IL 20 APRILE LA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA “GUERRA E RESISTENZA A PINO TORINESE”

Anche quest’anno il Comune di Pino Torinese celebra la Festa della Liberazione con un’importante iniziativa: giovedì 20 aprile alle ore 20.45 durante un evento a ingresso libero presso il Teatro Le Glicini verrà infatti presentato il volume “Guerra e Resistenza a Pino Torinese”, un accurato lavoro di ricerca che ha ricostruito, collegando le vicende locali con quelle più generali della Resistenza e della guerra mondiale, un quadro complessivo di quel periodo sul nostro territorio. A seguire, lo spettacolo teatraleNon vivevo sulla luna” dedicato a José Domingo Molas ideato ed interpretato da Marco Gobetti. Alla serata parteciperà anche la Filarmonica Pinese.

Un momento commemorativo per ricordare il 26 aprile 1945 – giorno in cui, grazie alla lotta congiunta dei soldati Alleati e dei gruppi partigiani locali, il territorio pinese fu liberato dal giogo nazifascista – con la presentazione del progetto a cura della ricercatrice  Valentina Colombi, autrice del volume. Accanto a lei, a raccontare i due anni di studi sul territorio, Barbara Berruti, Direttrice di Istoreto, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino, a cui l’Amministrazione Comunale ha affidato la ricerca.

I due anni di ricerche e coinvolgimento del territorio hanno portato alla redazione di un volume che, con cura e precisione, racconta il periodo di guerra e di Resistenza partigiana a Pino Torinese, un luogo strategico per la difesa della zona circostante e, per questo, molto ambito dai cittadini del territorio in cerca di protezione ma anche dalle truppe nazifasciste. Uno studio approfondito e  documentato che permette, da un lato, di comprendere le dinamiche politiche e culturali del territorio in quel periodo, e, dall’altro, di conoscere luoghi e persone che hanno giocato un ruolo cruciale durante la Resistenza.

La Sindaca Alessandra Tosi ha dichiarato: “Come Amministrazione Comunale sentiamo la responsabilità di portare avanti la memoria del nostro territorio e dei nomi che, con coraggio e sacrificio, hanno lottato per il futuro del nostro paese. Due anni fa abbiamo commissionato il lavoro a Istoreto e a Valentina Colombi, che con grande cura e precisione ha approfondito la tematica, scrivendone pagine ricche e illuminanti. È un lavoro molto importante e di grande spessore per la nostra comunità, e per questo vogliamo valorizzarlo il più possibile: siamo infatti convinti che sia uno strumento prezioso per il mantenimento di una memoria collettiva  e per commemorare tutti i cittadini pinesi che si opposero  al nazifascismo”.

Un volume non accademico, che ambisce a essere presente nelle case del territorio pinese, affinché si tramandi la memoria alle generazioni future. A questo proposito l’Assessora alla Cultura, Elisa Pagliasso, ha commentato: “I lavori di ricerca sono sempre fondamentali per non dimenticare e per conoscere il passato da cui si proviene. Il volume curato dalla Dottoressa Colombi si caratterizza per uno stile molto divulgativo e quindi accessibile con facilità da tutti. Per questo ci auguriamo di raggiungere con questo volume  i cittadini pinesi, per riconoscere le proprie radici e avere la consapevolezza di ciò che i nostri concittadini hanno vissuto”.

Alla presentazione del libro seguirà quindi lo spettacolo “Non vivevo sulla luna”, a cura dell’associazione culturale “Lo stagno di Goethe”: un monologo di e con Marco Gobetti, che impersonerà José Domingo Molas, un prete salesiano che durante la Seconda Guerra Mondiale si adoperò coraggiosamente per salvare vite nel chierese, anche nascondendo soldati alleati. Originario del Paraguay, Molas studiò all’Istituto teologico internazionale di Torino, dove fu ordinato sacerdote, per divenire in seguito rettore del Santuario di Castelnuovo don Bosco.

Tutti i cittadini e le cittadine pinesi sono invitati a questo appuntamento particolarmente significativo per ricordare i momenti che posero fine alla guerra, grazie alla tenacia e al coraggio di Alleati e Partigiani.