Chieri, il ‘bidone’ del Rally Day. ‘Patrocinio dato e poi tolto, ma è stato furbo lui…’, dice il sindaco

rally 2C’è un aggiornamento sulla vicenda che riguarda il ‘bidone’

Il sindaco Martano

Il sindaco Martano

rifilato ad una trentina di operatori economici chieresi dall’organizzatore dell’evento “Rally Day” di domenica in centro a Chieri. “Il patrocinio del Comune – dice il sindaco Martano – che era in effetti stato concesso a richiesta della società con sede a Chivasso, era poi stato revocato nei giorni immediatamente precedenti la domenica, visto che il richiedente non aveva ottemperato alle richieste degli uffici comunali di presentare alcuni documenti. Ma mi rendo conto che ormai il guaio era stato combinato: l’organizzatore si era già fatto dare i soldi dai commercianti millantando il patrocinio e promettendo che avrebbe indirizzato ai loro bar e ristoranti un gran numero di clienti, tra l’annunciata folla dei partecipanti al Rally Day. In molti gli hanno creduto e, del resto, un truffatore è tale se è bravo, e lui lo è stato…Mi spiace per chi ci aveva creduto e lo aveva aiutato con offerte.” La vicenda ha contorni ancora da definire, su cui sta lavorando la Polizia Municipale. “L’organizzatore non ha fatto contratti con i commercianti – prosegue Martano – e quel che ha promesso era tutto a parole. Le 3-4 macchine che sono in effetti arrivate in Piazza Dante erano probabilmente di amici complici suoi, diciamo che ha avuto una gran faccia tosta.” Martano nega che il Comune, di fronte ad una richiesta di patrocinio, possa spingersi più in là di tanto nel pretendere garanzie. “Mi è stato detto dopo che questo signore aveva già fatto una cosa del genere altrove in passato, ma noi non possiamo chiedere fedine penali o estratti di casellari giudiziari, quando qualcuno si presenta e dice che vuol portare a Chieri delle Ferrari, che a loro volta richiameranno tanta gente e faranno fare buoni affari ai ristoratori chieresi.” Adesso, dopo la minaccia di denuncia collettiva da parte dei commercianti e con il lavoro della Polizia Municipale, pare che la soluzione bonaria sia possibile. “Mi hanno detto che forse questo signore verrà a restituire i soldi”, conclude speranzoso il sindaco.