Mondonio, torna il profumo di pane
La scrittrice e giornalista astigiana Laura Bosia, nei primi anni ’80, scriveva su “La Stampa” : “Quel profumo di pane che anima Mondonio”, in cui elogiava i profumati grissini e il rustico pane “come una volta”. I panettieri erano Ernestina e Giovanni Deideri ( rispettivamente classe 1926 e 1919). Gioanin ‘l Panaté, figlio di Giacomo, anche lui panettiere, dopo sette anni di lontananza da casa – prima per la naia e poi, senza soluzione di continuità, sui fronti francese e iugoslavo e, infine, prigioniero in Germania – al ritorno dalla guerra,
intraprende il mestiere di famiglia a cui, fin dall’infanzia e poi giovanetto, aveva collaborato. Nel suo lavoro al pastin, era stato sempre affiancato dalla moglie Ernestina , esperta di grissini , crostate e cestini (un intreccio di pasta di grissini con, al centro, la mela). Alla fine degli anni ’80 cessarono la loro attività, per raggiunti limiti di età . Il borgo perse il forno, luogo di vita “sociale” ed anche il piccolo negozio dove i due coniugi vendevano quei gustosi prodotti .
Ora qualcosa del passato che guarda al futuro rinasce a Mondonio, nella panetteria in via Case Sparse, sulla provinciale per Asti, con il Forno di Mondonio, del nipote Giacomo Freiburger .
Sabato 12 marzo, alle ore 15,30, l’ inaugurazione: nuova vita a grissini, torcetti, miche e micon.