PIEMONTE ARTE: DOROTHEA LANGE, BONOMI, DE-COLL’, FASSIO, UNIA, ONTANI, SEBASTIANO, SISMONDA, ART NOVEAU…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
CAMERA. MOSTRA DOROTHEA LANGE. RACCONTI DI VITA E LAVORO
dal 19 luglio all’8 ottobre 2023.
Dopo l’esposizione su Eve Arnold, prosegue la presentazione delle grandi fotografe del Novecento: Dorothea Lange, oltre a essere l’autrice di una delle icone più celebri del secolo, la toccante Migrant Mother scattata nel 1936, è una delle protagoniste assolute della fotografia documentaria del XX secolo, un autentico pilastro del genere.
Curata dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, la mostra presenta il percorso della fotografa in oltre 200 opere, con particolare riferimento agli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività. La crisi climatica, le migrazioni e le discriminazioni sono alcuni dei temi attualissimi trattati da un’autrice che è stata, come scrisse John Szarkowski, “per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista”.
IL “MARE” DI CORRADO BONOMI ALLA “VETRINA” DI NOVARA
La simpatica “Vetrina” del centro storico novarese, presso l’entrata al cortile di corso Italia 5, ospita fino al prossimo 31 luglio 2023, una piccola ma selezionata e interessante esposizione delle opere dell’artista novarese Corrado Bonomi. Si tratta di lavori dedicati al “Mare” (da qui il titolo dato alla “Vetrina”) e realizzati nel periodo 1987-2023.
Il tema del mare ha caratterizzato una parte importante della caratteristica produzione ironico-ludica di Bonomi; per questo è significativa l’iniziativa di proporre alcune opere di piccole dimensioni della sua fase “marina” (nelle foto alcuni lavori esposti nella “Vetrina”, a partire dalle sue scatolette di pesce con dipinto di “pesce” all’interno).
Corrado Bonomi, che è nato a Novara il 20 marzo 1956, dove vive e lavora tuttora, può vantare una lunga carriera di personali e collettive in Italia e in Europa in importanti spazi pubblici, istituzionali e privati.
Esordisce nel 1983 con una personale alla galleria “Il Mercante” di Milano, dove incontra Narciso Bonato, il suo primo collezionista e sostenitore. Inizia il suo percorso espositivo in Germania nel 1995, a Mannheim, in occasione del progetto “Plastische Objekte Bilder” alla “Halskratz Galerie, dove
incontra Angelo Falzone, proprietario della galleria e primo animatore del gruppo del Concettualismo ironico italiano, a cui Bonomi aderisce. Partecipa a mostre del Gruppo a Mannheim e a Friburgo e quindi ad altre rassegne a Graz, Bolzano e Kiel. Alla fine degli anni Novanta collabora con la Fondazione VAF, attraverso il MART di Trento e Rovereto e lo ZKM Center for Art and Media di Karlsruhe. Nel 1995 inizia la collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo di Arte contemporanea del Castello di Rivoli. Nel 1997 collabora con il museo “Erre come… conoscere e giocare con i rifiuti” a Torino e nello stesso anno lavora anche col museo “A come Ambiente” di Torino. Nel 2000 è docente presso la Scuola di Design “Futurarium” di Milano. Nel 2002 prende parte a “Una Babele postmoderna” negli spazi della Galleria San Lodovico e di Palazzo Pigorini di Parma; nello stesso anno a “Interni italiani”, mostra itinerante che viene proposta a Lisbona, Praga e Berlino. Espone quindi nel 2004 alla Biennale d’Arte del Piemonte, dove tornerà nelle successive edizioni del 2007, 2008 e 2014. Nel 2005 è tra i vincitori della prima edizione del Premio Fabbri per l’Arte. Seguono le partecipazioni a mostre alla Triennale Bovisa di Milano (2009), alla Fondazione Pomodoro di Milano (Mostra “La Scultura italiana del XXI° secolo”, 2010) e alla Triennale di Milano (2012). Nel 2010 collabora ed espone con il Museo Ritter di Waldenbuch, dove torna nel 2012 e nel 2022 per altre rassegne. Nel 2016 e nel 2020 ha inoltre partecipato a esposizioni rispettivamente alla Galleria Civica di Trento e allo Spazio XNL di Piacenza. Nel 2021 ha inoltre realizzato una importante opera per l’ospedale Niguarda di Milano e nel 2022 Cannobio ha scelto alcune sue installazioni per una “mostra diffusa” nella città lacustre. L’iniziativa della “Vetrina” si presenta come una vera occasione per conoscere o rivedere una piccola selezione della produzione di Corrado Bonomi, la cui capacità artistica e notorietà internazionale è bene attestata dal ricco curriculum sopra sinteticamente riportato.
