CRONACA-Torino, arrestati durante la cessione di una partita di marijuana  avevano in auto uno jammer per evitare di essere localizzati

 

jammerSono stati sorpresi insieme mentre scambiavano un quantitativo di marijuana. Con loro, in auto, avevano anche uno jammer: l’apparecchiatura elettronica in grado di inibire i segnali telefonici cellulari, di aprire i veicoli parcheggiati con l’utilizzo di un telecomando, ma soprattutto utilizzato abitualmente dai corrieri della droga per impedire ad eventuali impianti Gps montati sui veicoli di monitorarne gli spostamenti, eludendo così eventuali investigazioni condotte dalle forze di polizia. Personale della Squadra Volanti impegnato in attivo controllo del territorio nel quartiere Mirafiori ha notato l’autovettura sospetta, una Lancia Y, in orario pomeridiano; a bordo, due cittadini stranieri che, alla vista della Volante, si davano alla fuga.  Nasceva un breve inseguimento che terminava in Strada delle Cacce, ove i due sospetti venivano raggiunti e fermati dalle pattuglie. Si tratta di due cittadini albanesi, di 42 e 29 anni; il quarantaduenne, pluripregiudicato,  risiede a Genova, mentre il più giovane a Torino. Gli agenti, durante la perquisizione dell’auto,  rinvenivano una busta in nylon contenente un chilogrammo di marijuana. Uno di essi, il quarantaduenne, aveva in tasca 800 euro, il prezzo ricevuto per la cessione della partita di stupefacente all’altro. La perquisizione degli alloggi ove sono domiciliati i due uomini portava anche al rinvenimento di altro denaro contante, circa 4000 euro, nonché di documentazione cartacea che riportava in modo inequivocabile il dettaglio delle operazioni di acquisto e cessione dello stupefacente in argomento, una sorta di “libro mastro”.  Sono stati sequestrati a carico dei due, oltre al chilo di marijuana ed alla valigetta contenente il dispositivo eletttrinico, anche la confezione, vuota,  di un rolex, il telecomando che attiva il jammer, dei guanti da lavoro in plastica e tessuto sintetico neri, un sacchetto con elastici per il  confezionamento della  marijuana, numerosa documentazione bancaria  e sette telefoni cellulari.