ALLEGRO MOLTO a cura di EDOARDO FERRATI

Torino- SCHNITTKE MUSICISTA APOLIDE- Alfred Schnittke  (1934-1998) è indicato come compositore russo o come compositore di ascendenza ebreo tedesca, nato in Russia  senza una

Alfred Schnittke

goccia di sange russo. In sostanza un apolide, uno straniero ovunque..  Ha studiato a Vienna, città che gli ha dato una certa esperienza spirituale e disciplina. Tornato a Mosca, dove fu docente per un decennio in Conservatorio, si mantenne guadagnandosi da vivere come autore di colonne sonore. Nel corso del 1972 iniziò a cercare conforto nel cattolicesimo a cui si convertì nell’83: possedeva credenze profondamente radicate nella predestinazione e nel misticismo che hanno influenzato la sua opera. La musica di Schnittke fu spesso ostica al sospetto della burocrazia sovietica: nel 1980 gli venne proibito di viaggiare fuori dell’URSS. Il 21 luglio ’85 colpito da ictus che lo lasciò in coma, dichiarato morte in diverse occasioni, si riprese e continuò a comporre. Stabilitosi ad Amburgo, rimase sempre di salute cagionevole, subì diversi attacchi di ictus prima del decesso.

Schnittke parte da posizioni in sintonia con la tradizione sovietica, approdò, poi, alla tecnica seriale per

procedere, infine, a una sintesi di stile e di linguaggio aperti a influenze estese (per esempio al jazz).La fase finale della carriera è caratterizzata dal cosiddetto polistilismo, un serrato confronto fra elementi stilistici disparati, accostati, sovrapposti e stratificati su una difficile eppur vitale equilibrio  tra ricerca di riferimento nel passato  e tensione verso il futuro.

Al centro del programma del consueto concerto settimanale dell’OSN figura il brano Pianissimo per orchestra di Schnittke, eseguito per la prima volta nel 1969 al festival di Donauschwingen . Gli altri due lavori sono di repertorio. Il Concerto in la minore op. 120 per violino e orchestra di Schumann s’articola nei canonici tre movimenti e rifiuta ogni trattamento virtuosistico con una scrittura avvolgente costituisce una delle maggiori attrattive della letteratura concertante.  Infine le Danze sinfoniche op. 45 dove Rachmaninov gioca nel contesto dell’arricchimento coloristico  dell’impianto tradizionale. Sul podio dell’OSN il russo Stanoslav Kochanowsky e solista l’armeno  Sergey Khachatryan (violino) sono annoverati tra i più brillanti interpreti odierni con una proficua conoscenza maturata nel corso degli anni formativi.

 

Giovedì 2 marzo (ore 20,30) e venerdì 3 marzo (ore 20.00)

Auditorium RAI “Toscanini”, p. Rosaro

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da STANISLAV KOCHANOWSKY, solista SERGEY

KHACHATRYAN  (violino)

Musiche di Schumann, Schnittke (foto), Rachmaninov