Enzo De Paoli
DE-COLL INAGURA A ROMA
Mostra dell’artista chierese Pier Tancredi De-Coll alla Galleria Borgo Pio Art Gallery.
Sabato 8 luglio l’artista chierese Pier Tancredi De-Coll ha inaugurato a Roma una sua personale
Borgopioartgallery_via degli Ombrellari 2 ROMA. Con Pier Tancredi De-Coll’ presenzieranno il Critico Andrea Barretta Cultura James Castelli Ale Musella
CAMBIANO. CLAUDIO FASSIO: “REALTA’ E FANTASIA”
LE SCULTURE DI UNIA A NIZZA MONFERRATO
G.A.M. LUIGI ONTANI. NAPOLEONCENTAURONTANO
Dal 13 luglio 2022 al 31 luglio 2025
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
La GAM è felice di accogliere in comodato nelle proprie collezioni l’opera di Luigi Ontani, NapoLeonCentAurOntano, realizzato nel 2003 in occasione di una personale presso il Museo Napoleonico di Roma. È una delle numerose riletture che l’artista ha realizzato sul tema iconografico del centauro, creatura ibrida e metamorfica che Ontani accomuna al Sagittario, suo saturnino segno zodiacale.
Secondo la mitologia classica il centauro è per metà creatura razionale e per metà passionale, carattere ambiguo che ben si sposa alla figura di Napoleone che spronò e tradì, in pari misura, lo spirito dei lumi quanto quello del Romanticismo. E ben si addice all’artista che non disdegna mai di intrecciare l’espressione dell’intelligenza con quella del desiderio in una sua personale forma di arguto slancio d’arte e vita. Così Napoleone, universale misura di ogni possibile mania di grandezza, offre un ironico specchio al narcisismo dell’artista che, una volta di più, presta il proprio volto alla realizzazione della scultura in ceramica policroma, esempio tra i più rilevanti della sua ricreazione.
L’ibridolo (idolo + ibrido) sarà esposto nell’atrio del primo piano della GAM e avrà il compito, quanto mai adeguato alla sua natura di napoleonica ed ibrida contemporaneità, di congiungere idealmente il percorso delle collezioni del ‘900 con lo spazio dedicato alle esposizioni “Ottocento”, attualmente in corso, e “Hayez”, in programma per ottobre.
LE SCULTURE DI FRANCO SEBASTIANO ALESSANDRIA IN MOSTRA A CHERASCO
Un rinoceronte e una poltrona: essere o avere
Dopo le opere scultoree fatte con le chiavi vecchie, che erano in mostra l’anno scorso a cielo aperto per il centro storico di Cherasco, Franco Sebastiano Alessandria ha nuovamente prestato alla città un suo lavoro, il dittico a tecnica mista intitolato “Essere o avere”, un rinoceronte di 4 metri e una poltrona a grandezza naturale.
A spiegarne il significato è lui stesso con queste parole: «Essere o avere. I primi due verbi che ci insegnano a scuola sono essere e avere, però quasi tutti si preferisce l’avere, espresso nella poltrona con alcuni simboli. La trama del manto del rinoceronte “essere” è un terreno arido sempre più frequente di questi tempi. Sarà forse un po’ colpa dell’avere?»
