Duomo di Chieri. Una macchia preoccupante
Il Duomo di Chieri, bello e insigne, è anche in genere molto pulito e ben conservato: i restauri alle cappelle, alle volte, ai pilastri, agli arredi, iniziati negli anni 80 del 900, sono proseguiti nei decenni successivi, con risorse della parrocchia e dei cittadini, anche mediante l’impegno di associazioni locali. Abbiamo assistito a numerosi istruttivi momenti di presentazione di tali interventi di salvaguardia e valorizzazione.
Tuttavia, qui e là emergono elementi di preoccupazione: un edificio grande e complesso necessita di continuie attenzioni. Lo sguardo del chierese ora è attratto da una brutta infiltrazione nella cappella del Corpus Domini, che ha già cancellato parte di un affresco sulla volta. Anche gli stucchi secenteschi coniniciano a essere intaccati, tanta è la forza delle “infiorescenze” che si sono manifestate da alcuni mesi. Ognuno di noi, in generale, può gettare un occhio alle cose belle per individuare le criticità: molti occhi risultano utili in molti simili casi.
Auspichiamo che si ponga rimedio al danno, per quanto possibile: possiamo farcela, disponiamo di risorse scientifiche adeguare, restauratori esperti e attrezzati.
Contiamo che l’appello non cada nel vuoto, anzi! Però facciamo presto! Infatti il confronto tra lo stato di 6-7 anni fa, testimoniato dalle immagini pubblicate sulla Grande Pinacoteca (https://www.100torri.it/newsite/wp-content/uploads/2016/08/Affreschi-della-volta) e quello di oggi è allarmante.
Un chierese di 50 anni