Alessandria. Il Gelindo “dei Frati”: continua la tradizione con la realizzazione di un DVD

Realizzato il progetto “Memoria e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico, dell’Associazione San Francesco: dal messaggio francescano alla tradizione del Gelindo”.

Il progetto si colloca nel quadro complessivo di conservazione e valorizzazione di tutte le raccolte storiche dell’Associazione San Francesco di Alessandria e si è articolato in due sezioni parallele e complementari: il riordino e la schedatura informatizzata dell’archivio sociale e la realizzazione di un supporto fisico digitale predisposto per la conservazione dei materiali audiovisivi relativi alla sacra rappresentazione del Gelindo.

Un ruolo fondamentale per la realizzazione del progetto è rivestito dal contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ha permesso di realizzare un intervento che crediamo utile a tutta la comunità alessandrina.

Il progetto è stato curato dalla Cooperativa Arca e da Grafiche Canepa per conto dell’Associazione San Francesco di Alessandria. L’intervento relativo alle operazioni di riordino e schedatura complessiva e puntuale di tutta la documentazione componente l’archivio sociale è stato realizzato da archivisti professionisti mediante criteri tecnico-scientifici; è stato prodotto un inventario informatizzato di tutti i dati archivistici della documentazione conservata rendendola agevolmente consultabile. Questo inventario costituisce pertanto lo strumento fondamentale per garantire la testimonianza organizzata della secolare memoria dell’Associazione (fondata l’11 luglio 1920 e tuttora esistente) e una fonte primaria per condurre in futuro studi e ricerche su tutti gli aspetti di un’esperienza pressoché unica nella città contemporanea, tra cui la vita associativa, il teatro, la pratica sportiva, l’attività caritativa e quella missionaria.

La realizzazione del supporto digitale (DVD) Gelindo 96 “A ’s vigùma an streaming” consente di ottenere un duplice scopo. Il Gelindo “dei Frati”, rappresentato nel periodo natalizio nel Teatro San Francesco di Alessandria ininterrottamente dal 1924, neppure la guerra lo ha fermato. La pandemia da Covid-19 ha sconvolto la 96esima edizione del 2020/2021, che è quindi stata interamente sviluppata con le moderne tecniche di comunicazione, così da poter proseguire la tradizione e arrivare direttamente a casa di tutti gli affezionati alessandrini conquistando magari chi ancora non lo conosceva.

Il DVD realizzato, oltre alla consueta businà, consente di accedere inoltre a parecchi contributi filmati e inediti, un po’ di storia, il punto di vista dei giovani, il dietro le quinte, riproposti sotto forma di “pillole” telematiche, le stesse diffuse tramite i canali social Facebook, Instagram, YouTube e in collaborazione con Radio Gold TV dal 25 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.Da quell’esperienza è nata l’esigenza di “fermare” su un supporto fisico digitale la memoria e l’unicità di una edizione speciale dello spettacolo, intimamente legato alla storia e tradizione alessandrina e alla salvaguardia del dialetto, oltre che all’importante contributo alla beneficenza per le opere missionarie e la mensa dei poveri, gestita dal convento dei Frati Cappuccini.

“L’Associazione San Francesco – ha dichiarato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Luciano Mariano – è una delle pochissime presenti continuativamente e attive nella realtà sociale cittadina da oltre un secolo. Intere generazioni di giovani sono passate negli spazi di gioco, di studio e di preghiera dei “Frati”. Tra loro, anche nomi importanti, come quello di Umberto Eco, rimasto sempre legato alla tradizione del Gelindo.

La Fondazione, pertanto, ha seguito con interesse e ha appoggiato volentieri il progetto che ha lo scopo di valorizzare e tutelare il patrimonio storico dell’Associazione. Esso infatti costituisce un’importante risorsa che tutti insieme abbiamo la responsabilità di non disperdere. Il lavoro già realizzato fino ad oggi valorizza un importante patrimonio identitario fondamentale per mantenere viva una delle più significative tradizioni cittadine”.