PINEROLESE. DAL 30 APRILE, E PER TUTTA LA BELLA STAGIONE, C’E’ “BIKE & MINE”

In bicicletta – o in ebike – dentro la miniera “Gianna” di Prali. Un modo diverso per vivere le gallerie scavate dai minatori di talco

 

 

Un’esperienza unica a livello italiano: andare in mountain bike dentro una miniera, lungo la Galleria Gianna di Prali, scavata dai minatori della Val Germanasca per cercare il talco. E’ l’esperienza che si può vivere con “Bike & Mine”, un giro in bici nel ventre della terra, all’interno dell’antica miniera appartenente all’Ecomuseo delle Miniere di Talco della val Germanasca: sarà possibile provarla domenica 30 aprile e, poi, durante la stagione primaverile ed estiva, il 7, 13, 20 e 28 maggio, il 10 giugno, il 1 e 9 luglio, il 3 settembre. Un percorso medio facile – in compagnia di un accompagnatore cicloturistico – che si può percorrere sia con la propria mountain bike sia con l’e-bike e che può eventualmente prevedere anche il pranzo (tour da prenotare: info@turismopinerolese.it, 331/ 390.17.45: possibile vengano attivate, sulla base delle richieste, altre date).

La proposta nasce dalla sinergia tra Consorzio Turistico Pinerolese e Valli ed Ecomuseo: il ritrovo è sempre alle 9 a Prali, si parte attraversando su due ruote la miniera Gianna, lunga circa due chilometri. Si sbuca, poi, in località Antouard, a Salza di Pinerolo, per salire al Colle delle Fontane. Il percorso, in totale, prevede circa 15 chilometri sulle due ruote. Rossana Turina, presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli: «E’ un’esperienza unica  a livello italiano sia per la tipologia di proposta sia per le caratteristiche della miniera». La Gianna è, infatti, una delle rare gallerie minerarie “one way”, ovvero si entra da una valle, quella di Prali, la stazione turistica più conosciuta e si esce nella valle parallela, quella di  Salza, bella e riservata, con offerte gastronomiche e curiosità di rilievo.

Scopriminiera: una realtà piemontese che nel 2023 festeggia 25 anni

Il sogno visionario di tenere in vita le Miniere di Talco della Val Germanasca, a Prali, si è concretizzato esattamente 25 anni fa con l’apertura dell’Ecomuseo ed ora è arricchito da questa proposta. «Nato per preservare uno dei simboli identitari del territorio, l’Ecomuseo delle Miniere di Talco della val Germanasca e del Chisone, chiamato familiarmente Scopriminiera, accoglie ogni anno migliaia di studenti e di famiglie nel periodo da marzo a novembre» sottolinea la presidente, Laura Sottovia. Per i visitatori è una scoperta sorprendente e indimenticabile (orari e info: www.ecomuseominiere.it), per gli abitanti della valle è la memoria radicata di un riscatto sociale: la figura del contadino-minatore.

A Prali, comune di 262 abitanti a 72 chilometri a sud-ovest di Torino, queste miniere rappresentano un unicum anche a livello storico e geologico: occorre tornare a 260 milioni di anni fa, quando nacquero le Alpi. Ciò avvenne quando le due placche tettoniche dell’Africa e dell’Eurasia si scontrarono: la linea dei Margini Convergenti dello scontro coinvolse proprio quel pezzo di Alpi che rende oggi l’Ecomuseo una rarità geologica straordinaria. Scoprialpi è infatti la galleria che racchiude questo fenomeno – studiato all’estero, ma poco conosciuto in Italia – che custodisce la prova materiale della linea di scontro delle due placche.  La roccia della galleria, nel punto dove i margini si accartocciarono l’un contro l’altro, spinti da forze immense, diverge completamente dalla roccia circostante: nella struttura, nella densità e in vari fenomeni marginali. Un qualcosa che, qui, si può toccare con mano.