Chieri, fine del cantiere ‘eterno’: nuova destinazione per il palazzo di Via Principe Amedeo

Il cantiere fermo da due anni, inn Via Principe Amedeo

Il cantiere fermo da due anni, inn Via Principe Amedeo

Non sarà più una residenza per anziani, ma avrà comunque una funzione sociale, l’edificio di Via Principe Amedeo il cui cantiere è fermo da due anni per difficoltà da parte della proprietà di trovare acquirenti per gli alloggi. Il comune e l’impresa che fa capo a Sergio Manolino hanno trovato una soluzione che dovrebbe, secondo l’assessore all’urbanistica Massimo Ceppi, sbloccare la situazione. “A breve – dice Ceppi – adotteremo una delibera di indirizzo che dichiarerà possibile una modifica al progetto iniziale, verso soluzioni di co-housing e social-housing che appaiono compatibili dal punto di vista urbanistico. Si potrà poi modificare la convenzione col privato recependo la proposta progettuale che l’impresa ci ha sottoposto. Dal punto di vista architettonico cambierà poco o nulla, cambierà invece la destinazione finale. Non più residenza solo per anziani, ma soluzione abitativa di tipo innovativo, adatta anche ad altri. Per esempio a famiglie con disabili che hanno bisogno di vivere in una struttura protetta. A questo punto, il Comune entra in gioco come partner: anziché esigere oneri di urbanizzazione, potremo, a scomputo degli oneri stessi, diventare proprietari di una parte dell’edificio destinando quegli spazi a famiglie problematiche, all’insegna del mutuo aiuto. Ci sembra una proposta innovativa e interessante.” Un progetto a valenza sociale (“che sta bene alla proprietà, che ce l’ha proposto”, precisa Ceppi) che prende due piccioni con una fava: sblocca un cantiere che sembrava destinato a far parte per sempre del panorama chierese e ‘lancia’ un messaggio nuovo alla città.