L’opera si può ammirare e fotografare nella piazzetta antistante il Palazzo Comunale cheraschese; rimarrà in esposizione un paio di mesi fino a settembre.
«Ringraziamo l’artista Franco Alessandria – dice il sindaco di Cherasco Carlo Davico – che ha nuovamente pensato alla nostra città per esporre una sua opera e abbellire di conseguenza il nostro centro storico. Infatti da quando sono stati posizionati il rinoceronte e la poltrona, abbiamo visitatori attirati ad ammirarla e a fotografarla».
RACCONIGI. CARLO SISMONDA. OPERE SCELTE DA COLLEZIONI
A cura di Anna Cavallera
Organizzazione artistica : Benedetta Lauro
Sabato 15 luglio 2023 Ore 17.30 / 20.00
Pinacoteca Civica Levis Sismonda – Racconigi – Piazza Vittorio Emanuele II
sabato 15 luglio 2023, dalle ore 17.30 alle ore 20, negli ambienti della Pinacoteca civica Levis Sismonda, avrà luogo l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi dedicati all’opera dell’artista Carlo Sismonda (Racconigi, 1929- Cuneo, 2011).
L’esposizione, promossa dalla Città di Racconigi, è organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS insieme alle volontarie ed ai volontari della Pinacoteca civica Levis Sismonda, in collaborazione con il Museo Civico Luigi Mallé ed il Comune di Dronero.
Curata da Anna Cavallera, con l’organizzazione artistica di Benedetta Lauro, l’esposizione presenta una ventina di opere pittoriche e grafiche scelte – generosamente messe a disposizione da collezionisti privati – le quali intendono ripercorrere visivamente alcuni momenti salienti della lunga carriera stilistica dell’artista racconigese e spaziano dai dipinti incentrati sul paesaggio alle nature morte, tutte caratterizzate da un forte ed acceso cromatismo.
In occasione dell’inaugurazione, negli ambienti espositivi del primo piano dell’immobile troveranno nuova collocazione alcune opere dell’artista Giuseppe Augusto Levis, cadenzate in termini cronologici e per temi: dalle vedute delle vallate piemontesi agli scorci relativi alla Prima Guerra Mondiale, alle suggestive vedute olandesi, russe e nordafricane.
Questo appuntamento espositivo dedicato ad uno dei due artisti ai quali è intitolata la Pinacoteca civica racconigese intende altresì presentare al pubblico la nuova collaborazione siglata con il Museo Civico Luigi Mallè di Dronero nello scorso mese di giugno attraverso convenzione sottoscritta da entrambe le amministrazioni comunali, tesa alla realizzazione di attività e progettualità condivise nell’ambito della cooperazione, promozione e valorizzazione delle rispettive realtà espositive, dei reciproci patrimoni materiali e immateriali e delle risorse culturali locali.
TORINO E BIELLA. FESTIVAL INTERNAZIONALE ART NOUVEAU WEEK.
Dall’8 al 14 luglio torna a Torino il Festival internazionale, manifestazione organizzata dall’Associazione Italia Liberty su iniziativa e a cura di Andrea Speziali, con appuntamenti esclusivi e inediti all’interno degli universi di questa caleidoscopica, empatica e affascinante corrente artistica: dall’incontro concerto inaugurale di pianoforte e arpa su note Art Nouveau al Conservatorio Statale Giuseppe Verdi, alla singolare Nursery Liberty sulla grafica torinese per l’infanzia a Palazzo Barolo con visita guidata gratuita al MUSLI, sino all’appuntamento dedicato agli elitari locali subalpini del ritrovo Belle Époque e ai Dolci Liberty, con degustazioni-rito inizi ‘900 al Caffè Baratti & Milano, “Locale Storico d’Italia”, dove il floreale dialoga con lo stile Aemilia Ars.
Ricchissima e altrettanto unica è l’immersione tra bellezza e stupefazione delle visite guidate con un esperto di Art Nouveau e aperture esclusive di residenze private, capolavori icona di maestri del calibro di Fenoglio, Vandone, Ballatore di Rosana, Gribodo, Velati Bellini, D’Aronco, Frapolli tra piazza Castello, via Bertola, Cit Turin San Donato, ex piazza d’Armi, Valentino, Crimea e precollina, Cimitero Monumentale.
