Chirurgia nuova al C.T.O.: un giovane potrà di nuovo usare la mano
Il chierese Bruno Battiston ha diretto l’intervento, durato 8 ore, e lo spiega a 100torri
Ottime notizie dall’ospedale CTO, dove una grave lesione alla mano con paralisi totale del braccio, riportata in un incidente stradale da un giovane motociclista, è stata trattata con un approccio innovativo dall’equipe chirurgica diretta dal chierese Bruno Battiston, Direttore U.O.C. Ortopedia e Traumatologia Indirizzo Chirurgia della Mano ed Arto Superiore del C.T.O. Città della Salute e della Scienza di Torino. Spiega il dottor Battiston a 100torri: “L’intervento eseguito al CTO di Torino su un giovane motociclista coinvolto in un incidente stradale alcuni mesi orsono è un nuovo approccio per il recupero della funzione della mano in una grave lesione con paralisi totale dell’arto superiore. La paralisi è dovuta ad una lesione del plesso brachiale , che è la formazione di strutture nervose che emergono dal midollo spinale per innervare dal punto di vista motorio e sensitivo tutto l’arto superiore. Quando la lesione da strappamento è totale con avulsione delle radici dal midollo spinale non si hanno monconi nervosi dai quali partire per la ricostruzione. La novità tecnica consiste nell’utilizzo di una radice nervosa del lato sano, e cioè la radice a livello della settima vertebra cervicale che non crea danni nel prelievo perché le sue funzioni vengono svolte anche dalle altre radici cervicali. La radice viene fatta passare dietro l’esofago in un delicato territorio anatomico fino al lato opposto e suturata ai nervi lesionati. Le fibre nervose così trasferite ricrescono lentamente a reinnervare anche alcuni muscoli che danno la funzione prensile della mano. Fino ad ora tutte le altre tecniche utilizzate non hanno consentito il recupero della funzione della mano.” L’intervento chirurgico è stato eseguito senza complicanze alcuni giorni fa dai microchirurghi della mano e dai neurochirurghi Bruno Battiston, PaoloTitolo, Giulia Colzani e Francesca Vincitorio (nella foto in alto). La procedura chirurgica è durata circa otto ore. Per l’intervento è stato usato un microscopio robotico a visualizzazione stereoscopica 3D con controllo remoto hands free (che evita l’uso delle mani e permette ai chirurghi di non staccarle dal campo operatorio). Il recupero della funzione motoria necessita di molti mesi. La riabilitazione prevede l’adozione di trattamenti specifici possibili solo in centri di riferimento come il CTO di Torino”