Carmagnola e l’ospedale unico, Saitta va avanti e i cittadini si organizzano (come a Chieri)

L'assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta

L’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta

L’ospedale unico avanza, non ci sono alternative. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, nell’incontro pubblico svoltosi lunedì a Carmagnola, presenti politici (i sindaci di Carmagnola, Silvia Testa, e Chieri, Martano), medici e tanta gente preoccupata di perdere l’ospedale di casa. “L’incontro ha avuto un andamento non diverso da quello di Chieri – commenta il sindaco Martano – con una sottolineatura sui disagi legati ai ‘trasferimenti secondari’, cioè alle persone portate per un ricovero all’ospedale di Carmagnola e di lì reindirizzate in altri ospedali perché la struttura non aveva tutto il necessario per quel ricovero. Un migliaio di casi in un anno, con un costo per il solo trasporto di oltre 160 mila euro. Una situazione cui si potrà ovviare solo con l’ospedale unico.” All’incontro di Carmagnola ha partecipato anche Rachele Sacco, presidente del comitato per l’ospedale a Chieri. “Abbiamo riscontrato nei cittadini carmagnolesi – dice – le stesse preoccupazioni espresse dai chieresi: perdere un ospedale su cui si è speso molto addolora, e di riscontra anche la mancanza di trasparenza dell’operazione. Anche a Carmagnola si è costituito un comitato di cittadini, e di qui in avanti saremo a stretto contatto. La gente ha diritto a partecipare di più a queste scelte.”