RICETTO PER L’ARTE – AGORÀ DELLA VALSUSA. S.P.L.A.S.H. LIVE A SPIRITUAL PERFORMANCE IN A LANDSCAPE AQUARIUM WITH SILENCE AND HEARING DI FRANCESCO BLAGANÒ
in collaborazione con Manuela Scalenghe
14 – 30 luglio 2023
Torna per un’altra singolare esperienza sensoriale l’istallazione “S.P.L.A.S.H.” ideata dagli Artisti Francesco Blaganò e Manuela Scalenghe.
Inaugura il 14 luglio alle 18 al Ricetto per l’Arte, Agora della Val Susa ad Almese luogo di arte storia e cultura,con il patrocinio dell’Unione Montana Vallesusa, della Città Metropolitana e del Comune di Almese.
S.P.L.A.S.H. ovvero live a SPIRITUAL PERFORMANCE in a LANDSCAPE AQUARIUM With SILENCE and HEARING di Francesco Blaganò, realizzata con la collaborazione di Manuela Scalenghe, un’ installazione “ performante “, che si adatta ad ogni esposizione al luogo che la ospita. Centinaia di pesci realizzati con carta e altri materiali di recupero creano la fluttuante suggestione. Un mare, un acquario, un fondale, in cui qualcosa di prezioso è celato come un antico tesoro.
Le opere degli artisti che collaborano a questa nuova realizzazione esprimono in modo diametralmente opposto gli stessi concetti ( poiché di concettuale parliamo ), regalando al visitatore la stessa esperienza sensitiva e visionaria da punti di vista diversi. I due artisti hanno molto da dire insieme poiché sono il risultato di una somma a più fattori, Donna, uomo, Moglie marito, artista e artista, astratto, figurativo, formale e informale. Come contenere tutte queste contrapposizioni senza farle collidere? Ed ecco un unico contenitore, un luogo spaziale, dove, pesci in carta come simboli spirituali creano un luogo suggestivo dove le diverse esperienze possono convivere, come diversità che al fine si esprime all’unisono. La magia di questa installazione sta nel “ catturare “ il luogo che la ospita. Non è mai un’Opera posta in un luogo per essere contemplata, ma fatalmente incorpora il sito è ne viene catturata divenendo un’Opera sempre nuova nel suo stabile contenuto. Così Francesco Blaganò e Manuela Scalenghe Artisti e coniugi collaborando danno vita ad un “ matrimonio “ di idee e creatività, l’uno formale, materico, concreto, l’altra eterea, astratta e con il gesto nei sogni, essi si completano dando concretezza alla loro esperienza comune. L’opera e le opere seguono un percorso ben preciso, la progettualità aspira a dire cose concrete pur parlando di un mondo impalpabile, la spiritualità. Questo è l’emergere un cammino che dura da anni per Blaganò e Scalenghe, fatto di sculture, dipinti, disegni e molti progetti che a centinaia tracciano un percorso di vita, vissuto e condiviso tra artisti compagni di una vita.
“ Quest’opera non potrebbero essere completa senza la collaborazione di Manuela dice Blaganò, lei è la mia parte mancante, così come io sono la sua. Verrebbe meno un elemento della rappresentazione, la manifestazione istintiva e intima raffigurata in modo astratto e viceversa a Manuela mancherebbe il fondamento visionario ma concreto su cui appoggiare i suoi sogni”.
L’Amministrazione comunale impegnata da sempre nella salvaguardia e tutela dell’ambiente ha il piacere di ospitare in uno dei luoghi simbolo culturale del territorio, il Ricetto per l’Arte, l’installazione degli artisti Francesco Baglanò e Manuela Scalenghe.
