dalle 16 alle 19 del pomeriggio. Giovedì e venerdì l’apertura sarà solo pomeridiana dalle ore 16 alle 19, mentre di sabato la mostra si potrà visitare dalle ore 10 alle 13, e dalle 15 alle 19. I giovani partecipanti hanno tentato di esprimere concetti molto più profondi dei soggetti inquadrati; girando con una fotocamera hanno descritto come e chi si sentono, sia come individui sia come gruppo di coetanei. Il pensiero si è combinato alla realtà di tutti i giorni facendo scaturire un istante di pura creazione. Le cornici delle fotografie sono state create dai ragazzi dei centri giovani in collaborazione con il Ludobus Valdocco e gli operatori dei centri. Per la realizzazione sono state recuperate assi di legno da vecchi bancali.

 

 

NICHELINO. MOSTRA “CON GLI OCCHI DI QUINTO”

Fino a venerdì 10 febbraio, presso la Ludoteca Comunale (via Filippo Turati 4/8), è allestita la mostra “Con gli occhi di Quinto – Pensieri di Quinto Osano” dedicata alla figura di Quinto Osano, ex deportato del campo di concentramento di Mauthausen.

La mostra è visitabile dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 nei giorni di apertura della Ludoteca Comunale “La bottega dei sogni” (https://comune.nichelino.to.it/ufficio/istruzione-e-asili-nido/ludoteca-comunale/)

 

NOVARA. PROROGA MOSTRA “MILANO. DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA

La mostra “Milano. Da Romantica a Scapigliata”, promossa da Mets – Percorsi d’Arte con Comune di Novara e Fondazione Castello, rimarrà aperta fino al 10 aprile, giorno di Pasquetta. “Il grande successo di pubblico registrato per questa importante esposizione – spiegano il Sindaco Alessandro Canelli e il Presidente di Mets Paolo Tacchini – conferma la necessità di una proroga che possa consentire a chi ancora non è riuscito a visitarla di raggiungere il Castello e poter apprezzare lo straordinario percorso artistico che racconta la città di Milano”. “Ad oggi – conclude Canelli – siamo a quota 20 mila visitatori, tra cui tanti milanesi che hanno fortemente apprezzato l’esposizione e la presenza di opere dei grandi artisti dell’Ottocento. Tutto ciò a conferma del successo della formula che da anni caratterizza le Grandi Mostre al Castello e della professionalità di chi le organizza. Un binomio che ha portato a Novara migliaia e migliaia di visitatori in questi anni e che ha contribuito ad accrescere fortemente il sistema culturale novarese”.

 

ALBA: “NATURA D’AUTORE” CON I DISEGNI DI ENNIO LAVÈ NEL MUSEO CIVICO DALL’11 FEBBRAIO AL 10 APRILE

Sabato 11 febbraio alle ore 17.30 nella sala Maccario del Museo Civico “Federico Eusebio” di Alba s’inaugura la mostra “Natura d’autore”. In esposizione 24 disegni naturalistici raffiguranti animali di diverse specie, a colori e in bianco e nero, realizzati da Ennio Lavè. L’artista, da sempre appassionato di natura, ha collaborato con il Museo Civico di Storia Naturale di Milano e con il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano. Ha sempre avuto una forte inclinazione per il disegno e, da qualche anno, ha iniziato ad applicarsi sistematicamente nella rappresentazione di vari animali, come insetti, uccelli, mammiferi e molto altro. La mostra è curata da Giovanni Repetto conservatore di Scienze Naturali del Museo ed è visitabile fino a lunedì 10 aprile 2023, al costo del biglietto di ingresso del Museo “Eusebio”. Dichiara il vice sindaco ed assessore alla Cultura Carlotta Boffa: «Ospitiamo nel nostro museo queste opere pittoriche originali su animali di diverse specie che ben si accostano all’esposizione permanente di reperti archeologici e di scienze naturali. Un’iniziativa che riapre alla consuetudine di organizzare esposizioni temporanee collegate alle collezioni, alternando argomenti naturalistici ad argomenti storico-archeologici. Il tutto per proporre al pubblico un’offerta culturale più varia, più interessante e più ricca durante la visita».

Il Museo è aperto dal martedì al venerdì 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.00-13.00 e 15.00-19.00. Ingresso: 3 euro intero; 1 euro ridotto.

