Mombercelli:  Squillari con Madonna di spade, storie d’amore e guerra nella Asti del 300

Per chi ama i romanzi storici ambientati nel basso medioevo,  presso la biblioteca civica di Mombercelli, con il patrocinio del comune, è in programma sabato 18 febbraio alle ore 16 la presentazione del libro  “Madonna di spade – Storie d’amore e guerra nel Trecento” di Aldo Squillari, secondo libro della trilogia medievale, su edizionimille.eu, che spiega come un libero Comune perse la libertà. L’autore incontrerà le persone interessate a conoscere l’origine del personaggio del libro. Asti e il suo territorio sono l’ambiente in cui si svolge la narrazione dell’ultimo libro di Squillari. Monbercellese doc, grande appassionato di storia e di cultura, già dirigente di importanti aziende. L’autore è un grande professionista con una carriera lunga alle spalle, dove ha lavorato a livelli manageriali importanti, sia a livello nazionale che internazionale. Nella vita lavorativa si è occupato prima di marketing, poi di vendite, infine ha ricoperto la carica di direttore generale e dirigente d’ azienda per tanti anni, in società diverse, lavorando in Italia e all’estero e nel 2018  è approdato alla pensione. Però nel mezzo mondo che ha girato, ha trovato il tempo per scrivere romanzi storici. I suoi interessi sono  leggere romanzi filosofici, di storia e di archeologia, ed è sempre affascinato fin da quando era ragazzo.  Nel libro si descrive che nel 1200 Asti era una delle città più ricche d’Europa, i suoi mercanti prestavano denari ai Re d’Europa, avevano creato filiali in molti Paesi, inventato perfino la lettera di credito. Era un libero comune che muoveva guerra e sceglieva le sue leggi. L’odio tra le famiglie più importanti le portò a chiamare in proprio soccorso duchi, papi e imperatori. Il risultato fu che tutti infine persero la libertà e dovettero assoggettarsi ad un nuovo signore. Un personaggio affascinante si aggira nei dintorni di Asti: è la “madonna di spade”, attraverso la quale, l’autore analizza gli eventi cruciali della storia medievale di Asti e in Piemonte, dove domina la scena in mezzo alla violenza dei combattimenti, ma anche delle relazioni amorose, narrate con realismo estremo. L’autore ricostruisce con fedeltà vicende antiche, ma non ha inteso fare una ricostruzione storica asettica: si schiera secondo il suo modo di pensare e le sue convinzioni, pur senza travisare i fatti o storpiarli. Li osserva con gli occhi dei protagonisti e sogna con loro un mondo migliore. Tornare agli avvenimenti di tanti secoli fa permette di capire meglio l’Italia di oggi, le sue divisioni, il prevalere di interessi particolari su di un bene superiore. Nella storia come nella vita reale, spesso tutti perdono il bene più prezioso, la libertà, solo per non aver saputo rinunciare a qualcosa.                           “Il romanzo storico gode di un nuovo revival, anche tra i giovani, certo per merito di editori illuminati, che hanno saputo vedere il “sarà” nell’ “è stato”. Voglio ringraziare Squillari per il suo monumentale lavoro, una vera lezione di educazione civica mediante la riscoperta del territorio, indagato correttamente come un’enciclopedia. Auguro che il lavoro di Aldo Squillari abbia il successo che merita”. Gianfranco Monaca, docente e scrittore, Asti.

Alessandra Gallo