“La mostra oltre che nelle sale del Ricetto dà vita, animandola come in un acquario, alla struttura interna della Torre Medioevale con un tuffo e un riemergere dall’arte, guardandola dal basso verso l’alto e successivamente dall’alto verso il basso come suggerisce il titolo S.P.L.A.S.H. – punto di forza dell’installazione è il riutilizzo dei materiali e la sensibilità per l’Ambiente tema molto caro alla nostra Comunità che è attiva quotidianamente nel rispetto del Territorio.” – dichiara la Sindaca Ombretta Bertolo – “Una mostra che permette all’osservatore di andare al di là dell’immagine stessa e che trova nel Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa il luogo di incontro per eccellenza dove accogliere e far riflettere sui temi importanti della socialità abbinata alla cultura.”
Mostra: S.P.L.A.S.H. live a SPIRITUAL PERFORMANCE in a LANDSCAPE AQUARIUM With SILENCE and HEARING
Artisti: Francesco Blaganò e Manuela Scalenghe
Luogo: Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa
Inaugurazione: venerdì 14 luglio 2023, ore 18:00
Periodo: 14 – 30 luglio 2023
Orari: Sabato 15:00 / 17:00 – Domenica 15:30 / 18:30
Info e prenotazioni: Associazione Culturale Cumalè – Tel. 3289161589 – cumale.ass@gmail.com
ACQUI TERME. MOSTRA “ZORAN MUSIC – GRAFICA”
A cura di Adriano Benzi e Rosalba Dolermo
Il calendario delle Mostre d’Arte dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme vede approssimarsi la data dell’inaugurazione ufficiale della Mostra “Zoran Music – grafica”, organizzata da Adriano Benzi e Rosalba Dolermo, che si terrà sabato 15 luglio alle ore 18,30 presso la Sala Mostre di Palazzo Robellini ad Acqui Terme.
I curatori, Adriano Benzi e Rosalba Dolermo, ogni anno offrono al pubblico esposizioni di elevato valore culturale e artistico, realizzate in collaborazione con il Comune di Acqui, che propongono linguaggi espressivi diversi e, accanto alla tradizionale Mostra Antologica, ricoprono un ruolo di primo piano nell’attività culturale della nostra Città.
La Mostra, dal titolo“Zoran Music – grafica”, intende ricordare il grande artista, profondamente italiano, nato in una famiglia slovena nel villaggio di Bukovica/Boccavizza presso Gorizia (allora parte della Contea di Gorizia e Gradisca), oggi Slovenia.
La Mostra, a ingresso gratuito, si terrà nella Sala Mostre di Palazzo Robellini, dal 16 luglio al 3 settembre 2023, con orario da Martedì a Domenica 10-12,30 e 16-19.
La Mostra consiste in una rassegna di circa 70 opere (calcografie-acqueforti, litografie, serigrafie, libri d’artista e alcuni pezzi unici) che ripercorrono le tappe fondamentali del lavoro di Zoran Music.
Music è considerato uno dei massimi artisti del XX secolo e si colloca nell’Olimpo degli artisti specializzati nella grafica; è stato altresì un pittore, disegnatore, acquarellista, capace di effettuare sostanziosi interscambi artistici tra l’incisione e la pittura, modulando ed influenzando, ora nell’uno ora nell’altro campo, invenzioni ed emozioni. Ha partecipato alle più importanti rassegne artistiche nazionali e internazionali ed ha esposto in numerosissime mostre personali in Italia e all’estero.
MOSTRA DI ROMANO REVIGLIO A CHERASCO
E’ stata inaugurata nel pomeriggio di giovedì 15 giugno a Cherasco, nel Palazzo Salmatoris, la Mostra del pittore Romano Reviglio.
Cheraschese, amante della sua città, che non volle mai abbandonare, ci ha lasciato una grande quantità di opere, significative di un’epoca artistica che va dagli anni Cinquanta fino ai primi anni Duemila, nella quale è sempre stato protagonista.
Fu indipendente, ma osservatore attento delle novità e degli sviluppi nel campo della pittura, talvolta capace di una sintesi originale tra gli esempi dei fermenti avanguardisti e il proprio “stile” pittorico, ma non permettendo mai che questo venisse travolto e mutato, mantenendo sempre la propria libertà di artista.