Info e prenotazioni: Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali “Federico Eusebio” Via Vittorio Emanuele II, 19 – Alba

 

CARNEVALE ALL’ACCADEMIA ALBERTINA

Domenica 12 febbraio, un Carnevale con le opere di Paola de’ Cavero e i rievocatori de “Le vie del tempo”, Pinacoteca dell’Accademia Albertina, Torino

Visite guidate per gli adulti e attività di laboratorio artistico per i più piccoli ci prepareranno alla settimana di Carnevale! Alle 15 e alle 16.30 le visite guidate dedicate dalla Storia del Costume, insieme ai rievocatori storici dell’Associazione Le vie del tempo. A confronto la tradizione carnevalesca italiana con gli abiti storici tra Settecento e Ottocento. Scopriremo le opere di Paola de’ Cavero e il ruolo dell’Accademia Albertina nei carnevali torinesi di un tempo, dalle Gianduieidi alle feste dei Cavalieri del Gran Bogo. Costo della visita guidata: 7 euro, in aggiunta al costo del biglietto: INTERO 7 euro / RIDOTTO 5 euro / GRATUITO per possessori di Abbonamento Musei. Prenotazione obbligatoria: pinacoteca.albertina@coopculture.it – tel: 0110897370 (attivo tutti i giorni feriali e festivi tranne il mercoledì). Alle 16, invece, la visita + laboratorio per le famiglie con bambini: Dopo aver incontrato i rievocatori storici, con i loro straordinari abiti, daremo forma e colore a un ballo in maschera realizzato col collage!

Età consigliata: 6 -11 anni (divisi in differenti tavoli a seconda dell’età)

Durata: 1h 30′ Costo dell’attività: 10 euro per bambino partecipante, in aggiunta al costo del biglietto (che devono prendere in considerazione anche gli adulti accompagnatori):

INTERO 7 euro / RIDOTTO 5 euro / GRATUITO per possessori di Abbonamento Musei.

Prenotazione obbligatoria: pinacoteca.albertina@coopculture.it – tel: 0110897370 (tutti i giorni feriali e festivi dalle 10 alle 18, tranne il mercoledì). Pinacoteca Albertina, via Accademia Albertina 8, Torino

 

VOLERELALUNA. MOSTRA “ANCORA SCONOSCIUTI” DI MARIO TOZZI              

Volerelaluna, via Trivero 16, Torino. periodo mostra dal 7 al 28 febbraio 2023. Apertura: giovedì, venerdì, sabato 15.00 -18.00  – gli altri giorni su appuntamento –                             tel.  371.444.2275 – info@volerelaluna.it  – https://viatrivero.volerelaluna.it

 Ho conosciuto Mario Luigi Tozzi (Lucera 1947-Torino 2014) nel 1969 all’Accademia Albertina di Torino, eravamo entrambi allievi del primo anno alla scuola di pittura del professor Piero Martina e da allora abbiamo spesso condiviso il percorso artistico e quello di vita, anche in compagnia dell’amico fotografo Tommaso Mattina. Dal 1975 al 1980 siamo stati soci fondatori e artisti dello storico Studio 16/e che inaugurò a Torino mostre di artisti d’avanguardia dell’est Europa, allora poco noti, come Natalia LL, Radomir Damnjan, Endre Tot e Rasa Todosijevic (per citarne solo alcuni). Nel corso della nostra avventura artistica abbiamo attraversato entrambi varie fasi di ricerca. Mario Luigi Tozzi ha iniziato con un lavoro concettuale basato sul ricordo e sulla memoria, recuperando vecchie lettere e fotografie ed esaltandone e consacrandone il loro potere evocativo. Dopo varie esperienze legata alla scultura, realizzata con materiali diversi, negli anni Novanta del Novecento, ritorna alla pittura. Mario Luigi Tozzi amava scrivere ma il suo rapporto con la scrittura, seppure molto fervido e poetico, era intimo e riservato e sarebbe auspicabile in un prossimo futuro condividerlo pubblicamente. Siamo stati colleghi nell’insegnamento di Discipline Pittoriche nei vari licei del Piemonte e poi a Torino fino al nostro pensionamento, ma soprattutto grandi amici. Le opere esposte in questa mostra fanno parte della serie di “Sconosciuti” che hanno caratterizzato la sua ricerca negli ultimi decenni. Solo qualche volta le sue figure di “Sconosciuti” hanno una connotazione di genere, spesso sono indefiniti, come a voler rappresentare l’essere umano come tale, in tutta la sua essenza e la sua completezza di maschile e femminile, fusi insieme. Una delle costanti che ricorrono nelle sue opere sono gli sfondi, il cielo, sempre presente e mutevole, con le diverse tonalità dell’alba e del tramonto e il contesto naturale. Gli “Sconosciuti” sono quasi sempre inseriti in un paesaggio, un vento benevolo muove le loro capigliature e sono in piacevole contatto con la natura. Spesso sono accompagnati dalla presenza di uno o più animali che sembrano vivere in simbiosi con l’umano ed osservare con lo stesso sguardo lo spettatore, infondendo un senso di pacatezza e appagamento, solo raramente velato di malinconia. A volte appaiono anche oggetti e strumenti musicali, tanto cari a Mario perché anch’essi compagni di vita. Il suo mondo pittorico non è altro che ciò che Mario Luigi Tozzi auspicava per sé e per gli altri, una condizione ideale di convivenza simbiotica del genere umano con la natura e il mondo animale, una visione ideale di fratellanza assoluta e di complicità, forte e palpabile, che sta a noi non spezzare ma vivere come una condizione naturale. Sconosciuti, a volte sereni e a volte con un senso solo apparente di smarrimento che si interrogano e ci interrogano sul nostro paradiso perduto.

Santo Leonardo