Poirino e il Pianalto. Cos’è la Tinca Gobba Dorata
il Pianalto è la culla di un particolare tipo di allevamento ittico, quello della tinca e nello specifico della tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino che dal 2008 ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. Il disciplinare di produzione circoscrive minuziosamente il territorio del Pianalto e, come tutti I disciplinari approvati dall’Unione europea, dal Ministero delle politiche agricole e dalla Regione Piemonte, definisce nei particolari le regole di allevamento.
L’allevamento continua a essere praticato in forma tradizionale, in stagni e laghetti artificiali (peschiere) con acque basse, calme e limacciose, con fondali d’argilla e poco calcarei. I problemi degli ultimi anni tra cui si evidenziano: siccità, erbe infestanti nelle peschiere e uccelli predatori fanno sì che la produzione sul territorio è ormai ridotta a poche decine di quintali di tinche allevate principalmente in due aziende: una a Poirino e una Villanova d’Asti.
Contrariamente a quanto avviene in altre zone del Piemonte, nel Pianalto l’obiettivo è da sempre pescare pesci piccoli, tra i 70 e i 120 grammi. Abitudine che deriva da quando per sfoltire le acque, alla prima pescata, a maggio, si pescavano anche le piccole tinche che a 10 – 11 mesi misuravano 12 – 15 cm. Peraltro, da un punto di vista culinario si adattano meglio all’assorbimento dei vini e dell’aceto usati per i carpioni che sono uno dei modi più adatti per consumarle.
La tinca gobba dorata è una variante della tinca comune, presenta una livrea dalla colorazione prevalentemente giallo-rossiccia dovuta alle terre rosse, caratteristiche del Pianalto di Poirino, costituto da argille rosse pleistoceniche. Un’altra caratteristica del pesce del Pianalto è la presenza di una gibbosità all’altezza delle prime vertebre cervicali. La tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino è apprezzata per le carni magre, leggere e compatte, proteiche e con poche spine.