La mostra rivisita il percorso di un pittore raffinato, impegnato in una continua ricerca formale e poetica. Pone in evidenza i “temi” della sua pittura: le architetture sognate e irreali, dai colori accesi, che prendono forma attraverso rapidi e decisi tratti di inchiostro di china, i velieri persi nell’azzurro, diretti verso i luoghi del sogno, l’” Isola che non c’è”, sempre uguale e sempre diversa, e poi i dipinti astratti, da lui chiamati “Pagine” nei quali la superficie della tela viene divisa in riquadri popolati da forme sempre diverse, talvolta geometriche, nelle quali i colori si intrecciano e si sovrappongono in una ricca e brillante tavolozza. E poi, a partire dagli anni ’80, i grandi dipinti informali, cui si dedicò attraverso una ricerca rigorosa e difficile: grandi tele dalle forme dure, con colori decisi e talvolta cupi, fortemente espressivi. Tele che non concedono nulla al valore decorativo e che rappresentano per lui un approdo, la sintesi definitiva del suo straordinario percorso artistico.
Romano Reviglio ci ha lasciati nell’aprile del 2008, ma la sua pittura continua ad affascinarci e a regalarci emozioni: i suoi velieri ci portano in luoghi lontani e sconosciuti, nei luoghi dell’anima, la sua “isola che non c’è” ci offre rifugio, avvolgendoci in incanti sempre nuovi e i suoi colori ci regalano armonia e bellezza.
Lidia BOTTO
MOSTRA: “I RAGAZZI DEL ’79. GIOVANI IDEE PER LO STEMMA DEL PIEMONTE”
Martedì 11 luglio all’URP di via Arsenale 14/G a Torino il presidente Stefano Allasia, con i curatori Michele D’Andrea (storico) e Sabrina Gonzatto (associazione Linguadoc), ha inaugurato la mostra di disegni originali “I ragazzi del ’79. Giovani idee per lo stemma del Piemonte”. La mostra sarà esposta fino al 2 settembre 2023. Erano presenti alcuni degli autori dei disegni realizzati nel 1979.
Nel dicembre 1979, in vista dell’adozione dello stemma del Piemonte, il Consiglio regionale bandì un concorso di idee che coinvolse ben 82 scuole piemontesi di ogni ordine e grado, per un totale di oltre mille elaborati. Dopo più di quarant’anni, in occasione della Festa del Piemonte, il Consiglio regionale ha voluto presentare una selezione di quei lavori che costituiscono una testimonianza preziosa di come gli studenti di allora crescevano e si formavano in una società e in una scuola così diverse da quelle di oggi. Protagonista dei disegni il Piemonte degli anni ’80, una regione marcata da una forte presenza industriale e da pochi altri riferimenti: le fabbriche e le automobili, le risaie, il vino, lo sci, Gianduia e Cavour, la Mole e San Gaudenzio, con qualche interessante riferimento al design. Non manca il filone araldico, che individuava già nella combinazione della croce e del lambello lo stemma regionale adottato poi nel 1984.
MOMBERCELLI. MOSTRA DI PAOLO SPINOGLIO
Inaugurazione della mostra di Paolo Spinoglio “INSIEME” sabato 15 luglio ore 17.30 presso Vinicola Arno di Mombercelli (AT).
ARTISSIMA CELEBRA 30 ANNI: LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2023
Artissima celebra i suoi 30 anni e annuncia le gallerie e gli artisti che parteciperanno alla prossima edizione, diretta per il secondo anno da Luigi Fassi.
Da venerdì 3 a domenica 5 novembre 2023 gli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino accoglieranno le quattro sezioni principali della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future – con la partecipazione di 181 gallerie italiane e internazionali di cui 68 impegnate in progetti monografici.
Artissima inoltre continuerà a vivere anche online, ospitando sul sito anticipazioni, preview e approfondimenti sulle opere presentate dalle gallerie partecipanti. Il catalogo online affiancherà da fine ottobre le quattro sezioni consolidate, mentre dal 2 novembre la piattaforma digitale Artissima Voice Over, realizzata grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, accompagnerà le tre sezioni curate.
IL NUOVO TEMA. In occasione di questo importante anniversario, Artissima annuncia il tema dell’anno intitolato Relations of Care, ispirato a un recente saggio dell’antropologo brasiliano Renzo Taddei che individua e propone la cura come premessa e fine ultimo dell’avanzamento del sapere e matrice di tutte le relazioni che formano il tessuto delle nostre vite. Sono proprio tali relazioni di cura che la fiera è stata capace di generare – nei suoi 30 anni di esperienza – tra galleristi, artisti, collezionisti, professionisti e appassionati, aggregando storie, scrivendo nuove narrazioni e proponendo inedite chiavi di lettura del presente e del futuro per creare una vera comunità che ruota attorno all’arte.
CURATORIAL ADVISORS. Per il secondo anno consecutivo, la presenza dei Curatorial Advisors sottolinea l’elemento di valorizzazione dell’identità innovatrice e pionieristica della fiera nelle figure di Krist Gruijthuijsen, direttore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, e Jacopo Crivelli Visconti, curatore indipendente di San Paolo, Brasile.
Jacopo Crivelli Visconti è inoltre il nuovo curatore della rassegna di opere video che Artissima organizza, per il secondo anno, in dialogo con il suo Main Partner Intesa Sanpaolo presso le Gallerie d’Italia – Torino. Il progetto presenta opere video di artisti rappresentati dalle gallerie partecipanti ad Artissima nella sala immersiva del museo in Piazza San Carlo.
PREMI E FONDO ACQUISIZIONI. Anche quest’anno Artissima promuove, in collaborazione con istituzioni per l’arte, aziende partner e fondazioni, numerosi premi per artisti e gallerie e l’edizione 2023 si arricchisce di due importanti novità: il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte promosso da Fondazione Bracco e il Premio Pista 500 promosso da Pinacoteca Agnelli. A questi si aggiunge lo storico Fondo Acquisizioni promosso da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, incrementato a 200.000 euro in occasione del trentennale della fiera a beneficio delle collezioni di GAM – Galleria Civica di Arte Moderna di Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Al fianco di alcuni dei nomi di maggiore profilo della scena artistica contemporanea internazionale e nazionale, quest’anno esporranno per la prima volta ad Artissima 39 gallerie che vanno ad arricchire la proposta di espositori in fiera provenienti da 4 continenti e 33 Paesi, fra cui Brasile, Canada, Cina, Colombia, Corea del Sud, Cuba, Emirati Arabi, Hong Kong, Israele, Sud Africa, Thailandia, Uruguay e Zimbabwe.
IED E GALLERIE D’ITALIA DI INTESA SANPAOLO PRESENTANO IL PROGETTO “IL MARGINE FA LA PAGINA – IMMAGINI DAI CONFINI DELLA CITTÀ”:
Nell’ambito di Bureau Metamorfosi, progetto triennale di indagine sulla Città, IED Torino presenta le ricerche fotografiche realizzate dagli studenti del corso di Fotografia e dal 18 luglio diffuse in tutta la città grazie alle collaborazioni con GTT e IGP Decaux.
IED Torino presenta “Il Margine fa la pagina – Immagini dai confini della città”, progetto nato in partnership con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e secondo capitolo del percorso triennale di indagine sulla città di Torino, Bureau Metamorfosi. Il progetto ha visto la curatela di Giulia Ticozzi, coordinatrice del corso triennale di Fotgrafia IED Torino e la supervisione di Antonio Carloni, Vice Direttore Gallerie d’Italia – Torino, oltre che l’importante contributo di quattro esperti, Maurizio Cilli, Francesca Berardi, Arianna Arcara e Giulietta Fassino, e la guida del fotografo e docente Luís Aniceto. “Il Margine fa la pagina – Immagini dai confini della città” sarà fruibile dal 18 luglio al 15 settembre presso le Gallerie d’Italia – Torino nella sala immersiva del museo di Piazza San Carlo.
Se la prima tappa di Bureau Metamorfosi aveva esplorato il tema del Centro città, con il nuovo progetto l’Istituto Europeo di Design presenta sedici ricerche fotografiche realizzate da altrettanti studenti e studentesse del corso triennale di Fotografia, che hanno indagato da diverse e inedite prospettive scene di vita quotidiana, persone e storie di quegli angoli periferici di Torino dalle molteplici suggestioni e dai confini incerti, non solo geografici ma anche sociali, antropologici e architettonici. Con un approccio che li ha coinvolti dal punto di vista didattico, ma anche nelle vesti di abitanti in prima persona della città, gli studenti hanno raccontato quartieri come Barriera di Milano, Madonna di Campagna, Mirafiori e Falchera Vecchia senza avere vincoli tematici: ne è nata un’indagine libera ed eterogenea, svincolata dal concetto di “città dormitorio” e di degrado associato spesso alle zone urbane periferiche. Il ventaglio di storie ha raccontato infatti una città rivelata, con una visione oltre gli stereotipi di quartieri, esaltandone la quotidianità fatta di vita, lavoro e socialità.
Gli sguardi fotografici degli studenti e delle studentesse sono passati dal raccontare la vita di alcune Associazioni sul territorio alla trasformazione e abbandono di luoghi, testimonianza di un tessuto industriale ora inevitabilmente rivoluzionato; dalla prima scuola ucraina di Torino a quelle situazioni che vedono incrociare generazioni, etnie e gruppi sociali differenti; dalle barriere architettoniche alla quotidianità di universitari e di chi sembra non dormire mai, come i protagonisti dello street food per eccellenza, il kebab. Gran parte del progetto si compone di ritratti e street photography, come per esempio in Crux Via, ricerca incentrata su Parco Dora, visto come baluardo del libero arbitrio, in quanto crocevia immobile e testimone ogni secondo di combinazioni diverse di elementi in grado di dare vita a infiniti risultati, scenari e istantanee.
“Il margine fa la pagina” si diffonderà inoltre dal 18 luglio nella città. Grazie alla collaborazione con GTT e IGP Decaux i manifesti e i progetti fotografici occuperanno gli spazi pubblicitari di strade e pensiline, in una forma di narrazione e di restituzione alla città che nelle sue diverse sfaccettature ha ispirato il progetto.
“Questo lavoro, che segna la seconda tappa di un progetto triennale realizzato in collaborazione con Gallerie d’Italia Torino – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino – testimonia come i fotografi siano oggi interpreti del contemporaneo da diversi punti di vista: economico, sociale, culturale, paesaggistico e siano figure con molteplici sbocchi professionali che vanno dal foto reporter alla fotografia di moda, dalla fotografia di prodotto e pubblicitaria alla fotografia editoriale”.
Antonio Carloni, Vice Direttore Gallerie d’Italia – Torino, dichiara: “Con questo secondo capitolo del percorso triennale di indagine sulla città di Torino realizzato con lo IED abbiamo nuovamente voluto affidare a giovani studenti avviati alla professione della fotografia l’occasione di raccontare i cambiamenti della nostra città, concentrandoci questa volta sulle periferie. Un racconto per immagini che testimonia al tempo stesso come le Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo siano diventate un luogo di riferimento per l’osservazione dell’attualità e per comprendere le trasformazioni del presente attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea”.
Fotografie di: Ballerini Giulia, Bergadano Alessio, Campi Pietro Maria, Celia Sara, De Stefano Luca, Figliuolo Silvio Giovanni Maria, Geraci Gian Marco, Idda Caterina, Lombardo Federico, Luigi Pietro Antonio, Puntillo Stefano, Riva Emanuele, Scalzeggi Alessandro David, Sorbello Erika, Terlizzi Andrea, Verduci Greta, studenti del 2° anno del corso triennale di Fotografia IED Torino.